Daniele Mannini (2009-2011)

centrocampista esterno

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    ATAHOTEL EXECUTIVE - Siena, le due strade per Mannini
    22.06.2012 12.51 di Antonio Vitiello articolo letto 1982 volte
    Fonte: Raffaella Bon

    Il futuro di Daniele Mannini sarà a tinte bianconere. Secondo quanto appreso da TMW all'Hotel Executive, il Siena potrebbe completamente riscattare il giocatore dalla Sampodoria o al massimo rinnovare la comproprietà con la squadra blucerchiata.


    :huh: :(
     
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    CITAZIONE (Karembeu81 @ 22/6/2012, 14:45) 
    ATAHOTEL EXECUTIVE - Siena, le due strade per Mannini
    22.06.2012 12.51 di Antonio Vitiello articolo letto 1982 volte
    Fonte: Raffaella Bon

    Il futuro di Daniele Mannini sarà a tinte bianconere. Secondo quanto appreso da TMW all'Hotel Executive, il Siena potrebbe completamente riscattare il giocatore dalla Sampodoria o al massimo rinnovare la comproprietà con la squadra blucerchiata.


    :huh: :(

    Ma non era del Napoli?ma sta Raffaella Bon non se ne po sta a casa sua?
     
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  3. knivvv
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    CITAZIONE (Karembeu81 @ 22/6/2012, 14:45) 
    ATAHOTEL EXECUTIVE - Siena, le due strade per Mannini
    22.06.2012 12.51 di Antonio Vitiello articolo letto 1982 volte
    Fonte: Raffaella Bon

    Il futuro di Daniele Mannini sarà a tinte bianconere. Secondo quanto appreso da TMW all'Hotel Executive, il Siena potrebbe completamente riscattare il giocatore dalla Sampodoria o al massimo rinnovare la comproprietà con la squadra blucerchiata.


    :huh: :(

    Mannini è in comproprietà tra Siena e Napoli.
     
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    Daniele Mannini

    Gli anni giovanili: Lucchese e Viareggio

    Cresce nella Lucchese ma disputa il suo primo campionato da professionista nella stagione 2001-02 in serie C2 con la maglia del Viareggio entrando in campo però solo in 3 occasioni. La squadra retrocede e in serie D trova più spazio disputando 30 incontri andando a segno anche 4 volte.

    Il passaggio al Pisa
    Viene così acquistato dal Pisa e in serie C1 gioca con continuità rivelandosi uno dei migliori nella categoria con 32 incontri e 4 gol.
    Il trasferimento al Brescia

    Le sue ottime prestazioni interessano gli osservatori del Brescia, e la società lombarda si decide ad acquistarne la metà del cartellino, permettendogli di esordire in Serie A nella stagione 2004-05. Il suo esordio nel massimo campionato avviene il 12 settembre 2004 nel match perso in casa contro la Juventus per 3-0. Nonostante il buon torneo di Mannini (30 presenze e 3 reti) la squadra retrocede.

    Il suo primo gol in Serie A, realizzato nella partita Udinese-Brescia del 26 settembre 2004, suscita molte polemiche perché la realizzazione avviene col portiere avversario De Sanctis a terra, infortunato in uno scontro di gioco. In seguito a questo episodio l'Udinese presentò ricorso (poi respinto) al Giudice Sportivo chiedendo la ripetizione della gara per errore tecnico dell'arbitro Dattilo che, secondo i friulani, avrebbe dovuto fermare il gioco per l'infortunio occorso al portiere. Questo episodio fu commentato anche da Moggi e Giraudo in una delle telefonate intercettate nell'ambito dell'inchiesta denominata Calciopoli.

    Nella stagione 2005-06, per il nuovo corso in Serie B, la società lombarda punta su Mannini, rilevandone dal Pisa l'altra metà del cartellino. Segna una rete su 34 presenze.
    Il trasferimento a Napoli

    Nel mercato di gennaio della stagione 2007/2008 il giocatore è stato acquistato dal Napoli (vincendo la concorrenza dell'Inter che in precedenza lo aveva opzionato) per 7 milioni di euro. L'accordo iniziale tra le due società prevedeva la permanenza del giocatore in prestito al Brescia fino alla fine della stagione; il trasferimento è stato poi anticipato a gennaio per volontà del direttore generale del Napoli Pierpaolo Marino.

