Sampdoria-Fiorentina 0-1

Serie A, 17° giornata

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  1. Inti Cruz
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    Samp-Fiorentina 0-1
    viola con un Melo in più


    MARCELLO ZINOLA


    La stanchezza, come dice Mazzarri, si è fatta sentire, La sosta natalizia arriva giusta giusta. La sconfitta con la Fiorentina evidenzia la stanchezza, i limiti dell’attuale Samp nonostante la grande impresa di coppa Uefa. Sosta, poi pausa di riflessione e mercato di gennaio.

    A Mazzarri una mano la società deve darla. Alla squadra stessa e ai tifosi al cui interno c’è chi trova ragione d’essere nell’individuare i problemi della Sampd o i risultati avversi in relazione alle critiche dei media: vecchio ritornello e vecchia tesi pensare che i professionisti dello sport sanno ben gestire i rapporti con i media e le società per loro. La Samp, poi, in questo, nel centellinare e gestire (vedi Cassano) è maestra. Le squadre vincono e perdono, spesso, ben al di là del tifo o delle critiche dei media.

    Montolivo segna dal limite dopo una azione sulla destra dell’attacco viola. I primi 20’ sono viola, poi la Samp esce dal guscio. Occasionissima Delvecchio, miracolo di Frey sulla linea, palo di Cassano e replica di Mutu sullo stesso legno.

    Delvecchio recrimina per un colpo di braccio in area di Koldrupp. Fiorentina superiore con un gradissimo Melo. In sostanza la Sampdoria gioca un discreto secondo tempo, lascia i primi venti minuti della gara ai viola, ma non riesce a finalizzare quando spinge e crea gioco. Oggi la Fiorentina è stata poco cinica perché avrebbe potuto segnare almeno un pio di gol in più rispetto alle occasioni create dalla Sampdoria. I blucerchiati sono riusciti a mettere alle corde i viola in alcune occassioni, ma senza mai dare l’impressione di potere davvero fare del male sino in fondo. L’unica vera grande occasione è stata frustrata da una super paratra di Frey che ha respinto d’istinto un colpo di testa di Delvecchio, poi c’è stato il palo di Cassano, pareggiato da quello di Mutu e due altri strepitosi interventi di Castellazzi su Kuzmanovic e dopo 57” della ripresa.
    La superparata di Frey, Delvecchio chiede il gol

    Bene la sosta quindi. Lo scorso anno Mazzarri riuscì afare quadrare i conti con uno strepitoso giorne di ritorno e con un Maggio (che non c’è più) autentico Tir sulla fascia. E c’era Palombo che non aveva patito i guai di quest’anno come Bellucci. Riuscirà ancora nell’impresa “wemme”? Probabilmente sì, perché recupererà Palombo, perché qualcosa girerà meglio, ma i limiti della attuale Samp nonostante il miracolo di Coppa impongono qualche correzione di rotta. Se la qualificazione in Uefa non è un peso e non un solo incasso di soldi Uefa, qualcosa si può fare per fare a Mazzarri un organico rinforzato.


    A fine gara Mazzarri ha lodato lo spirito della Samp (certamente buono), meno la lucidità (pesava la Coppa di tre giorni fa seppur vincente) e a chi gli domandava di Pazzini (prima della gara Cassano gli ha detto “se vuoi venire qui stai tranquillo che qui si sta bene”) ha detto che si vedrà con la società, senza entrare nel merito. Anche perché, ha sottolineato Mazzarri, bisogna vedere le caratteristiche del gioco e dei giocatori, come rientrano quando perdi palla .... «Eppoi uel colpo di testa di Delvecchio respinto miracolosamente da Frey avrebbe potuto cambiare una partita bellissima, ma che alla fine la Samp ha perso cedendo ad una Fiorentina che ha giocato un ottimo calcio e che avrebbe potuto vincere anche con un risultato più largo».

    Mazzarri è convinto che quel `gol-fantasmà ha cambiato la storia dello 0-1 di Marassi.


    «Se avessimo pareggiato in quell’occasione il tema della partita sarebbe stato diverso, mi sono arrabbiato perché la palla sembrava dentro - spiega il tecnico doriano - è chiaro che con la Fiorentina in vantaggio abbiamo dovuto attaccare con tutte le nostre forze, abbiamo concesso molti spazi e abbiamo rischiato di prendere qualche altro gol».

    La Samp era reduce dall’impresa di giovedì in Uefa, da quell´1-0 ai danni del Siviglia che ha lanciato i blucerchiati nei sedicesimi di finale.

    «In termini di energie abbiamo pagato molto - spiega Mazzarri - anche perché in quella partita abbiamo perso Pieri, mentre Padalino è entrato giocando con un’infiltrazione. Eravamo stanchi, in qualche reparto anche in emergenza. Non eravamo lucidissimi come invece lo era la Fiorentina pur avendo giocato mercoledì in Coppa Italia. Peccato, eravamo reduci da due partite buonissime, domenica a Reggio e giovedì con il Siviglia dove abbiamo fatto un’impresa. Come tutte le altre squadre del nostro livello che giocano ogni tre giorni, qualche punto in campionato lo perdiamo».

    secolo xix
     
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192 replies since 18/12/2008, 14:28   4108 views
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