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Grande talento inespresso del calcio italiano, sembra abbia trasmesso al figlio Christian la passione per i colori blucerchiati. Poi non è certo colpa sua se il figlio se l'è giocata (la passione) in quel modo.
Edited by Tore MB - 25/4/2020, 16:49. -
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era il cassano dei tempi remoti e poveri quando la samp riusciva a salvarsi nelle ultime partite con fuffo bernardini allenatore. lui lo faceva giocare senza dargli una posizione precisa o compiti tattici specifici,e a volte faceva cose stupende . -
CavaliereDiMime.
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Ehm, avete sbagliato post, altrimenti a 67 anni sarebbe in buona forma . -
.Ehm, avete sbagliato post, altrimenti a 67 anni sarebbe in buona forma
Anche perchè il buon Bobo se va avanti così a 67 anni mica ci arriva. -
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Era una grande giocatore, ma non aveva la testa per farlo. Era il nostro Omar Sivori degli anni 60. Giocava centracampista avanzato in appoggio alle punte. Aveva un ottimo dribbling. Non aveva la prestanza fisica del figlio Christian. Era una testa balzana, ma diverso da Cassano. Non amava allenarsi, ma non creava polemiche con compagni, dirigenti, ecc. Era un tipo dal carattere chiuso. . -
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QUalcuno sa dove vive ? . -
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il mio primo idolo da bambino, me ne parlava sempre mio fratello maggiore. Su di lui si raccontavano strani aneddoti... . -
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Roberto Vieri, detto Bob (Prato, 14 febbraio 1946), è un ex calciatore italiano, di ruolo mezzala. È il padre di Christian e Massimiliano, i quali hanno seguito le orme paterne divenendo a loro volta calciatori. È stato un giocatore di classe e invenzione.
Dopo aver iniziato nelle giovanili della Fiorentina, e dopo un anno in prestito in Serie D, nella Sangiorgese, a farsi le ossa, nella stagione 1964-1965 gioca 24 partite nel Prato, in Serie C1, segnando 11 gol. Tornato in riva all'Arno, non trova spazio in campionato; vince però una Coppa Italia abbinandola con la Mitropa Cup di cui disputa anche la finale, il 19 giugno 1966 contro la squadra cecoslovacca dello Jednota Trenčín, e nella quale Mario Brugnera segna l'unico gol della partita[3] deviando un tiro dello stesso Vieri.[4][5]
Approdato alla Sampdoria, tra i cadetti, nell'annata 1966-1967 disputa 32 partite segnando 5 gol, emergendo tra i protagonisti del campionato record della compagine genovese. L'anno successivo, sempre con i liguri, Vieri debutta in Serie A disputando 25 partite e segnando 6 reti. Si mantiene su buoni livelli anche nella terza e ultima stagione in maglia blucerchiata, giocando 27 partite e segnando 5 gol. Attira quindi le attenzioni della Juventus che nell'estate 1969 lo acquista, insieme allo stopper Francesco Morini, nell'ambito di un'operazione che vede dirottati verso Genova il cartellino di Romeo Benetti e un conguaglio di 800 milioni di lire, una cifra alta per il calcio di allora.
Dopo un'altalenante e alla fine deludente unica stagione in bianconero, in cui mette a referto 21 presenze e 3 reti, nell'annata 1970-1971 passa alla Roma insieme a Luis del Sol e Gianfranco Zigoni, in un maxi scambio che contemporaneamente fa arrivare Fabio Capello, Luciano Spinosi e Fausto Landini a Torino. Nella stagione 1972-1973 è al Bologna dove gioca per due stagioni, in cui totalizza rispettivamente 14 e 18 partite; rimane in forza alla società felsinea, a periodi alterni, fino all'annata 1976-1977.
Frattanto nel 1975 c'è la breve parentesi canadese tra le file dei Toronto Metros-Croatia, nella North American Soccer League. Nel gennaio 1977 decide di tentare l'avventura australiana, ai Marconi Stallions di Sydney. Rientra brevemente in Italia nel gennaio 1981 tornando al Prato, in Serie C1, dove gioca 4 partite e segnando 1 gol, prima di chiudere la carriera nuovamente ai Marconi, nel 1982, giocando ancora 21 incontri con 1 gol.
Nazionale
Nel periodo sampdoriano, dal 1967 al 1969, ha anche giocato 5 partite con la nazionale B, segnando 1 gol.
https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Vieri. -
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L'autografo fatto ad Alfonso - Australian: Attached Image.