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http://www3.lastampa.it/spettacoli/sezioni...lo/lstp/382338/
GABBIE APERTE Avrei ricominciato a scrivere il prossimo lunedì, giorno in cui torniamo alla “normalità” radiofonica, ma il nostro piccolo e malizioso cortile è in fermento, così ho deciso di raccontarvi una storia. Era l’inizio dell’estate, diciamo fine giugno. Dopo tante reciproche promesse, una sera vado a cena con Marco Mazzoli e il suo gruppo di amici. Esatto, proprio quelli che per tanto tempo ci/mi hanno insultato e preso in giro. Anzi, direi proprio quelli che sullo sberleffo al nostro successo hanno costruito il proprio, almeno all’inizio. Se avete seguito la cosa, saprete che ho sempre evitato di farmi trascinare in questa bagarre abbastanza infelice, e infatti col tempo la cosa ha perso di senso. Un po’ perché nel frattempo lo Zoo si è costruito un suo mondo e un po’ perché se fischi a una ragazza e questa non si gira alla fine ti stanchi. E poi, sotto sotto, c’è sempre la grande saggezza popolare del “chi disprezza ama”. Insomma, per farla breve, negli ultimi tempi non solo gli insulti erano finiti ma con Mazzoli mi capitava spesso di sentirmi. Non ho mai nascosto di non amare il genere (diciamo che fino a prova contraria è da dimostrare che avrebbero avuto lo stesso successo senza un editore che gli permettesse di superare qualunque limite di correttezza) ma apprezzavo l’energia e la determinazione. Una serata divertente, finita con un giro notturno alla sede di via Massena, tra lo stupore dei presenti. Abbiamo continuato a sentirci, un po’ per scherzo e un po’ sul serio, fantasticando sul futuro. Non che ci credessi più di tanto, ma ero comunque felice di aver instaurato quantomeno un rapporto di rispetto. Solo che a un certo punto gli altri tre, Fabio, Paolo e Wender, mi cercano per dirmi di non essere contenti delle risposte che hanno ricevuto alle loro richieste sul futuro e che stavano valutando la possibilità, una volta scaduto il contratto, di cercare nuove strade. Io gli ho risposto che non avrei saputo esattamente cosa offrirgli, che eventualmente avrebbero dovuto ripartire praticamente da zero e tutta una serie di inevitabili perplessità, ma anche che ero attratto dalla loro voglia di fare, entusiasmo e disponibilità. Così eccoci qua, con i tre che da metà gennaio faranno una piccola cosa su Deejay Tv e piano piano vedremo in che modi inserirli nella squadra della radio. Questa è la storia, senza proposte milionarie (prenderanno esattamente gli stessi soldi di prima, onestamente neanche molti) e senza intenzione di rifare quello che già facevano di là. Primo perché non mi piaceva e secondo perché immagino che Marco continuerà a farlo. Ed ho scritto a Mazzoli quando ha rilasciato (di nuovo) dichiarazioni francamente avvilenti nei miei confronti, gli ho scritto che se c’è un problema è tra loro e che non riguarda certo me. Anche perché accetterei di tutto tranne che discorsi sull’etica, specialmente in questo contesto. Comunque sono contento di essermi chiarito. Di nuovo. E poi, dopo tutta la pazienza che ho dovuto mettere in campo in questi anni, permettetemi di chiudere con una domanda retorica e maliziosa: ma se, alla fine, tutti quelli che fanno radio vogliono venire a lavorare con me, così tanto vecchio e stronzo non sarò, no? Buon anno. GABBIE APERTE - Il blog di Linus
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