    Fa la sua prima apparizione con la maglia del Napoli il 2 febbraio 2008, giocando titolare nella seconda partita del girone di ritorno vinta contro l'Udinese 3-1. Il 17 febbraio 2008 segna il suo primo goal per il Napoli, nella sconfitta casalinga contro l'Empoli per 3-1. Il 9 novembre 2008 segna la sua prima rete nel campionato 2008-2009 aprendo le marcature nel match interno contro la Sampdoria, terminato con il risultato di 2-0 per i partenopei.
    La squalifica

    Il 29 gennaio 2009 il Tas di Losanna lo squalifica per un anno insieme al compagno di squadra all'epoca dei fatti Davide Possanzini, dopo un ritardo al controllo antidoping risalente al 2007. La Federcalcio italiana aveva assolto il giocatore, mentre il tribunale nazionale antidoping del Coni lo aveva condannato a 15 giorni di squalifica. Contro tale sentenza la WADA, agenzia mondiale antidoping, aveva però fatto ricorso.

    Il 18 marzo 2009 il Tas sospende la squalifica consentendo al giocatore di tornare a disposizione della squadra.

    Sampdoria
    Il 9 luglio 2009 si trasferisce in comproprietà alla Sampdoria per 3,5 milioni di euro nell'ambito dell'operazione che porta Hugo Campagnaro al Napoli.[4] Il 30 agosto 2009 segna il suo primo gol in maglia blucerchiata nella vittoria della Samp per 3-1 sull'Udinese; segna anche contro l'Atalanta, match terminato 1-0 per i blucerchiati e contro il Siena, incontro vinto 4-1 dalla Sampdoria. Il 24 ottobre 2009 segna poi altri 2 gol contro il Bologna portando a quota 5 le sue marcature, anche questa partita sarà conclusa col risultato di 4-1 per la Sampdoria.


    Il 25 giugno 2010 viene rinnovata la comproprietà tra Sampdoria e Napoli.[5] Dopo un lungo digiuno trova di nuovo la via del goal il 1º maggio 2011, nella delicatissima partita Sampdoria-Brescia, terminata 3-3. Al termine del campionato la squadra retrocede in Serie B.
    Il trasferimento al Siena

    Il 25 giugno 2011 il Napoli risolve a proprio favore la comproprietà alle "buste",[6] nonostante l'offerta presentata fosse pari a zero: il club blucerchiato dal canto suo, infatti, si astiene del tutto dal presentare un'offerta e il calciatore torna così in azzurro.[7]

    La società partenopea, tuttavia, non lo conferma in rosa: il 6 agosto 2011 viene acquisito, nuovamente con la formula della compartecipazione, dal Siena, appena tornato in Serie A.[8]
    Nazionale

    Dopo una presenza in Nazionale Under 20, fra il 2004 ed il 2005 totalizzò 3 presenze con la Nazionale Under 21

    http://it.wikipedia.org/wiki/Daniele_Mannini

    mannini1

     
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    Dopo il fallimento del Siena ha giocato nel Pisa, poi nel Lecce e ora gioca di nuovo nel Pisa. (città in cui è nato). Al Momento 22 presenze in Lega pro e 3 reti. Lo ricordo con piacere, ebbe la sua stagione migliore con noi
     
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    Nel Pisa è pure capitano e sta facendo un signor campionato (certo, è Lega Pro, ma tra tanti zappatori della domenica è piacevole trovare chi sa stoppare la palla, dribblare e calciare punizioni all'angolino).
     
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    Jolly: Daniele Mannini, un vero pilastro di Pisa

    Bandiera, uomo simbolo, l’elemento più rappresentativo, l’emblema del giocatore esperto che ritorna negli ultimi anni di carriera nella squadra della città nativa, andando nuovamente ad indossare la casacca della prima squadra di livello che da ragazzo gli diede fiducia.

    Nella storia del nostro calcio abbiamo assistito a frequenti casi simili, ma molto raramente si è avuto modo di toccare con mano esempi di così elevata professionalità, attaccamento alla maglia e leadership. Quando decise di far ritorno in pianta stabile a Pisa, sicuramente Daniele Mannini sognava di riportare un giorno i neroazzurri in cadetteria, ma difficilmente poteva immaginare di ritrovarsi dinanzi ad una situazione societaria così precaria.

    Con il pareggio ottenuto sul campo del Latina i toscani hanno raggiunto quota 13 punti, tanta roba anche in considerazione del mercato bloccato per buona parte della sessione estiva, del periodo senza Gattuso in panchina e in primis di un caos societario che spesso ha superato il limite dell’incredibile, con ritardi nei pagamenti, le prime gare casalinghe disputate lontano da Pisa e con continue problematiche nella quotidianità ordinaria.


