Juventus Football Club

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. MasoHero
        Like  
     
    .

    User deleted


    ricorso al tar? hanno proprio la faccia come il culo
    :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:
    MERDE
     
    .
  2. sampdoria olè
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (MasoHero @ 21/8/2006, 14:12)
    ricorso al tar? hanno proprio la faccia come il culo
    :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:
    MERDE

    La faccia da culo ce l'hanno quegli stronzi che hanno usato diversi metri di giudizio per le stesse colpe!
    :angry:
     
    .
  3. sampdoria olè
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ricorsi: la Figc risponde alla Fifa

    Pronti a sanzionare la Juve se ricorre a giustizia ordinaria
    (ANSA) - ROMA, 23 AGO - La Figc e' pronta a sanzionare la Juve nel caso ricorra alla giustizia ordinaria: e' il senso della risposta inviata alla Fifa. La confederazione mondiale aveva spedito una lettera all'Italia in cui si ribadiva la linea dura contro i ricorsi al Tar e si chiedeva conto della situazione Juve. Nella risposta la Figc fa presente che la Juve non ha ancora formalmente fatto ricorso al Tar e che in base allo statuto la Federcalcio 'non esitera' a dare corso al procedimento sanzionatorio'.


    Petrucci: nessun rinvio campionato
    Presidente del Coni, "sport faccia giustizia al suo interno"

    (ANSA) - RIMINI, 23 AGO - Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, conferma che 'un rinvio del campionato non e' in discussione'. Petrucci ribadisce poi che i problemi sportivi debbano restare all'interno della giustizia sportiva. 'Il mondo dello sport deve far giustizia al suo interno - dice - mettendo da parte le contraddizioni. Noi dobbiamo difendere la nostra autonomia'. 'Io non critico la Juve - precisa - rispetto tutte le societa', ma difendo l'autonomia del mondo dello sport'.


     
    .
  4. sampdoria olè
        Like  
     
    .

    User deleted


    Coppa Italia: Napoli batte Juve a rigori

    Partenopei agli ottavi, ok anche Brescia e Triestina
    (ANSA) - ROMA, 27 AGO - Il Napoli batte la Juventus 8-7 dopo i rigori e accede agli ottavi di coppa Italia. Passano il turno anche Brescia, Atalanta e Arezzo. Risultati: Arezzo-Udinese 7-6 dopo rigori; Brescia-Cagliari 1-0; Triestina-Atalanta 3-2; Napoli-Juventus 8-7 dopo i rigori. Agli ottavi Napoli con Parma, Arezzo con Livorno, Brescia con Milan e Triestina con Roma.


    Tra i due mali..preferisco così! Rube FUORI! :ok:
     
    .
  5. Xisco
        Like  
     
    .

    User deleted


    no, io odio il napoli, lo volevo fuori, ci penseranno gli amici gialloblù.... ;)
     
    .
  6. sampdoria olè
        Like  
     
    .

    User deleted


    Addio Coppa Italia, addio Europa almeno per due stagioni.

    La folle notte del San Paolo se da un lato ha premiato il Napoli di Reja - coraggiosissimo sino all'ultimo minuto del secondo tempo supplementare e sostenuto da un pubblico delle grandi occasioni - ha bocciato - dopo le sentenze di Calciopoli (i bianconeri potrebbero rinunciare al ricorso al Tar, sono in corso trattative tra i legali del club torinese e quelli della Federcalcio) - le ambizioni della Juventus. Nuove amarezze arrivate stavolta dal terreno di gioco.
     
    .
  7. sampdoria olè
        Like  
     
    .

    User deleted


    Incidente mortale per due primavera della Juventus, che durante l'allenamento vanno a recuperare il pallone in uno "stagno" e affogano...
    Un dolore immenso

    16 dic 2006 - 13:00
    La scomparsa di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri ha sconvolto la Juventus. La Prima squadra, pur dovendo proseguire l’attività agonistica, non si è allenata allo Juventus Center di Vinovo, in segno di rispetto del lutto che ha colpito le famiglie dei due ragazzi e la società. L’allenamento odierno si è quindi svolto, in un clima di profonda tristezza, allo stadio Olimpico, dove si sono recati anche il presidente Giovanni Cobolli Gigli, l’amministratore delegato Jean–Claude Blanc e il direttore sportivo Alessio Secco, che hanno voluto essere vicini alla squadra in questo difficile momento. Cobolli Gigli e Blanc si sono successivamente recati al pensionato che ospita la squadra Berretti, per stringersi ai compagni di squadra di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri e all’allenatore Schincaglia.

