Jorge Luis Toro Sanchez (1962/63)

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  1. Blue-Ringed
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    Blucerchiato nel mondo: Jorge Toro e una Samp cilena

    A Santiago del Cile, gioca una particolarissima squadra blucerchiata di ex calciatori over 60, in cui milita il centrocampista cileno, doriano nella stagione 1962/63.

    La sua esperienza blucerchiata non sarà stata delle più folgoranti, ma l’affetto per quella maglia unica è rimasto immutato nel corso degli anni. Il centrocampista cileno Jorge Toro giocò nella Sampdoria nella stagione 1962/63, disputando 23 partite tra campionato, Coppa Italia e Coppa delle Fiere e segnando 5 gol. Ora ha 70 anni tondi tondi e si diletta ancora - con ottimi risultati - a dare calci ad un pallone.

    Over 60. I calci ad un pallone lì dà in patria, a Santiago del Cile, la capitale, dove è nato il 10 gennaio del 1939 e dove, ai giorni nostri, si svolge un campionato speciale. Si chiama Liga Dorada El Barrancón. La particolarità - oltre all’età dei suoi compagni: tutti oltre le 60 primavere -, sta nel fatto che la formazione in cui milita porta il nome Sampdoria e un’inconfondibile divisa cerchiata di blu.

    La Samp in Cile.
    «I colori blucerchiati sono molto apprezzati e ammirati anche in questo paese lontano che è il Cile - scrive Mario Palma Chandía, presidente dello specialissimo torneo a 18 squadre riservato a non più giovanissimi -. E noi, gruppo di amici ex calciatori di calcio professionisti, ci siamo presi la libertà di nominare Sampdoria il nostro team e di giocare con la sua divisa. Questo anche grazie a Jorge Toro, che a Genova ha giocato e conserva della Samp un ricordo assai piacevole». Ricordo che, visto il duraturo ed evidente affetto, sarà certamente ricambiato.

    sampdoria.it
     
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  2. only samp in europe
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    CITAZIONE (Blue-Ringed @ 30/9/2009, 18:52)
    Blucerchiato nel mondo: Jorge Toro e una Samp cilena

    A Santiago del Cile, gioca una particolarissima squadra blucerchiata di ex calciatori over 60, in cui milita il centrocampista cileno, doriano nella stagione 1962/63.

    La sua esperienza blucerchiata non sarà stata delle più folgoranti, ma l’affetto per quella maglia unica è rimasto immutato nel corso degli anni. ......

    sampdoria.it

    ..... sono quei colori magici che ci fan venire i brividi ..... e se hai la fortuna di indossarli ti rimangono per sempre sulla pelle ....
    grande Jorge !!

    :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1:

    Edited by Tore MB - 17/2/2024, 13:19
     
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  3. ventoela
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    CITAZIONE (Australian @ 1/10/2009, 11:30)
    Toro era quello che ai Mondiali del 1962 diede un pugno in faccia a Ferrini, che il famigerato arbitro Aston sanziono' con un'espulsione dell'italiano. Alla fine del primo tempo eravamo gia' in 9 contro 11. Naturalmente perdemmo perche' il Cile era favorito in modo sfacciato (fini' quarto).

    Il trasferimento di Toro alla Sampdoria fu accolto con scetticismo. Dopo una stagione passo' al Modena dove gioco' piu' a lungo. Certamente nessuno l'ha mai rimpianto. Sorprende non poco il suo attaccamento alla magica maglia. Credo che portasse il numero 10.

