Sampdoria-Udinese 3-1

Serie A - 2° giornata

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    Castellazzi saracinesca, Tissone è un Signor giocatore
    31.08.2009 00.26 di Diego Anelli
    Fonte: sampdorianews.net

    SAMPDORIA

    Castellazzi 7.5: prodigioso su Floro Flores, Felipe e Pepe. Sta offrendo altissimi livelli di rendimento.

    Zauri 6: con l’esperienza copre qualche copertura non ottimale.

    Gastaldello 6.5: buona prova nonostante la maschera facciale. Lascia a Floro Flores un’unica palla goal in 90’.

    Rossi 6: prestazione attenta e priva di fronzoli.

    Stankevicius 6: Di Natale è un avversario fuori portata e si sapeva alla vigilia. Limita i danni.

    Semioli 7: moto perpetuo in qualunque corsia venga sistemato da Del Neri. Esterno polivalente ed efficace.

    (75’ Ziegler 6: sostanza a centrocampo nel momento del bisogno)

    Palombo 6.5: ordinato e affidabile. Con Tissone forma un duo con i fiocchi.

    Tissone 7.5: una forza della natura. Inarrestabile in progressione, combattivo in non possesso, salta gli avversari come fossero birilli. Un signor giocatore.

    Mannini 7: un goal, tante sgroppate e altrettanti rientri in copertura. Nella ripresa sfiora la doppietta in ben due occasioni.

    (64’ Padalino 6.5: non gli mancano corsa e volontà, talvolta però corre più veloce del pallone e rischia di fare confusione)

    Pazzini 7: un goal da padrone dell’area di rigore. Tanto lavoro sporco per la squadra.

    Cassano 7.5: un assist di tacco, un goal da campione, scheggia impazzita sugli esterni. Il rigore sbagliato sul 3-1 è un dettaglio in serate simili (86’ Bellucci ng)

    All. Del Neri 7: la Sampdoria è sempre più una sua creatura.


    UDINESE

    Handanovic 6.5: incolpevole sui goal. Attento in due occasioni su Mannini, ipnotizza Cassano dal dischetto.

    Isla 6: alterna ritardi in copertura a ottime diagonali.

    Felipe 6: concede a Pazzini quanto umanamente possibile.

    Coda 6: non poteva fare molto di più contro un tandem offensivo di tale caratura.

    Lukovic 5: l’anello debole della retroguardia. È l’assist – man per il goal di Pazzini, dalle sue parti si sfonda che è un piacere.

    D’ Agostino 6: cerca di dettare i tempi alla manovra, ci riesce parzialmente.

    Inler 5.5: non lascia particolari impronte al match.

    Sammarco 6: è appena arrivato e non gli si poteva chiedere di più. Meritava maggior fortuna l’invitante servizio per Floro Flores, sul quale Castellazzi ha tirato giu la saracinesca.

    (46’ Sanchez 6: cerca ripetutamente gloria da fuori)

    Pepe 5.5: nervoso e impreciso sotto porta (81’ Corradi ng)

    Floro Flores 5.5: sbaglia due ghiotte occasioni davanti a Castellazzi.

    Di Natale 6.5: un goal di bella fattura e tanto movimento al servizio della squadra. Ottime alcune sue aperture a cambiare il gioco.

    All. Marino 6: non è stata la sua miglior Udinese, qualche cambio poteva essere effettuato prima.

    Fonte: Tuttomercatoweb.com




    La Samp è una regina sotto i riflettori: Udinese k.o., sono i nostri i veri Nazionali (3-1)
    31.08.2009 00.20 di Diego Anelli
    Fonte: sampdorianews.net
    © foto di Giacomo Morini

    3 gare ufficiali e altrettante vittorie, 2 in campionato, 1 in Coppa Italia, sicuramente non potevamo chiedere di meglio. Stavolta a capitolare è stata l’Udinese, piegata da un gioco offensivo spumeggiante, una coppia d’attacco straripante, che ha conquistato tutti, tifosi e addetti ai lavori, eccezion fatta per il Ct della Nazionale, un centrocampo d’alto livello, un portiere sugli scudi. Se il Lecce era un test attendibile fino ad un certo punto e il Catania in casa era un avversario ostico, contro una squadra quotata ed esperta anche a livello europeo come l’Udinese, la Samp ha dimostrato di che pasta è fatta: scintillante e imprevedibile in possesso palla, trascinata da un paio di giocatori fuori dalla norma e capace anche di soffrire nei momenti di difficoltà.

    L’inizio della Sampdoria è semplicemente dirompente: Del Neri inizialmente schiera Mannini a destra e Semioli a sinistra, in difesa confermato Gastaldello con un’evidente maschera protettiva. Palombo detta i tempi, Tissone strappa applausi ad ogni giocata, le ali volano. La manovra blucerchiata trova numerosi sbocchi soprattutto sulla destra, dove Lukovic va costantemente in affanno ogni qual volta Cassano dialoga con l’esterno di turno, che sia Mannini, o Semioli poco importa, la Samp sfonda in un paio di circostanze, la difesa friulana spazza con non poche difficoltà. Il genio barese è immarcabile, in particolare quando parte da posizione defilata: al 9’ fa il diavolo a quattro sulla destra, servizio al bacio per Pazzini, anticipato da Isla, autore di una perfetta diagonale.