    Pochi i giocatori che hanno deciso di cercare fortuna altrove durante la confusione estiva, buona parte del merito va attribuita all’indiscusso carisma e grande spirito di gruppo di mister Gattuso, ma non va scordato il ruolo dei veterani dello spogliatoio, sempre in prima fila a mantenere compatta la rosa, ad aiutare i compagni più giovani a non perdere il bandolo della matassa. Daniele Mannini ha assunto un ruolo fondamentale negli equilibri dello spogliatoio, nei rapporti con una tifoseria che non ha mai fatto mancare la fede incondizionata nei confronti della propria amata.

    Il goal realizzato al Francioni ha avuto il sapore della liberazione, un’occasione per scaricare la rabbia agonistica, la frustrazione, mostrare al mondo intero la voglia di non arrendersi mai, la determinazione nell’aiutare il Pisa e la città di Pisa a ritrovare la luce in fondo al tunnel, tutti insieme, nessuno escluso. I toscani arrivavano da due sconfitte interne consecutive con nessun goal all’attivo, gli stipendi arretrati pagati dopo mesi di ritardo ai tesserati avevano tappato provvisoriamente un’enorme falla pronta a riaprirsi nel breve termine. Qualche media aveva fatto riferimento al fatto che il Pisa potesse aver già sfruttato al massimo ad inizio campionato la voglia di reagire alle difficoltà quotidiane e si ritrovasse adesso a fare i conti con le proprie lacune a livello tecnico e fisico.

    Quanto accaduto a Latina dimostra l’esatto contrario, nessuno ha la minima intenzione di compiere nemmeno un minimo passo all’indietro, la situazione resta drammatica come emerso più volte dalle dichiarazioni dello staff tecnico, ma tutti i componenti della panchina e chiunque scenda in campo faranno il massimo dal primo all’ultimo giorno. Per raggiungere un obiettivo simile risulta vitale poter contare su Uomini veri, professionisti esemplari, giocatori d’altri tempi davvero attaccati ad una maglia, una piazza, una storia, leader dentro e fuori dal campo, sempre a completa disposizione del tecnico andando a ricoprire qualsiasi ruolo in base alle esigenze della squadra.

    Abbiamo elencato in toto le qualità di Daniele Mannini. Esterno alto, mezzala, terzino all’occorrenza, una fascia corsa e ripercorsa in un’infinità di occasioni e il vizio del goal, una caratteristica mai persa nonostante alcuni anni bui dopo il trasferimento all’ambizioso Napoli e l’esperienza ricca di alti e bassi alla Sampdoria. Aveva faticato a ritrovarsi, alcune stagioni ben al di sotto delle proprie potenzialità, problemi fisici e in parte una perduta consapevolezza dei propri mezzi, di conseguenza cifre irrisorie per i suoi trasferimenti. Nella sua città si è ritrovato, a Pisa ha riprovato emozioni uniche, speciali, è riuscito a tornare il Mannini al top della carriera.

    Il goal realizzato a Latina fa comprendere a chiunque quanto sia fondamentale avere tra le proprie fila un jolly di tale portata, se poi la duttilità tattica viene accompagnata come in questo caso da senso d’appartenenza e spalle larghe per assumersi importanti responsabilità allora è naturale trovarsi già a metà del cammino.

    Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net


    www.alfredopedulla.com/jolly-daniel...3oexTU3Xba52.99
     
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    Anche lui a segno nell'ultimo turno di B contro il Brescia.
     
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    Quando è andato via da noi sembrava un giocatore finito. Ha impiegato un po' a riprendersi su livelli discreti.....di certo a distanza di qualche anno se si ragiona sui giocatori che facevano parte di quella rosa, parecchi dopo quella retrocessione hanno avuto per un motivo o per un altro un periodo di black-out totale alcuni un po' si son ripresi altri no.......Mannini, Semioli, Guberti, Maccarone.....i modesti Curci e Macheda li metto a parte proprio perché modesti.....
     
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    Daniele Mannini e il sogno dentro l’incubo: dalla Champions alla B

    Il 9 luglio 2009 arrivava a Genova un promettente esterno di centrocampo. Daniele Mannini, pisano classe 1983, sceglie il blucerchiato dopo una stagione e mezza al Napoli. Per lui la Samp sborsa 3,5 milioni di euro per la comproprietà, operazione rientrata nella trattativa per la cessione di Hugo Campagnaro in azzurro.

