Reggina-Sampdoria 0-2

Serie A, 16° giornata

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    Reggina-Samp 0-2, Claudio non ha paura del rigore



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    Bellucci si assume la responsabilità di un rigore che nessuno sembrava volere battere e segna. Poi raddoppia Padalino. Due gol nati dalla fantascienza di Cassano. Blucerchiati cinici ed efficaci nella ripresa. Grave infortunio a Dessena. Il Granillo porta jella a Castellazzi: un anno fa spalla rotta, oggi dito slogato nel riscaldamento

    Finalmente cinici, razionali, determinati e concentrati e la prima vittoria esterna arriva, con merito e senza sbavature. E riprendendo-mutuando Francesco De Gregori con la sua canzone, famosissima, “...Claudio non avere paura....”, Bellucci non ha paura di un rigore che pesava come un macigno. Lo batte e sblocca risultato e Samp. Non è ancora Bellucci-Bellucci dopo i mesi di infortunio, ma ha gli attributi del campione che sa assumersile proprie responsabilità.


    Mazzarri del resto lo aveva detto, nei momenti difficili sappiamo fare cose buone. E è stato di parola. Priva di Palombo, Delvecchio, Franceschini gioca un primo tempo diligente ma concreto, con solo un paio di sbavature difensive (una di Lucchini) sulle quali rischia il gol. Ma costruisce anche bene il proprio assetto a centrocampo.

    E va vicina a sua volta al gol provando spesso il tiro da fuori e sfiorandoil gol con Cassano e Pieri. Poi nella ripresa a differenza di Cagliari e pur avendo perso Dessena (buona la sua prova sino a quel momento a francobollare Cozza) per un infortunio grave (colpo di Cozza, piede a martello, che meritava il giallo e l’espulsione del reggino, già ammonito), torna in campo con un passo migliore. Mazzarri che conosce la Reggina come le sue tasche, azzecca le mosse. La Samp spinge, va al tiro e alza il cosiddetto baricentro del gioco. Alla fine la spunta.

    Dopo avere sfiorato il gol con Pieri e con un Cassano che dà il bianco. La Reggina sente più della Samp l’importanza del primo non prenderle e non riesce a riproporsi, cala anche un po’ fisicamente.

    Cirillo affonda Cassano in area. Errore grave, rigore. La Samp si ferma, chi tira? Nessuno va a prendere palla. dalla panchina un urlo: Bellucci. E Bellucci, altalenante quanto generoso nel recupero dal lungo infortunio, va sul dischetto e insacca. La Reggina p

    rova a reagire, ma Cassano sulla sinistra dell’attacco doriano fa malissimo agli amaranto. Uccella Cirillo, aspetta che arrivi Padalino come un treno dalla fascia opposta, botta al volo, gol, 2-0, gol sicurezza.

    Non è stata ancora una Samp squadra-squadra, nel primo tempo la quadratura del cerchio come squadra sembra averla di più la Reggina, ma la Samp ha il merito di non subire più del dovuto. Poi nella ripresa i ruoli si ribaltano.

    Ottimo Cassano (bene Santos e Barreto tra i calabresi), bene Dessena sino al crac per infortunio, grande Bellucci nonostante non sia ancora lui perché si assume la responsabilità che solo i campioni e quelli con gli attributi sanno assumersi battendo un rigore che sembrava avere congelato la Samp e lo stesso Cassano che ha dato le spalle alla palla durante la battuta. Mirante, in campo a sorpresa per l’infortunio nel riscaldamento a Castellazzi, è stato positivo (un unico errore nel primo tempo).Il centrocampo ha tenuto bene, non ha strafatto: ha “fatto”, ha tenuto palla quando doveva e, sofferto il giusto, ha avanzato il suo raggio di azione. Recuperando con Pieri e Padalino sulle fasce cosa aveva un po’ perso nella prima parte di gara.

    Lo stadio di Reggio comunque, per gli scaramantici e per il portiere, porta male. soprattutto a Castellazzi: un anno fa si era rotto una spalla, oggi un dito slogato nel riscaldamento. Mirante in campo

    Il Secolo XIX
     
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