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Rudic: «Tifo per la Samp, Paolo Mantovani mi diede la tessera»
Genova - L’uomo che sa tradurre la parola vittoria in molti idiomi e ha applicato la sua filosofia sportiva dalla vecchia Jugoslavia all’Italia, dagli Stati Uniti alla Croazia, e perfino in Brasile, ha una passione calcistica blucerchiata. «Sì, mi piace la Sampdoria», dice Ratko Rudic, l’acchiappaori della pallanuoto.
Scusi, come è nata questa passione?
«Giocavo nello Jadran Spalato, avrò avuto 15 anni. Venni in Liguria per una serie di allenamenti: facevamo base a Camogli, ma andavamo ad allenarci anche a Recco e Bogliasco. A Bogliasco conobbi alcuni giocatori della Sampdoria. Quando, molti anni dopo, arrivai a Roma per allenare la nazionale italiana mi chiesero se avessi una simpatia calcistica. Sì, risposi, per la Sampdoria. Paolo Mantovani mi fece arrivare una tessera per la tribuna d’onore, mi mandò le riviste che raccontavano della Sampdoria e, dopo la nostra vittoria olimpica a Barcellona, un giorno m’invitò a Marassi e mi premiò con una medaglia. Fu di una gentilezza squisita».
Chi è il calciatore sampdoriano che le piace o le piaciuto di più?
«Sono due: Vialli e Mancini. Nella Sampdoria sono cresciuti e hanno iniziato a vincere. Poi hanno continuato altrove. Ma a Genova e con la maglia della Sampdoria hanno mostrato tutte le loro qualità».
Ha conosciuto anche Boskov?
«Non a Genova, in un’altra situazione. Persona simpatica, allegra, con una grande carica umana».
Dici derby e a lei viene in mente…
«Dinamo Zagabria-Hajduk Split. O Partizan-Stella Rossa».
In pallanuoto, qual è il derby oggi?
«In Italia certamente Pro Recco-Brescia, da diversi anni, anche se ora c’è una terza antagonista di grandi capacità, la Sport Management».
http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2018/11/...mantovani.shtml
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