    Figlio dell’ex portiere di Pisa, Fiorentina e Cremonese Alessandro, Daniele viene subito lanciato da mister Delneri che lo vede in campo per 36 partite segnando anche 5 gol in Serie A e diventando uno dei protagonisti nella cavalacata che porta alla Champions League. L’anno dopo è nuovamente titolare, questa volta con mister Di Carlo, ma è la stagione della pazzia, quella che dalla coppa più bella finisce nell’epilogo più terribile. Con l’arrivo di Cavasin è tra i meno peggio di una Sampdoria sciagurata che cade in Serie B, alla fine Mannini conterà 30 presenze e 2 reti. “L’anno scorso ci siamo presi le pacche sulle spalle, quest’anno i vaffanculo. Bisogna accettare entrambi gli aspetti di questo lavoro” aveva detto quando era uno tra i tanti giocatori contestati del gruppo.

    Riscattato dal Napoli viene ceduto al Siena e dove resta in Serie A per altre due stagioni. Con la retrocessione del club toscano in Serie B nel 2013 finisce però anche la sua esperienza in Serie A tornando prima a casa nel suo Pisa in Prima Divisione e poi per un anno a Lecce. Rientrato nuovamente a Pisa nell’agosto 2015 Daniele Mannini è il protagonista della promozione del club dalla Lega Pro alla Serie B con 78 presenze e 11 gol in 2 stagioni. Con la retrocessione in Serie C dei nerazzurri nel 2018 finisce anche la sua avventura pisana e nel luglio 2018 arriva al Pontedera, altra squadra toscana che gioca nel campionato di Serie C. “Col Pisa mi sono lasciato malissimo, ma così è il calcio….” ha detto alla presentazione con la sua nuova maglia granata.

    https://blucerchiando.com/2018/10/25/danie...ampions-alla-b/

    daniele-mannini
     
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    Ieri doppietta contro la Lucchese, con rigore decisivo per il 3-3 al 90': https://www.lagazzettadilucca.it/a-s-lucch...ggia-su-rigore/
     
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    Dal calcio alle gelatine nello Yorkshire, come ha cambiato vita Daniele Mannini

    Dal calcio alle gelatine, dall'Italia all'Inghilterra: Daniele Mannini ha radicalmente cambiato vita. A 37 anni e dopo essersi dedicato solo al pallone si è reinventato in una nuova professione, in un nuovo paese. Oggi con la sua famiglia vive a Beverley, cittadina di 29mila abitanti nello Yorkshire. Ai microfoni di Tuttomercatoweb ci racconta la sua storia:

    Cosa fa adesso Daniele Mannini?

    "Lavoro come sales executive presso Healan Ingredients Ltd (www.healan.com). L'azienda si occupa di fornitura di gelatine di origine animale e addensanti, stabilizzanti e emulsificanti di origine vegetale per l'industria alimentare a livello europeo. Ho il compito di sviluppare una nuova linea di prodotti chiamata "Mr.P ingredients", puoi trovarci su LinkedIn, Instagram e Facebook. Attualmente sono stati spediti al magazzino Amazon e in pochi giorni saranno disponibili per l'acquisto”.

    Cosa ti ha portato in Inghilterra?

    "L'azienda è di mio suocero. La voglia invece è tutta mia ed è la considerazione più ampia. È un'esperienza a livello familiare. Volevamo che la bambina più grande cominciasse la prima elementare in Inghilterra".

    Da qui alla rescissione contrattuale col Pontedera

    "La stagione passata avevo chiesto il rinnovo di contratto ma non mi è stato offerto, l'impegno era venuto meno e a quel punto ho preferito fare questa scelta. Anche per la soddisfazione di mia moglie che ha studiato tanto, voleva lavorare ma finché ho giocato si è occupata della famiglia".

    Insomma, l'idea di abbandonare il calcio era già maturata da tempo

    "Sì, avevamo già deciso che una volta appesi gli scarpini al chiodo avrei assecondato più lei".

    Dal calcio alle gelatine, due mondi paralleli

    "Provavo un forte desiderio di imparare cose differenti, conoscere un mondo che non conoscevo che è quello del lavoro. Ho vissuto di solo calcio e quindi mi ci sono buttato a capofitto. Quindi dalle 9 del mattino in ufficio fino a sera, imparando e facendo esperienza. Ho fatto diversi giorni in laboratorio, seguendo i test che vengono fatti i prodotti, vedendo cucinare quando ci sono prove specifiche, aumento il bagaglio di conoscenza praticando".