    Il vantaggio è comunque nell’aria e porta la firma all’11’ di Pazzini, lesto ad insaccare approfittando di un corto disimpegno di testa proprio di Lukovic a favore di Handanovic. Sulle ali dell’entusiasmo giochiamo che è una meraviglia, l’Udinese rischia il tracollo soltanto 1’ più tardi, quando Palombo lancia in profondità Cassano, conclusione a giro del genio barese respinta in corner da Felipe. Dal 25’ in poi l’Udinese, che si era affacciata in avanti unicamente con innocue conclusioni da fuori di D’Agostino, reagisce, conquista campo e costringe Castellazzi ad un paio di interventi prodigiosi: al 27’ il numero 1 blucerchiato è bravissimo a respingere in uscita la conclusione operata da Floro Flores, innescato dall’ex Sammarco, fortunatamente la ribattuta firmata Di Natale termina sull’esterno della rete.

    Gli ospiti ci credono e insistono: una conclusione operata da Di Natale, deviata da Stankevicius, sfiora l’angolino più lontano, mentre al 34’ sale nuovamente in cattedra Castellazzi, superbo nel respingere i tentativi sotto rete di Felipe e Pepe nel corso di una rocambolesca mischia generata da un calcio piazzato. Se Floro Flores si dispera per essersi allungato la sfera sull’uscita del nostro n°1, vanificando l’ottimo lancio di Pepe, alla mezz’ora la Samp deve strapparsi i capelli per aver gettato alle ortiche un’ottima chance per raddoppiare: inarrestabile percussione di Tissone, l’argentino salta gli avversari come fossero birilli, si defila e crossa in centro per Cassano, il cui colpo di testa non trova lo specchio della porta.

    Nel momento di maggiore difficoltà troviamo il raddoppio al termine di un’azione da iscrivere nel manuale del calcio: Tissone prende in pugno il centrocampo e fa volare Semioli, cross in centro dell’ex viola per Cassano, il quale, spalle alle porte, serve di tacco l’accorrente Mannini che gonfia la rete da due passi proprio al 45’. Nell’intervallo Del Neri non opera alcun cambio, mentre Marino si gioca la carta della quarta punta, Sanchez prende il posto di Sammarco. La ripresa è meno emozionante: la Samp tiene bene il campo e amministra il vantaggio, l’Udinese prende campo, ma raramente si rende pericolosa.

    Al 53’ sfioriamo il tris in ben due circostanze con Mannini, ma Handanovic fa buona guardia sia sulla sua rasoiata dalla sinistra, sia sul colpo di testa in tuffo su cross di Semioli. Gli unici pericoli della ripresa per Castellazzi portano la firma di Sanchez, alla ricerca del gran goal dalla distanza. Concediamo campo agli avversari, la difesa talvolta pare andare in affanno, ma in contropiede sfioriamo nuovamente il tris con il Pazzo, anticipato sul più bello da Felipe tempestivo ad intercettare l’ennesimo cross dell’ex esterno viola. Quando tutto pare essere sotto controllo, ecco la consueta amnesia difensiva: al 56’ un batti e ribatti in area libera lo smarcato Di Natale che, di prima intenzione, fulmina Castellazzi.

    Del Neri comincia a coprirsi: al 64’ dentro Padalino al posto dello stanco Mannini, al 75’ Semioli lascia spazio a Ziegler. L’Udinese spinge, la nostra retroguardia tiene botta, allora Marino getta nella mischia l’ariete Corradi, ma ogni tentativo diventa vano 1’ più tardi con la perla di Fantantonio: splendido tiro a giro dalla sinistra, la sfera s’insacca nell’angolino, dove Handanovic non potrà mai arrivare, all’83’ la Samp mette in cassaforte i 3 punti grazie all’ennesima gemma del suo campione. I friulani non ci sono più in campo e potremmo rendere ancora più pesante il passivo, se il n°1 ospite non dicesse di no proprio a Cassano dagli undici metri, per un rigore concesso da Trefoloni per atterramento ai danni di Pazzini. Un dettaglio in una serata di festa, nella quale la gradinata Sud ha fatto la differenza come da tradizione e in campo la squadra ha bissato l’exploit di Catania, 6 punti che spiccano in una classifica, seppure prematura, ma pur sempre meravigliosa.

    SAMPDORIA – UDINESE 3-1

    RETI: 11’ Pazzini (S), 45’ Mannini (S), 56’ Di Natale (U), 83’ Cassano (S)

    SAMPDORIA [4-4-2]: Castellazzi; Zauri, Rossi, Gastaldello, Stankevicius; Mannini (64’ Padalino), Palombo, Tissone, Semioli (75’ Ziegler); Cassano (86’ Bellucci), Pazzini (A disp: Fiorillo, Lucchini, Poli, Foti). All. Del Neri.

    UDINESE [4-3-3]: Handanovic; Lukovic, Felipe, Coda, Isla; D’Agostino, Inler, Sammarco (46’ Sanchez); Pepe (81’ Corradi), Floro Flores, Di Natale (A disp: Belardi, Zapata, Domizzi, Morosini, Zimling). All. Marino.

    ARBITRO: Trefoloni.

    AMMONITI: Stankevicius (S); Lukovic, D’Agostino, Di Natale, Floro Flores (U)

    NOTE: 23.000 spettatori presenti, circa una cinquantina di friulani al seguito. All’85’ Handanovic para un rigore a Cassano.
     
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