    Urge correzione.

    il 2 giugno 1962 si gioca Chile-Italia, arbitra l'inglese Aston.
    Dopo soli 5 minuti e l'azzurro Humberto Maschio, oriundo, si becca un pugno in faccia da Leonel Sanchez (il violento NON era Toro!) L'arbitro fa finta di non vedere.
    Maschio rimane in campo, perché le sostituzioni non sono ancora ammesse, ma gira come un automa, completamente stordito.
    Al 7' minuto il secondo fattaccio, la mezz'ala Ferrini si fa giustizia e, non appena Sanchez gli si avventa minaccioso, parte per lui un diretto destro, il cileno finisce a terra, facendo una grande sceneggiata e l'arbitro espelle Ferrini. Italia in dieci.
    Poco più tardi restiamo in nove, perchè Sanchez rifila un ceffone a David (14 partite nella Sampdoria 1965/66, arrivato a novembre dal milan). Il friulano (deceduto nel 2005) ha un gesto di reazione e si ritrova negli spogliatoi a tener compagnia a Ferrini.
    Gli azzurri rimangono in nove e con Maschio intontito e col naso rotto, praticamente dall'inizio della gara, si chiudono davanti a Mattrel, fanno le barricate, ma resistono fino al 29' della ripresa, quando vengono trafitti da Ramirez, a due minuti dal termine raddoppia Toro.

    A memoria di un mio caro e "antico" amico sampdoriano, Jorge era un bravo ragazzo, spaesato nella sua prima esperienza extra cilena.
    A suo dire (del mio amico) abitava in un appartamento con la moglie e la di lei sorella... ma i maligni (tra questi il mio amico ^_^ ) sostenevano che Toro fosse un poligamo!

    :sciarpata:

    Toro, arrivò al Doria dal Colo Colo, pluricampione cileno.
    Poi giocò poi dal 1963 al 1971 nel Modena, sempre in serie B, tranne il primo anno di A.
    Rimase in gialloblù anche nell'unico anno che disputò lontano da Modena.
    Nel 1969/70 in serie A col Verona.

    :sciarpa:

    Edited by Tore MB - 17/2/2024, 13:20
     
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    Buon compleanno Jorge

    Sono stato qualche giorno in mare (sapete com’è, uno deve anche campare), per cui solo oggi, con colpevole ritardo, riesco a fare i miei personali auguri a un grande amico, Jorge Luis Toro Sanchez (per tutti semplicemente Toro Jorge) che l’altro ieri, il 10, ha compiuto i suoi primi 78 anni.

    A molti di voi, questo nome non dirà nulla (che cosa ci andate a fare a scuola, se poi non vi parlano di certi personaggi), ma provate a chiedere a chi ha qualche anno di più, e vedrete se non gli si illumineranno gli occhi…

    LA BATTAGLIA DI SANTIAGO
    Parlare di Jorge infatti significa veramente parlare di un calcio, e di un mondo, che non esistono più. Non è un’altra epoca, ma proprio un universo diverso.

    In Italia sentimmo per la prima volta il suo nome nel 1962, in seguito a Cile-Italia, secondo incontro del Mondiale di quell’anno che si disputava proprio in Cile (nonostante il paese fosse messo male, anche perché due anni prima aveva subito un violentissimo terremoto).

    Quella partita è passata alla storia come la battaglia di Santiago, dove il termine battaglia sintetizza efficacemente quello che fu l’esito della partita, considerata da molti la più violenta della storia. E quando dico violenta, intendo pugni, calci volanti, nasi fratturati, polizia che deve intervenire per portare fuori i giocatori espulsi, e chi più ne ha più ne metta.

    Una roba che Vierchowood, per dirne una, sarebbe apparso un gentleman, tanto per dire.

    UN DESTRO DIVINO
    Jorge era titolare del Cile, e segnò il goal del definitivo 2-0. Un bel goal, stando ai racconti dell’epoca. Un goal sicuramente difficile da segnare, se si considera che l’obiettivo principale, a quel punto della gara, era di salvare le gambe, la faccia, e di non prendersi di coltellate.

    Già questa rete, dunque, lo rendeva interessante. E lo era ancora di più, se si considera che, a soli 23 anni, giocava da Dio, e aveva un piede destro col quale faceva quello che voleva.

