Marcello Lippi (1968/1969, 1970-1979)

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  1. sampdoria olè
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    MILANO, 12 luglio 2006 - Chiude oggi Marcello Lippi, ma niente fazzoletti perché non è il tipo. Chiude due anni e 17 giorni dopo: fu nominato c.t. il 25 giugno 2004 per ricostruire una Nazionale atterrata dal duplice disastro in Corea e Portogallo. Mezza Italia per lui, l’altra «contro» perché era juventino. Ha vinto il Mondiale più improbabile. Una telefonata con Guido Rossi —«il professore», come lo chiama dal primo giorno — ha reso ufficiale ieri quello che era chiaro da tempo. Da Viareggio, infastidito da telecamere e microfoni davanti alle sue due case, sul corso, al mare, ha detto «basta».
    «Basta» perché? Intanto di Mondiali Lippi ne ha strappato più d’uno, non soltanto quello magico di Berlino. Ripetersi ora sarebbe impossibile, non complicato. Ricordate quando dicevano: «Vince soltanto con la Juve e Moggi alle spalle»? Servìti. Ma era l’altro ieri, mica una vita fa, l’eco di queste frasi arriva fin qui. Ripensate a giudizi tipo «già all’Inter s’era capito che non è un grande»? Non male, per l’erede di Vittorio Pozzo ed Enzo Bearzot. Che rivincita. Ma questa è soltanto la prima, non l’unica.

    DA VINCENTE Se si esclude lo stesso Pozzo — ma erano gli anni 30, era un altro calcio — nessuno è riuscito a ripetersi. Vincere anche l’Europeo potrebbe diventare un’impresa, e la caduta sarebbe più dolorosa. Non ci riuscì Bearzot, eliminato dopo l’82 da svedesi, cecoslovacchi e romeni e costretto al pari da Cipro. Lasciando così, con la coppa in mano, la sua immagine vincente sarà per sempre. E poi Lippi sa che, nell’immediato futuro, i problemi potrebbero moltiplicarsi. Giocatori sazi, nessun fuoriclasse assoluto (Totti lascia), il rischio che l’alchimia magica di Germania non si ripeta più.
    PADRE Lippi Marcello da Viareggio, classe ’48, «troppo bello per essere un bravo giocatore» come disse il suo maestro Bernardini, è anche un padre. E ha vissuto «Moggiopoli» con l’apprensione che un padre può avere per un figlio coinvolto —giustamente o meno —in una brutta storia. Nei momenti più difficili confessava agli amici: «Vedo. Ascolto. Leggo tutto. Vedrete che poi non verrà fuori niente». Èdisgustato dagli attacchi personali ricevuti. Non ne può più. Adesso sono tutti in festa. Non sempre è stato così.

    IL COMMISSARIO Quando Guido Rossi gli ha detto «resti con noi», e ancora dovevamo affrontare l’Australia, allora s’è capito che con «Moggiopoli» Lippi non c’entrava davvero un tubo. Fino a quel momento il sospetto era stato un altro: intanto il commissario lo salva per il «bene nazionale», lo protegge, poi a fine Mondiale la resa dei conti. Invece no. Rossi, che di «squali» della finanza ne ha visti e conosciuti parecchi, non s’è mosso a caso. Ha conosciuto Lippi, ne ha apprezzato il carattere forte, è rimasto incantato dall’armonia del gruppo, e gli è addirittura venuta un’idea condivisa con Demetrio Albertini: «Affidiamogli tutte le nazionali».

    IN SILENZIO Questo è l’unico momento in cui Lippi ha vacillato. In cui l’idea di fuggire da tutto e tutti è stata costretta a lottare con un’altra prospettiva. Ma è durato poco. Aveva deciso. Lui non ha detto niente a nessuno. Neanche al suo staff. Neanche a Rossi. E tutti a chiedere e chiedersi in questi giorni. «Cosa farà? Non ci avrà ripensato?». Lo scatto di nervi nello psicodramma che è stata la conferenza prima dell’Australia —«tanto dura poco...» — ha rivelato quello che il c.t. macerava dentro, senza bisogno di scomodare Freud.

