Campionato mondiale di Formula 1

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  1. Maurise
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    di OSCAR OREFICI LA Ferrari, che ancora crede «credeva» nella rimonta, aveva pianificato di recuperare ...


    ... punti preziosi nella duplice trasferta nordamericana, su due circuiti, Montreal e Indianapolis, dove tradizionalmente ha sempre brillato. Il primo passo, le qualifiche del Gran Premio del Canada, è stato un disastro, tale da far presumere che nella corsa di questa sera le sarà impossibile rovesciare la situazione, con Schumi sopravanzato non solo dai piloti della Renault, ma anche da Raikkonen e Trulli, mentre Massa, la cui pochezza è sempre più evidente, scatterà addirittura dalla quinta fila. Il campanello d’allarme era già suonato nelle prove non cronometrate del venerdì. Colpa del tempo nuvoloso che aveva penalizzato il rendimento delle gomme Bridgestone. Ma ieri la temperatura atmosferica e dell’asfalto era decisamente più alta e i risultati sono stati lo stesso deludenti, oltre al fatto che appare superficiale ascrivere le responsabilità al fornitore giapponese, in quanto Trulli, al volante della non irresistibile Toyota con pneumatici identici a quelli della Ferrari, è stato più veloce di Schumacher. Insomma, la Rossa, dopo aver illuso, è di nuovo precipitata nel tunnel di una crisi inspiegabile. A meno di un miracolo, anche l’appuntamento odierno non segnerà il tanto atteso punto di svolta, con il rischio concreto di vedere volare via il binomio Alonso-Renault e, magari, doversi piegare anche all’arrembante McLaren, grazie pure a Raikkonen, il fuoriclasse finlandese in procinto di accasarsi in quel di Maranello. Per la Renault quello di Montreal è sempre stato un tracciato ostico, addirittura un tabù per Alonso, il quale, invece, ieri vi ha conseguito la quinta pole di fila. Ha brillato pure il nostro Fisichella, a dimostrazione dell’attuale netta superiorità della vettura francese. La scuderia diretta da Briatore è una splendida realtà, paragonabile alla Ferrari del quinquennio aureo. Ancora un successo, proprio dove sarebbe dovuta andare incontro a delle difficoltà, e Alonso potrà considerare chiusa la partita. Di questo passo, già a settembre, proprio sulla pista di Monza, il circuito della Rossa, l’aritmetica dovrebbe assegnargli il titolo, consacrando definitivamente il giovane pilota spagnolo. Fatta menzione degli expolit di Raikkonen sulla rinata McLarene e di Trulli (Toiyota) e Rosberg (Williams), il resto è stato tutto scontato, in una Formula Uno incapace di regalare emozioni.

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    Ancora lui.


    Fernando Alonso vince anche a Montreal, in Canada, sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve. Qui, lo spagnolo non era mai salito nemmeno sul podio. Con la vittoria del quarto Gran Premio di fila, si porta 25 punti sopra Michael Schumacher. Ora il secondo titolo mondiale è davvero vicino.

    In Canada, il pilota delle Asturie parte primo e termina la gara in testa. Una corsa senza sbavature, precisa, che conferma anche la grande affidabilità della Renault. Non per questo si può dire che il Gran Premio sia monotono o che manchino i colpi di scena.
    In partenza Alonso mantiene senza problemi il primo posto conquistato con la pole position. Fisichella si muove troppo presto (verrà poi penalizzato per questo errore), si blocca, riparte e Kimi Raikkonen lo passa. Anche Schumacher parte male e viene infilato da Montoya e Rosberg. Poco dopo, però, i due si toccano e per il pilota della Williams la gara termina contro ad un muro. Il colombiano, invece, se la cava con una sosta ai box. Subito dopo l’incidente entra per la prima volta la safety car.

    La sfida, per quasi tutta la corsa, è tra Alonso e Raikkonen. Il finlandese però non riesce a sorpassare il rivale, anche perché i meccanici gli fanno perdere tempo prezioso ai box. I veri brividi arrivano, comunque, soprattutto nel finale della gara. Alonso sbaglia un paio di volte la chicane finale, Schumacher sfiora un muretto, ma soprattutto Jacques Villeneuve esce di pista e va a sbattere contro il muro. A questo punto deve entrare di nuovo la safety car, che annulla il distacco dello spagnolo di 20 secondi su Raikkonen e di 40 sulla Ferrari di Schumi.
    Il tedesco si era già avvicinato molto alla Renault del finlandese, ma a 13 giri dalla fine aveva dovuto fare tappa ai box, vedendo sfumare la possibilità del sorpasso. Con l’ingresso della safety car ,quando mancano dieci giri alla conclusione, la partita è di nuovo aperta. Raikkonen va lungo in curva e Schumacher lo passa. Alonso invece rimane freddo, non sbaglia niente e va a tagliare il traguardo per primo. E’ la sua sesta vittoria stagionale. Alle sue spalle ci sono il pilota tedesco che chiude al secondo posto, Raikkonen, Fisichella, Massa, Trulli, Heidfeld e Coulthard.

    Schumi può essere contento delle bella gara che ha disputato in Canada. Per la Ferrari comunque non sono tempi facili. Raggiungere Alonso sembra ormai quasi impossibile. Il pilota spagnolo è infatti a 84 punti, Schumacher segue a 59, poi c’è Raikkonen a 39, Fisichella a 37 e Felipe Massa a 28. Il nuovo appuntamento, ora, è per domenica prossima sul circuito di Indianapolis
     
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1066 replies since 14/5/2006, 10:32   13375 views
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