    Anche grazie a lui, quel Cile riuscì ad arrivare terzo a quel Mondiale, un po’ aiutato dall’arbitro, come contro di noi, un po’ perché tutto sommato giocava bene. Di fatto, i cileni si dovettero inchinare solo al Brasile (che era di un altro pianeto), ma fu proprio contro il Brasile che il buon Jorge segnò un goal pazzesco, una punizione da trenta metri di cui si parlò a lungo. Nessuno ovviamente la vide, ma tutti la raccontavano.

    IL PRIMO CILENO A SBARCARE IN ITALIA
    Jorge, per venire a noi amici blucerchiati, è importante non tanto per le sorti di quel Mondiale, ma perché, subito dopo, venne acquistato dalla Samp (che sborsò anche una notevole cifra per averlo), diventando così il primo cileno a sbarcare in Italia. Con noi giocò una sola stagione, disputando 16 partite e segnando 3 reti. Forse non lasciò il segno, ma vi posso assicurare che chi, come me, lo ha visto giocare dal vivo può testimoniare che in campo si vedeva che quel hombre lì era superiore alla media, e che giocava come frenato.

    Dopo la Samp, girò in altre squadre italiane, senza incidere mai del tutto, ma lasciando sempre quella sensazione di incompiuto. Alcuni dicono che a frenarlo era il ricordo della battaglia di Santiago, ed è vero che anni dopo, intervistato su quel match, non esitò a criticare l’arbitraggio.

    Secondo me, semplicemente, non riuscì mai ad ambientarsi a dovere. Che allora, in un universo diverso dal nostro, lasciare il Cile per venire in Italia non era un semplice viaggio, ma un vero e proprio salto nel buio…

    LUNGA VITA, JORGE
    Sia quel che sia, Jorge è rimasto affezionato alla nostra maglia. Fino a qualche anno fa giochicchiava ancora (perché se hai un piede così non puoi non usarlo) e, da quel che mi dicono, era solito, quando si iscriveva con i suoi amici a qualche torneo, chiamare le sue squadre Sampdoria…

    Chapeau…

    Auguri Toro!

    www.cuoreblucerchiato.com/rubriche/buon-compleanno-jorge/
     
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  5. bobo52
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    CITAZIONE (Australian @ 1/10/2009, 10:30) 
    Toro era quello che ai Mondiali del 1962 diede un pugno in faccia a Ferrini, che il famigerato arbitro Aston sanziono' con un'espulsione dell'italiano. Alla fine del primo tempo eravamo gia' in 9 contro 11. Naturalmente perdemmo perche' il Cile era favorito in modo sfacciato (fini' quarto).

    Il trasferimento di Toro alla Sampdoria fu accolto con scetticismo. Dopo una stagione passo' al Modena dove gioco' piu' a lungo. Certamente nessuno l'ha mai rimpianto. Sorprende non poco il suo attaccamento alla magica maglia. Credo che portasse il numero 10.

    si portava il 10 e l'ho visto giocare,andavo tutte le domeniche alla partita e chiedevo alle persone che potevano avere una eta' da papa' di farmi passare per il proprio figlio.
    avevo 10 anni e i bambini sino a 12 anni entravano gratis se accompagnati.
    beh mi ricordo comunque che non era cosi' malvisto, anzi sembrava che ci avesse fatto fare anche risultati importanti...
    io ho vaghissimi ricordi solo tiri da lontano potenti e precisi.
    aggiungo frugando nella memoria che era molto falloso e cattivo e sono stato presente anche ad un paio di espuisioni
     
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    è stata una meteora che non ha dato risultati importanti in Italia infatti dopo l `anno alla samp fu a modena, verona e infina ancora modena senza mai incidere nelle prestazioni
     
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    Lo ricordo solo attraverso i ricordi di mio fratello, che mi raccontava che in Italia pagò dazio per il suo atteggiamento antiitaliano dimostrato ai mondiali del 62 in Cile.
     