    VACANZA L’altra cosa sicura è che Lippi andrà in vacanza. Al mare. «In un posto molto lontano e solitario». Ha bisogno di riposare con la famiglia, di scaricare due anni di tensione. Non ci sono altre squadre, non s’è accordato con nessuno. Uno «stop» di almeno tre mesi. Niente Manchester Utd (al quale ha detto «no» tempo fa, spiegando che senza conoscere la lingua non avrebbe potuto creare «il gruppo»), nè spagnole. Dopo, si vedrà. Allenata la Juve, e considerata la parentesi Inter, ha sempre detto che ci sono soltanto due possibilità: l’estero (ma, per questioni di lingua, resta solo la Spagna) o un «piccola», dove divertirsi senza stress. Quanto riuscirà a stare lontano dal calcio?

    Edited by Tore MB - 29/4/2020, 22:55
     
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  2. dalontano
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    "una «piccola», dove divertirsi senza stress": a parte l'aggettivo, perchè non alla Samp dove ha giocato per lunghi anni?
    Lui Genova la conosce piuttosto bene ed a me farebbe un sacco di piacere avere una ex bandiera come lui alla nostra guida.
     
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  3. TITO2006
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    Marcello per il dopo Novellino ... dalla prossima stagione!!!

    Sarebbe troppo bello!

    :samp5: :samp5: :samp5: :samp5:
     
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    CITAZIONE (TITO2006 @ 13/7/2006, 12:13)
    Marcello per il dopo Novellino ... dalla prossima stagione!!!

    Sarebbe troppo bello!

    :samp5: :samp5: :samp5: :samp5:

    e perchè non da subito....certo dovrebbe rinunziare alle vacanze(o a parte di queste)

    Novellino all'Under 21!!!!!!
     
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    I detenuti di Rebibbia a Lippi: "Quanti scudetti ha rubato la Juve?"26.05.2008 20.52 di Christian Seu articolo letto 3629 volte
    Fonte: Agr
    Marcello Lippi, Ct mondiale ed ex tecnico della Juventus, oggi si è recato in visita ai detenuti del carcere di Rebibbia. Ma si è sfiorato l'incidente diplomatico. "Quanti scudetti ha rubato la Juve?" si è sentito chiedere l'allenatore ripetutamente da un detenuto. Lippi dapprima ha risposto scherzando, poi seriamente: "Se continuiamo a parlare di argomenti come questo, i Rolex o i sei minuti di recupero concessi dall'arbitro nella finale di Coppa Italia, per me la chiacchierata può anche finire".

    Da Tuttomercatoweb.com

    Tanti, ma lo sanno tutti oramai :B):
     
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    Anche lui stupido ad andare ad incontrare i carcerati...
     
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    Per me e' una dimenticanza imperdonabile non ricordare Marcello Lippi. Era stato un discreto giocatore, ma da allenatore e' passato alla storia, anche se non con la Sampdoria. Per tutta la sua vita Marcello ha dimostrato grande affezione nei confronti della Sampdoria dove si formo' da giocatore, divenne titolare in Serie A e trascorse quasi tutta la carriera da calciatore.

    Se dovessi votare il giocatore della Sampdoria che ha ottenuto i maggiori traguardi mondiali nel calcio in generale, certamente voterei per Lippi che da allenatore ha vinto tutto. A livello mondiale solo Beckenbauer potrebbe aver vinto di piu' da allenatore, anche se da calciatore e' stato un grandissimo. Lippi ha sempre dimostrato gran classe come uomo.

    Dopo il Mondiale di Germania su RAI International ci fu un servizio su Lippi. Quando lo intervistarono, gli chiesero alcuni aneddoti. Rispose che Fulvio Bernardini un giorno gli disse che era troppo bello per fare il calciatore. Bernardini era un uomo di grande umorismo, oltre che un ottimo allenatore.
     