    Sei arrivato in Inghilterra in un periodo delicato, in piena pandemia...

    "Una situazione che ha terribilmente complicato le cose. Ammetto che a un certo punto ho tentennato un po' a restare in Inghilterra. Abbiamo però riflettutto e deciso di andare avanti".

    In pratica hai potuto godere poco dell'Inghilterra

    "L'area di Hull è sempre stata in zona rossa. Non abbiamo goduto praticamente niente di ciò che potremmo godere dell'Inghilterra. La cosa più difficile è stata mantenere le distanze con le persone e non poterle frequentare integrandoci al 100%. Ma sicuramente non mi farò mancare momenti di confusione a tavola appena si potrà nuovamente. Adoro cucinare e poi a tavola non si invecchia mai!".

    Cambiare totalmente lavoro, per di più passando dall'italiano all'inglese. Come procede?

    "Comprendere l'inglese degli inglesi è ancor più complicato, ma è una difficoltà che piano piano sto superando. L'applicazione che mettevo sul campo da calcio la metto anche qui nel quotidiano".

    In che stato hai trovato il calcio?

    "Negli ultimi anni di carriera ho assistito a fallimenti, casini societari, annate che non sono andate come ci si aspettava. E questo credo che abbia inciso anche sulla mia scelta di voler cambiare".

    Ne sei uscito deluso, quindi?

    "Se devo essere sincero il mio fine carriera l'avevo immaginato a Pisa fino alla data della rottamazione, ma non è andata così e questo mi ha condotto fino a dove sono felicemente oggi quindi va benissimo comunque. Dopo Pisa ho voluto continuare ancora per un anno e mezzo a Pontedera per dimostrare a me stesso che ero ancora in forma, in condizione più che buona. Avventura finita nella miglior maniera possibile per tutti e due visto che io ero libero di cominciare una vita differente e la società ha potuto risparmiare il mio ingaggio avendo già raggiunto a gennaio l'obbiettivo stagionale della salvezza".

    19 anni tra i professionisti per te: qual è stato il momento più bello della tua carriera?

    "Sicuramente quando ci siamo qualificati con la Samp ai preliminari di Champions".

    Preliminari maledetti, che hanno portato a una stagione seguente da incubo

    "Contro il Werder Brema abbiamo perso all'ultimo minuto, siamo andati ai supplementari ormai stanchissimi e non siamo passati. Il resto della stagione è poi figlia di scelte sbagliate: Marotta e Delneri avevano creato qualcosa di fantastico, col loro addio il giocattolo si ruppe. Cambiando la guida è cambiato tutto. Del resto le squadre e le società hanno meccanismi sensibili e devi stare attento a spostare qualcosa. L'addio di Pazzini e Cassano ha dato infine il colpo di grazia, si è smembrato tutto anche a livello societario, una gran confusione. A livello personale il fatto che Delneri fosse andato via per me fu pesantissimo, perché è stato un allenatore che ha esaltato gli esterni, quindi il mio ruolo. Col suo addio sono iniziati i cambi di modulo e io stesso ho dovuto adattarmi in ruoli non miei".

    Nostalgia per il calcio?

    "La carriera è finita, l'ultimo anno e mezzo in maniera dolce e mi ha permesso di uscire dal calcio senza la voglia di continuare a giocare".

    www.tuttomercatoweb.com/che-fine-h...mannini-1520554
     
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    Con la Sampdoria ha giocato per due stagioni con 78 presenze, di cui 50 da titolare e 28 da subentrato, 8 reti, 9 assist, 10 ammonizioni e 1 espulsione.

    Ritirato nel 2020.

    La sua carriera dopo la Samp:

    2011-2014: Siena --> 38 presenze [21 titolare + 17 subentrato], 0 reti, 0 assist, 6 ammonizioni
    Il 25 giugno 2011 il Napoli risolve a proprio favore la comproprietà alle "buste", nonostante l'offerta presentata fosse pari a zero: il club blucerchiato dal canto suo, infatti, si astiene del tutto dal presentare un'offerta e il calciatore torna così in azzurro. La società partenopea, tuttavia, non lo conferma in rosa: il 6 agosto 2011 viene acquisito, nuovamente con la formula della compartecipazione, dal Siena, appena tornato in Serie A. In questa stagione gioca 21 partite.