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    QUOTE (bobo52 @ 1/12/2017, 09:16 PM) 
    si portava il 10 e l'ho visto giocare,andavo tutte le domeniche alla partita e chiedevo alle persone che potevano avere una eta' da papa' di farmi passare per il proprio figlio.
    avevo 10 anni e i bambini sino a 12 anni entravano gratis se accompagnati.
    beh mi ricordo comunque che non era cosi' malvisto, anzi sembrava che ci avesse fatto fare anche risultati importanti...
    io ho vaghissimi ricordi solo tiri da lontano potenti e precisi.
    aggiungo frugando nella memoria che era molto falloso e cattivo e sono stato presente anche ad un paio di espuisioni

    Di certo ci conosciamo. Io a quei tempi facevo proprio come facevi tu, anche se poi ho imparato ad entrare gratis vendendo cuscini e facendo anche qualche liretta.
     
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  9. bobo52
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    bei tempi davvero. ci pensi oggi lasciar un bambino di 10 anni. andarsene da solo al campo?
    mi prendevo il tram in val bisagno, tutte le domeniche, mi pareva costasse 20 lire, anche se di li' a poco
    passo' a 50 lire per poi fermarsi un sacco di anni a 70 lire.
    Veramente lo prendevo anche nei giorni feriali perche andavo a giocare al campo dentro al bisagno
    che stava sotto il ferraris almeno 3 volte a settimana e che era ribatezzato ferrarino.
    te lo ricordi?
    tra l'altro conoscevo molti ragazzini che facevano lo stesso, non dico che ci conoscevamo tutti ma quasi
    sicuro ci siamo incrociati:)

    ps. e' vero tutte le domeniche, andavo a vedere anche il genoa, mi sono tradito. :(

    Edited by bobo52 - 9/2/2017, 00:27
     
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    Pure io entravo accompagnato a volte da uno sconosciuto, ma avevo gia' 14 anni, anche se ne dimostravo di meno.
     
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    Jorge Luis Toro Sánchez (Santiago del Cile, 10 gennaio 1939) è un ex calciatore cileno, di ruolo centrocampista. Iniziò la sua carriera nel Colo-Colo e, passando dal calcio italiano per Sampdoria, Modena e Hellas Verona, finì nel 1973 nell'Unión Española. rappresentò la Nazionale Cilena ai Mondiali del 1962 in Cile. Segnò il secondo gol nella Battaglia di Santiago, dove il Cile vinse per 2-0 sull'Italia.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Jorge_Toro
     
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    Cordoglio blucerchiato per la scomparsa del cileno Toro

    Si è spento all’età di 85 anni Jorge Toro, ex centrocampista, 23 presenze e 5 gol con la maglia della Sampdoria.

    Nato a Santiago del Cile, classe 1939, sbarcò in Italia dal Colo Colo nel 1962 sull’onda della positiva esperienza al Mondiale cileno (in cui eliminò l’Italia e conquistò uno storico terzo posto). A Genova Toro non si ambientò e nell’unica annata blucerchiata finì per deludere le aspettative. Ceduto nell’estate del ’63, il regista si rilanciò nel Modena, dove rimase sette stagioni (fino al 1971), inframmezzate da una parentesi al Verona.

    Alla famiglia le più sentite condoglianze da parte della società.

    www.sampdoria.it/news/club/2024/02...el-cileno-toro/
     
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    Buon viaggio, Jorge
    non ti ho visto ma leggendo la tua storia si capisce che sei rimasto innamorato della maglia che hai indossato seppur un solo anno.
    è la magia di questi colori, chi ha occhi per vedere e cuore per sentire, non li abbandona mai.
    RiP :(
     
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    Toro gioco' in Cile - Italia dei Mondiali 1962, una delle partite piu' violente dei Campionati del Mondo. Segno' pure il secondo gol. Di conseguenza il suo arrivo a Genova dopo il mondiale non fu gradito ai tifosi.
     
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13 replies since 30/9/2009, 17:52   2856 views
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