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  8. deejay65
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    chissà se un giorno deciderà di rimettersi in gioco coi club voglia tornare alla Sampdoria a cui è legatissimo....
    sarebbe un gesto bellissimo e io (come penso altri) sarò al settimo cielo
     
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  9. Blue-Ringed
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    Roma - "Onestamente credo che tra i calciatori di gay non ce ne siano. In quarant’anni non ne ho mai conosciuti, né nessuno che ha lavorato con me in tutto questo tempo e in tante squadre me ne ha mai raccontato". Intervistato da Klaus Davi per KlausCondicio, il contenitore di approfondimento in onda su YouTube, il commissario tecnico della Nazionale di calcio italiana, Marcello Lippi, è tornato a parlare di un tema piuttosto caldo nel calcio.

    Secondo Lippi, ci può essere "qualcuno che abbia qualche tendenza, ma che non vada in giro a fare proposte o a mettere i manifesti. Questo vuol dire non vivere alla luce del sole la propria omosessualità". Il ct della Nazionale crede, infatti, che "al mondo esista una sola razza, quella umana". "Per questo non escluderei un gay, come un nero, dalla Nazionale", ha puntualizzato Lippi ritenendo, tuttavia, che "sarebbe difficile, per come siamo fatti noi calciatori, che un giocatore omosessuale possa vivere la sua professione in maniera naturale". Ma Lippi è sicuro che sarebbe pronto ad accettare eventuali outing da parte dei suoi ragazzi.

    "Quando alleno, non mi piace fare il padre o assillare - racconta il ct azzurro - sono una guida tecnica, ma ci tengo che i calciatori sappiano che, se c’è qualcosa che vogliano confidarmi, io sono a loro disposizione". E spiega: "Se qualcuno mi confessasse di essere gay, gli direi di vivere a pieno questa realtà e, con intelligenza, di non farsi condizionare e di non modificare i suoi atteggiamenti con i compagni. Per finire, gli suggerirei di essere ligio alla sua professione e di fare ciò che vuole nella sua vita privata".

    La replica dell'Arcigay "Lippi fa come le tre scimmiette: non vede, non sente, non parla, favorendo nei fatti il clima ostile nell’ambiente calcistico italiano nei confronti delle persone omosessuali". Secondo Aurelio Mancuso, presidente nazionale dell’Arcigay, la questione vera è che "questo continuo negare oltre ad esser ridicolo comincia ad esser fastidioso". "Come si sa - si legge in una nota - gli omosessuali sono persone che praticano tutti gli sport, sono impiegati in tutte le professioni, vivono dentro questa società come tutti. In ambienti particolarmente machisti come quello del calcio, gli omosessuali si nascondono ancor di più e visto che non presentano tratti somatici o d’atteggiamento differenti (a meno di fermarsi ai soliti stereotipi) è evidente che siano risultati invisibili anche a Lippi. Ci permettiamo però di dubitare che l’allenatore mondiale non abbia mai sentito, nella sua lunga esperienza di importanti Club, di diversi episodi e storie omosessuali". "Siccome però, Marcello Lippi è noto per essere persona equilibrata ed aperta, lo invitiamo ad un pubblico confronto da tenersi nei prossimi mesi, in preparazione del Pride nazionale di Genova, così per poter parlare con franchezza di calcio italiano ed omosessualità".

    ilgiornale.it
     
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    Immagino che per un gay calciatore sia davvero difficile vivere la proprio condizione... io non ho alcun odio o pregiudizio verso di loro, ho anche alcuni amici gay, ma ammetto che fare la doccia in spogliatoio con loro mi creerebbe non poco imbarazzo...
     
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  11. Blue-Ringed
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  12. Mancio99
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    Ormai le notizie hanno un livello veramente basso........
     
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    CITAZIONE (falconcrest @ 24/3/2009, 16:32)
    CITAZIONE (Franciss @ 24/3/2009, 14:32)
    Mi sembra un'esagerazione... lui è il CT e può chiamare chi vuole... sicuramente ci sono delle motivazioni tecniche di qualche tipo che possono essere non condivise ma vanno alla fine rispettate... o per lo meno accettate...