    Il 22 giugno 2012 Siena e Napoli si accordano per il rinnovo della comproprietà. Il giocatore rimane così a Siena anche per la stagione 2012/2013 dove sulla panchina siede Serse Cosmi, suo allenatore ai tempi del Brescia. Debutta da titolare in campionato il 26 agosto nello 0-0 contro il Torino. Al termine della stagione il Siena acquisisce anche la seconda metà del cartellino.

    2013/14: Pisa --> 14 presenze [13 titolare + 1 subentrato], 1 reti, 0 assist, 5 ammonizioni, 0 espulsione
    Il 31 gennaio 2014, a distanza di dieci anni, con la formula del prestito secco fa ritorno al Pisa, squadra della sua città. Scaduti i termini del prestito, a fine stagione rimane svincolato per il fallimento del Siena.

    2014-2015: Lecce --> 32 presenze [28 titolare + 4 subentrato], 0 reti, 3 assist, 4 ammonizioni
    Il 1º settembre 2014 viene ingaggiato dal Lecce, ancora in Lega Pro. Esordisce con il club salentino il 6 settembre seguente, subentrando nel secondo tempo della partita di campionato Lecce-Barletta (1-0). Il 26 agosto 2015 rescinde il proprio contratto con il Lecce.

    2014-2018: Pisa --> 141 presenze [123 titolare + 18 subentrato], 23 reti, 21 assist, 26 ammonizioni, 1 espulsione
    Il 27 agosto 2015 dopo essere rimasto svincolato viene tesserato dal Pisa facendo così ritorno nella sua città per la terza volta in carriera; si guadagna presto la fascia di capitano. A fine stagione festeggia la promozione in Serie B con il club pisano (segnando tre reti nel corso dei play-off promozione). Il 7 agosto 2016 sigla la prima rete della nuova stagione nerazzurra nella partita di Coppa Italia 2016-2017 contro il Brescia terminata sul risultato di 0-2 per i toscani. Il campionato cadetto dei nerazzurri (nel quale Mannini segna 4 reti in 37 partite) è però travagliato, anche a causa di varie vicissitudini societarie, e nel maggio 2017 la squadra retrocede. Mannini rimane a Pisa anche nella successiva stagione di Serie C, nella quale la squadra giunge terza in classifica, venendo poi eliminata al primo turno dei play-off promozione.

    2018-2020: Pontedera --> 54 presenze [51 titolare + 3 subentrato], 7 reti, 8 assist, 13 ammonizioni
    Il 18 luglio 2018, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza fissata, rescinde il proprio contratto con il Pisa. Il 22 luglio successivo firma con il Pontedera, ancora in Serie C. A metà gennaio 2020 rescinde consensualmente il contratto che lo legava fino alla fine della stagione.
     
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    Trovare squadra... portando a spasso il cane. È la particolare storia dell'ex Napoli, Brescia e Sampdoria Daniele Mannini, che a 38 anni e dopo più di 200 presenze in Serie A decide di rimettersi in gioco nella decima serie inglese. La storia arriva dal nord-est dell'Inghilterra, precisamente nell'East Yorkshire, dove l'ex esterno lavora come responsabile vendite per una ditta dell'industria alimentare dopo aver lasciato il calcio nel gennaio 2020 con l'addio al Pontedera (squadra di Serie C). Qualche settimana fa Mannini ha incontrato il presidente del Beverly Town, anche lui a spasso con il suo amico a quattro zampe, e hanno iniziato a "trattare".

    "Pensavo fosse un dog sitter - ha raccontato alla Bbc Mark Smith, il presidente del club inglese - e abbiamo iniziato a chiacchierare. Mi ha parlato del suo passato da professionista, non potevo crederci: avevo davanti uno che ha giocato contro Ibrahimovic, Ronaldinho, Totti". E da lì la proposta di aggregarsi al club: "Gli ho chiesto se volesse venire ad allenarsi con noi e Daniele non solo ha accettato, ma si è inserito subito bene con una dedizione da professionista, segnando anche un bellissimo gol su punizione". Anche l'allenatore Dave Ricardo è rimasto stupefatto dalla carriera di Mannini: "Non posso che elogiare l'atteggiamento che ha portato in campo, può essere una vera ispirazione per tutti i suoi compagni".

    https://sport.sky.it/calciomercato/2022/07...e-calciomercato
     
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