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ventoela.
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Il buon Salsanino prima di esordire in Serie A con la Sampdoria nel 1984/85, arrivato dal Parma, era stato 2 anni nelle Giovanili della ns. Sampdoria nel 1979/80 e nel 1980/81, stagione in cui sedette anche una volta in panca nel campionato cadetto. Nell'ottobre dell'81 venne prestato all'Empoli e da lì al Parma.
Edited by Tore MB - 15/6/2020, 19:17. -
dadinho.
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Fausto Salsano: "La Samp è la mia vita, guardo la curva e mi rivedo giocare"
Fonte: sampdorianews.net - intervista del 11.03.2009
Quando si ricorda la Sampdoria di Paolo Mantovani, tra i protagonisti in campo di quella straordinaria famiglia dentro e fuori dal campo non si può evitare di pensare a quel centrocampista di bassa statura, dotato di tecnica invidiabile, duttilità tattica, immenso attaccamento alla maglia, capace di trasmetterci grandissime gioie e ricordi indelebili. Come avrete ben intuito, ci stiamo riferendo a Fausto Salsano, che ha indossato la casacca blucerchiata in due diversi periodi, prima dal 1984 al 1990, tornando, dopo l’esperienza romana, nel 1993 per restare fino al 1998. 277 presenze e 16 goal in campionato, un goal decisivo nella prima Coppa Italia vinta contro il Torino e un contributo determinante nella conquista della Coppa delle Coppe a Goteborg contro l’Anderlecht. Sampdorianews.net lo ha contattato in esclusiva per i propri lettori:
Cosa fa oggi nella vita Fausto Salsano?
“Fino all’anno passato ho svolto il compito di collaboratore tecnico nello staff di Roberto Mancini, adesso siamo tutti fermi. Con il Mancio mi sono proprio sentito oggi, dopo quasi un anno di inattività, mi auguro di ritornare presto in pista”.
Quanto ti piacerebbe svolgere direttamente il ruolo di allenatore?
“Dopo essermi ritirato nel 2000, ho intrapreso la carriera di allenatore: 3 mesi alla Sestrese, poi all’Imperia dove ho trovato grosse problematiche societarie, 1 anno sono stato al fianco di Vierchowood al Catania, seguendolo poi alla Fiorentina. Per 4 anni ho lavorato nello staff di Mancini. Credo che ognuno di noi abbia la voglia di poter allenare da solo, ho fatto una scelta importante perché con il Mancio si sta sempre a grandi livelli”.
Cosa ti ha lasciato dentro la lunga esperienza blucerchiata?
“La Samp è la mia vita, ho fatto anche tutto il settore giovanile, mi sento mezzo genovese, ho passato a Genova gran parte dell’infanzia. Ancora oggi io e i miei figli la seguiamo con affetto, la sento mia”.
Come è rimasto il rapporto con la tifoseria e l’ambiente doriano in generale?
“Sono sempre stato accolto nel miglior modo possibile, mi hanno voluto un gran bene, dimostrandomelo in ogni occasione, ne sono onorato e orgoglioso”.
Il ricordo del Presidente Paolo Mantovani.
“Lo ricordo con grande affetto, è stato un secondo padre. Quando se ne è andato, ho provato un dolore immenso, ancora oggi mi sento con Francesca Mantovani”.
Il goal più pesante che hai realizzato in carriera.
“Secondo il sottoscritto e l’intero pubblico doriano, credo che quello più importante sia stato senz’altro il 2-1 messo a segno nei tempi supplementari nella finale di Coppa Italia contro il Torino”.
La gioia più indescrivibile e il rimpianto più scomodo.
“Con la Samp ho vissuto un periodo importantissimo, conoscendo grandi giocatori, ad esempio Vialli, Mancini, Mannini, Vierchowood, Pari, gli stranieri come Francis e Souness, ho ricordi bellissimi. Mi dispiace non aver vissuto l’annata dello scudetto”.
A cosa è stato dovuto il tuo trasferimento alla Roma?
“A Roma ho trascorso 3 anni eccezionali, grandi motivazioni in una piazza così importante e difficile, un’esperienza che ha fatto parte del mio processo di maturazione. Si trattò di un discorso economico, Paolo Mantovani aveva un grande rapporto con Dino Viola, che mi chiese e il Presidente mi face capire che la mia cessione avrebbe fatto bene sia al sottoscritto, che alla Sampdoria per quanto riguarda il discorso contrattuale del cartellino, subito ci rimasi un po’ male, ma non perse occasione per dirmi che le porte sarebbero sempre rimaste aperte per me, infatti poi tornai”.
In quale giocatore attuale ti ritrovi per caratteristiche fisiche e tecniche?
“Ero un giocatore particolare, sono nato come classico trequartista, poi ho imparato a fare anche il centrocampista classico alla Palombo, alla fantasia ho dovuto unire la capacità di costruire gioco, il calcio si è poi evoluto, arrivò anche Beccalossi alla Samp, il ruolo del fantasista non era più per me, allora mi sono adattato in un’altra posizione. Per movenze tecniche mi identifico in Giovinco, Foggia e Cassano, anche se loro sono più punte, mentre il mio ruolo era centrocampista con doti offensive”.