    Anche domani la Juventus si allenerà all’Olimpico.



    Settore Giovanile - 16 dic 2006 - 17:13
    Domenica il rosario per Alessio e Riccardo

    Si terrà domenica alle 18.45 il rosario per Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, i due ragazzi della Berretti scomparsi venerdì pomeriggio. La preghiera avrà luogo presso la parrocchia Madonna delle Rose in via Rosario di Santa Fé a Torino.


     
    .
  8. wariolander
        Like  
     
    .

    User deleted


    Triste la vita...
     
    .
  9. pino minchia
        Like  
     
    .

    User deleted


    Morire così giovani per un'incidente così banale...mi dispiace moltissimo.
     
    .
  10. Ale in the Stretch
        Like  
     
    .

    User deleted


    La vita è così, giovani di belle speranze perdono la vità così, mentre persone che soffrono atrocemente rimangono qui per soffrire e basta.
     
    .
  11. kibou77
        Like  
     
    .

    User deleted


    Poveri ragazzi e povere famiglie............
     
    .
  12. jacopolondra
        Like  
     
    .

    User deleted


    E' una storia veramente tragica...mi dispiace tanto...
     
    .
  13. sampdoria olè
        Like  
     
    .

    User deleted


    2006-12-16 17:05
    JUVE: CINQUE AVVISI DI GARANZIA

    ANSA
    TORINO - La Procura di Torino ha emesso cinque avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, i due giocatori delle giovanili della Juventus annegati ieri nel centro sportivo di Mondo Juve a Vinovo. Riguardano l' amministratore delegato della società bianconera Jean Claude Blanc, l'allenatore della formazione Berretti, Maurizio Schincaglia, l'allenatore dei portieri, Lorenzo Frison, l' amministratore delegato della Semana (la società che gestisce Mondo Juve), Renato Opezzi il dirigente Alessandro Sorbone, responsabile del personale, in qualità di datore di lavoro dei due ragazzi. "Gli avvisi di garanzia sono un atto dovuto - affermano i legali dello studio Chiusano che tutelano la Juventus - a garanzia delle persone e sono necessari per eseguire gli accertamenti nell'ambito dell' inchiesta".

     
    .
  14. cami80
        Like  
     
    .

    User deleted


    Morire così giovani per un'incidente così stupido e banale nn ci sn parole x esprimere il dolore più ke altro x le famiglie ke hanno perso i figli.mi dispiace molto....
     
    .
  15. sampdoria olè
        Like  
     
    .

    User deleted


    Per non dimenticare Alessio e Riccardo

    17/12/2006 - Dopo la tragedia di Vinovo
    In morte di Alessio e Riccardo, è facile pensare e difficile scrivere. Avevano diciassette anni. Scorrendo i messaggi di condoglianze e solidarietà diffusi dalle agenzie, ho notato una cosa. Quasi tutti si rivolgevano prima alla Juventus e poi alle famiglie. Mi ha colpito. Come se l’effetto dell’appartenenza fosse percepito e considerato più rilevante dell’affetto della discendenza. Non so quanti di voi ci abbiano fatto caso. Non so, soprattutto, se sia il bello del calcio, o non piuttosto una sua «violenza» dolce, strisciante, condivisa. Di sicuro ne riflette la centralità pratica e romantica. Pratica, perché quello del calciatore resta un mestiere: e lo sarebbe diventato anche per Riccardo Neri e Alessio Ferramosca. Romantica, perché coincide con la passione. Ci sono lavori che sono lavori e basta. Ce ne sono altri - come quello del calciatore o del giornalista - che incarnano un sogno, una missione. I soldi «cominciano» dopo.