    Io invece non accetto e soprattutto non rispetto chi, come Lippi, rispetto non merita.
    Dice di non dovere dare spiegazioni circa le sue scelte. E invece sì che le deve dare!!! E' profumatamente pagato dalla federazione anche per giustificare le proprie scelte di fronte agli sportivi italiani tutti, che sono i clienti della Nazionale italiana e che hanno il diritto di sapere i perchè ed i percome delle scelte, se vengono richiesti. Ed il perchè del mobbing nei confronti di Cassano in nazionale lo vogliono a questo punto sapere u po' tutti, mi pare.
    La verità è che Lippi, come tutti gli altri ai vertici della federazione, sono servi di un sistema in mano sempre e comunque dai soliti noti, che calciopoli non ha neppure scalfito. Non è cambiato nulla, anzi, forse è persino peggio di prima, con la scusa che tanto, ormai, si è fatta pulizia e che, come ha detto ieri Abete, si è riacquistata... credibilità(!!!!) . Se Cassano fosse dela Juventus sarebbe in nazionale a prescindere, senza manco il bisogno...di convocarlo! Siccome gioca nella Sampdoria, che non è parte in alcun modo del sistema di cui sopra, e per di più ha probabilmente detto di no in tempi passati alla GEA del figliolo dell'esimio mister, ecco spiegato il tutto. Aggiungeteci che Antonio è troppo bravo per quel gruppo di scarponi che sta diventando la nostra nazionale, con il rischio, per contrasto, di far sembrare costoro ancora peggio di quel che sono e con la concreta possibilità, vista la dirompente personalità in campo e fuori di Antonio, di mettere in ombra persino il presuntuosissimo selezionatore, ecco che il quadro è completo. Il resto, il gruppo, la scarsa disciplina tattica, le arrampicate sugli specchi varie, tali da arrivare ad affermare che se uno è troppo bravo alla fine è più nocivo che utile ad una sqadra perchè troppo si dipende da lui (sentito con le mie orecchie da Lippi alla trasmissione di Fazio), sono tuutte balle!
    Quindi, tutto ciò premesso, altro che rispettare ed accettare le scelte di costui! Certo, non è che io o altri che la pensano come me, possiamo far qualcosa. Ma almeno non essere d'accordo , beh, questo almeno sia concesso.

    Mah... probabilmente non sai come la penso sulla vicenda e non hai letto gli altri miei post... io sono contro Lippi per la mancata convocazione di Cassano... e anche a me sarebbe piaciuto sapere il perchè non lo ha convocato... ma qui si discuteva di altro... in primis del fatto che qualcuno voglia denunciare Lippi per la mancata convocazione di Cassano, o comunque chiederne le dimissioni o cose del genere...cose senza senso sinceramente ed io mi riferivo solo a quelle... per il resto, io nemmeno sono d'accordo con lui ma la scelta l'accetto che devo fare?
     
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    CITAZIONE (belluccigol @ 24/3/2009, 22:01)
    OT: ma secondo voi Cassano in questo momento sarà più triste per la mancata convocazione oppure starà godendo come pochi sul fatto che tutta Italia lo invoca a gran voce?! io ci penserei bene..e conoscendo il personaggio se ne sarà fregato e si starà sfregando le mani pensando che uno come lui è riuscito a unire un'intera nazione almeno dal punto di vista calcistico.

    Penso la 2...
     
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    Il problema resta che ai Mondiali ci andra' Lippi come CT, a meno che succeda l'impensabile, e cioe' che veniamo eliminati. Dopo l'ennesima magra ai mondiali, la FIGC cerchera' un nuovo protetto a cui dare la nazionale.

    Lippi deve vincere perche', se non la fa, la gente sara' ancora piu' inferocita contro di lui.

    A me non andava neppure Donadoni che metteva Cassano in campo fuori ruolo e poi tutti si meravigliavano perche' non segnasse o facesse passaggi vincenti come fa nella Sampdoria.
     
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50 replies since 12/7/2006, 17:13   4011 views
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