Da esterno quale è il tuo giudizio sulla Samp odierna?
“Quest’anno non è partita bene, ha fatto più fatica degli altri anni, ha comunque giocatori importanti per tirarsi su, come Cassano, Pazzini e Palombo. Adesso stanno arrivando dei buoni risultati, anche in trasferta soffre troppo. Con un buon progetto e qualche innesto ad hoc, ritengo che la Samp possa avere tutte le carte in regola, sia societarie che tecniche, per poter recitare un ruolo di primo piano”.
Un saluto ai tifosi blucerchiati assidui frequentatori di sampdorianews.net e all’intero pubblico doriano.
“Guardo sempre la Samp con grande affetto, i suoi colori mi emozionano. Vi ricordo con grande gioia, guardo la curva e provo gioie immense, mi rivedo giocare. Sapere che la gente mi vuole ancora bene, è motivo di grande orgoglio”.
Edited by Tore MB - 9/6/2020, 13:53. -
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Grandissimo Fausto!!!!! . -
ToniSamp.
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Per ovvii motivi il gol di Salsano è uno dei più importanti anche per me. Lo tiro fuori ancora adesso, dopo anni, quando un granata inizia a scocciarmi. . -
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Grande "Big" Fausto Salsano. Io tra i gol più importanti ci metto anche quello siglato al Malines, il 3-0 che, dopo le reti di Cerezo e Dossena, chiuse defintivamente i giochi e ci spedì alla finale di Berna 1989. . -
HOLMES14.
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Esempio di come non sempre conta aver un gran fisico, importanti sono i piedi . . -
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12 anni di Samp con 277 presenze e 16 gol non si dimenticano facilmente, Grande Fausto! . -
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SALSANO: "LA GARA DI LUNEDI' TRA EMPOLI E SAMP DAL RISULTATO NON SCONTATO"
L'ex centrocampista di Sampdoria e Empoli Fausto Salsano ha rilasciato una lunga intervista a pianetaempoli.it. Vediamone i passaggi principali.
Sulla carriera in maglia blucerchiata: "Dopo Empoli, la Samp mi rimandò in prestito a Parma e poi evidentemente si convinsero e mi tennero con loro, sei anni, poi una parentesi di tre a Roma e poi gli ultimi cinque ancora in blucerchiato. Credo non sia un mistero il fatto di essere un tifoso doriano.”
Sull'avvio di campionato di Empoli e Sampdoria: "Non sono partite bene ne l’una ne l’altra, ma ci sono i mezzi tecnici per poter fare un ottimo campionato da ambo le parti. Chiaro che la Samp ha, oltre che il dovere, l’organico per poter vincere questo campionato e tornare subito nel campionato che le compete. L’Empoli è una squadra che ha aggiunto all’ossatura della passata stagione alcuni elementi di qualità, come Tavano e Buscè. Non mi stupirei se questo Empoli lottasse con le prime della classe per delle posizioni importanti. La gara di lunedì credo sarà molto interessante e dal risultato assolutamente non scontato.”
Sul campionato di serie B: "A mio avviso Sampdoria e Torino hanno sulla carta qualcosa in più, con subito alle spalle il Padova che ha allestito davvero una bella squadra. Le sorprese, se cosi le possiamo chiamare, potrebbero essere, oltre all’Empoli, il Pescara di Zeman e la Nocerina di Auteri. Farà un bel campionato anche il Brescia, molto sottovalutato in estate.”
fonte: sampdorianews.net. -
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Salsano: «Resto tifoso blucerchiato, Bruno Fernandes un po’ mi somiglia»
Bogliasco - «La Samp è la mia vita. Bogliasco è casa mia. E tornare qui, dove tutto è iniziato, è sempre speciale». Nel giorno dei rientri dei nazionali al Mugnaini, il ritorno più gradito e inaspettato è stato sicuramente il suo, quello di Fausto Salsano. L’ex centrocampista blucerchiato, da anni collaboratore tecnico di Roberto Mancini, si è presentato ieri a Bogliasco, accompagnato da altri due “fedelissimi” di Bobby-Gol, come il preparatore atletico Ivan Carminati e il fisioterapista Alessio Agostino. Reduce dalla sfortunata esperienza con l’Inter, Salsano ha seguito taccuino alla mano l’allenamento pomeridiano di Marco Giampaolo, mentre i tifosi che lo riconoscevano lo salutavano con affetto e gli ricordavano i successi della Sampdoria di Mantovani: «Ciao Fausto? Come ci manca uno come te...».