    L’inchiesta della magistratura verificherà se e da parte di chi ci siano state negligenze: e in che misura, eventualmente, abbiano addobbato la fatalità. La morte non tifa, ma a volte con il destino si può trattare: o almeno si dovrebbe. Riccardo, portiere, e Alessio, centrocampista, si erano attardati sul campo. È un altro segno che mi ha lasciato sgomento. Gli dèi avrebbero dovuto apprezzarlo, quel ritardo. Come restare in ufficio quando gli altri se ne sono già andati e sbrigare, sorridendo, una pratica in più. Da lassù, viceversa, ci hanno inviato un messaggio sinistro, in codice: visto? non sempre fare le cose con amore paga. Il dramma del laghetto di Vinovo ci deve aiutare ad aggiornare la classifica dei valori. Sul momento, nessuno ci batte. È a gioco lungo che la memoria si sgonfia e il presente ci sembra l’unica risorsa: qualunque sia la cambiale da onorare.

    Non lasciare soli Alessio e Riccardo significa rinunciare agli slogan di facile conio, il più gettonato dei quali ci ha suggerito di cuocere la loro, immane tragedia nel pentolone del cosiddetto anno orribile della Juventus. Per carità: non aggiungiamo scandalo a scandalo. L’ho dichiarato, sabato, a «Radio 24». L’ha scritto, domenica, Sandro Veronesi sul «Corriere della Sera». Non c’è serie B che tenga di fronte alla notizia di venerdì 15 dicembre. È il minimo che dobbiamo ai loro genitori. Proprio il minimo.

    Non lasciare soli Alessio e Riccardo significa migliorare quel mondo, non esclusivamente Juve, in cui si erano appena addentrati, forti della giovinezza e dell’entusiasmo che sempre accompagna i lunghi viaggi. Non importa da dove parti: importa dove hai deciso di arrivare. E, soprattutto, come. Ecco: è sul «come» che dovremo lavorare duro. Immagino lo stupore e il disincanto che ne avranno scortato l’ultima estate, accerchiati e crivellati dalle nefandezze sparate contro la fedina della squadra del loro cuore, nel senso che le avevano - e le avrebbero - dato tutto, a cominciare dal cuore. Coloro che ne raccoglieranno la fiaccola, dovranno un giorno poter raccontare che, al di là della fatalità e della mancanza assoluta di causa ed effetto, il calcio ha recepito il messaggio e non è più il bordello attorno al quale si tuffavano e correvano da porta a porta.

    Non lasciare soli Alessio e Riccardo significa avere lo spazio e gli argomenti per pensare che due giocatori della Juventus possano essere applauditi a Firenze, e i giocatori della Fiorentina a Torino, non solo a un prezzo così esoso, e per non più di un minuto dettato dall’alto. Ma se e quando lo meritano, senza accesso all’odio tribale e alle ritorsioni campananilistiche. È mai possibile che ci si senta nazione solo la sera in cui la Nazionale vince il Mondiale? O che ci voglia un lutto atroce per suggerire a Bologna e al Bologna di far rientrare i propositi di contestazione anti Juve alimentati dalle sentenze dello scandalo?

    Una volta, era l’Olimpiade a bloccare le guerre. Oggi, in questo Paese plagiato dal «tutto e subito», sono le morti. E nemmeno tutte. Alessio e Riccardo giocavano nella Juventus. Fossero stati di un’altra squadra, non sarebbe cambiato nulla. Né per noi. Né, purtroppo, per loro. La Juventus, però, è la Juventus. Anche così ammaccata e scarmigliata rimane un simbolo. E come tale, ha doveri non inferiori ai diritti. Questi, sono tutti dei genitori di Neri e Ferramosca. Il guaio di noi italiani è che viviamo di impulsi. Ci emoziona il morso del momento, ci dà fastidio la digestione del periodo. Trovo giusto dedicare qualcosa alla memoria di Alessio e Riccardo, ragazzi annegati sul posto di lavoro. Preferirei, però, che gli dedicassimo la memoria. È più complicato, lo so. Proprio per questo.

    [email protected] La Stampa
     
    .
6085 replies since 7/4/2006, 08:18   227993 views
  Share  
.