Classe ’62, la carriera da calciatore di Salsano è stata profondamente segnata dalla Sampdoria con cui ha collezionato 277 presenze e ha segnato 16 gol, spesso pesanti. Poi, dopo l’addio al calcio, nel 2000, Salsano è presto entrato nello staff di Mancini con cui ha condiviso anche le esperienze al Manchester City e al Galatasaray. «Bosogna sempre tenersi aggiornati - spiega - Conosco bene Giampaolo, ma non l’avevo mai seguito dal vivo. Ora siamo un po’ in “vacanza” e ne approfittiamo per studiare. Cosa faremo col “Mancio”? È ancora presto, vediamo dai...». Salsano non si sbottona sul futuro, ma parla con piacere del passato blucerchiato, quando con i suoi riccioli neri faceva impazzire le difese avversarie. «Ricordi più belli? Troppi, tutti. Anche di gol ne ho fatti un bel po’. Però se devo scegliere dico quello col Torino, in finale di Coppa Italia. E poi il palo in finale di Coppa della Coppe con l’Anderlecht da cui è nato il primo gol di Vialli». Gli anni sono passati ma l’affetto per il Doria è immutato: «Io tifo per la Samp, calcisticamente sono nato qui. E poi i miei figli sono nati a Genova, ho tanti amici, ho un grande affetto per questa città».
Dal passato al presente, Salsano promuove la Samp di Giampaolo: «È presto per dire dove può arrivare ma gioca bene al calcio, cerca sempre il gioco ed è una base molto importante». E il nuovo Salsano chi può essere? «Forse Bruno Fernandes. Ha qualità, è tecnico, agile». E come Salsano è bravissimo a incidere anche quando entra a gara in corso. «Sì, confermo, il portoghese è davvero un ottimo giocatore», dice l’ex centrocampista, che prima di andare via ha salutato con calore un vecchio amico come Giorgio Ajazzone, storico team manager del club.
http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2016/11/...fernandes.shtml. -
.Salsano: «Resto tifoso blucerchiato, Bruno Fernandes un po’ mi somiglia»
Bogliasco - «La Samp è la mia vita. Bogliasco è casa mia. E tornare qui, dove tutto è iniziato, è sempre speciale». Nel giorno dei rientri dei nazionali al Mugnaini, il ritorno più gradito e inaspettato è stato sicuramente il suo, quello di Fausto Salsano. L’ex centrocampista blucerchiato, da anni collaboratore tecnico di Roberto Mancini, si è presentato ieri a Bogliasco, accompagnato da altri due “fedelissimi” di Bobby-Gol, come il preparatore atletico Ivan Carminati e il fisioterapista Alessio Agostino. Reduce dalla sfortunata esperienza con l’Inter, Salsano ha seguito taccuino alla mano l’allenamento pomeridiano di Marco Giampaolo, mentre i tifosi che lo riconoscevano lo salutavano con affetto e gli ricordavano i successi della Sampdoria di Mantovani: «Ciao Fausto? Come ci manca uno come te...».
Classe ’62, la carriera da calciatore di Salsano è stata profondamente segnata dalla Sampdoria con cui ha collezionato 277 presenze e ha segnato 16 gol, spesso pesanti. Poi, dopo l’addio al calcio, nel 2000, Salsano è presto entrato nello staff di Mancini con cui ha condiviso anche le esperienze al Manchester City e al Galatasaray. «Bosogna sempre tenersi aggiornati - spiega - Conosco bene Giampaolo, ma non l’avevo mai seguito dal vivo. Ora siamo un po’ in “vacanza” e ne approfittiamo per studiare. Cosa faremo col “Mancio”? È ancora presto, vediamo dai...». Salsano non si sbottona sul futuro, ma parla con piacere del passato blucerchiato, quando con i suoi riccioli neri faceva impazzire le difese avversarie. «Ricordi più belli? Troppi, tutti. Anche di gol ne ho fatti un bel po’. Però se devo scegliere dico quello col Torino, in finale di Coppa Italia. E poi il palo in finale di Coppa della Coppe con l’Anderlecht da cui è nato il primo gol di Vialli». Gli anni sono passati ma l’affetto per il Doria è immutato: «Io tifo per la Samp, calcisticamente sono nato qui. E poi i miei figli sono nati a Genova, ho tanti amici, ho un grande affetto per questa città».
Dal passato al presente, Salsano promuove la Samp di Giampaolo: «È presto per dire dove può arrivare ma gioca bene al calcio, cerca sempre il gioco ed è una base molto importante». E il nuovo Salsano chi può essere? «Forse Bruno Fernandes. Ha qualità, è tecnico, agile». E come Salsano è bravissimo a incidere anche quando entra a gara in corso. «Sì, confermo, il portoghese è davvero un ottimo giocatore», dice l’ex centrocampista, che prima di andare via ha salutato con calore un vecchio amico come Giorgio Ajazzone, storico team manager del club.
www.ilsecoloxix.it/p/sport/2016/11/...fernandes.shtml
Grande Fausto sempre nei nostri cuori. -
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Il fratello ha un negozio di alimentari vicino a casa mia.grande Faustino! . -
.Grande Fausto sempre nei nostri cuori
Salsanin salsanin salsanin.....salsanin salsanin salsanin. -
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Che capelli improbabili che porta. . -
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