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Parma-Sampdoria 1-2
I blucerchiati vincono anche senza Cassano
Nel Parma che affonda Gasbarroni sbaglia anche un rigore. In rete Maggio e Bonazzoli per i doriani.
Francesca Devincenzi
goal.com
E’ durata duecentoundici minuti l’imbattibilità casalinga del Parma. Colpito ed affondato dalla Sampdoria con Maggio prima e Bonazzoli poi. Nel mezzo, solo un rigore concesso al Parma per fallo di mano di Ziegler su tiro di Lucarelli e sparato dall’ex Gasbarroni sul palo dopo un lungo tira e molla dei doriani per tardare la battuta ed innervosirlo. Ottenuto in una delle misere, sparute, occasioni offensive create dai padroni di casa. Ecco come i ducali hanno gettato al vento tutti i desideri di rivalsa dopo la disfatta di Roma sotto gli occhi dell’ex, mai tanto rimpianto, tecnico Nevio Scala. Parma con la formazione annunciata, con Paci e Falcone coppia centrale di difesa e Pisanu e Gasbarroni di supporto a Lucarelli unica punta, Sampdoria in emergenza, priva anche dello squalificato Cassano, con Lucchini Gastaldello ed Accardi dietro ed il tandem Delvecchio-Bonazzoli in avanti.
Parma pericoloso all’ottavo, con un cross di Cigarini non agganciato da Falcone, ma doriani in vantaggio quattro minuti dopo: rilancio suicida di Paci, a campanile in piena area, arpionato da Maggio ed egregiamente insaccato. Zero ad uno, stadio di parte ducale infuriato, Parma in bambola completa e Samp ancora pericolosa su una palla persa da Morrone. Poi quasi nulla, fino al trentottesimo: punizione di Gasbarroni non agganciata da Falcone, e sulla mischia successiva tiro sporco del numero diciotto ducale ad impegnare Castellazzi. Poco, troppo poco per una squadra in svantaggio, in casa, fischiata a non finire al rientro nel tunnel per l’intervallo.
Al rientro, formazioni invariate, e verrebbe da dire pure il resto: una gran pochezza generale, con la Sampdoria impegnata solo a contenere il nulla ducale. Quarantottesimo, potrebbe essere la svolta: tiro di Lucarelli stoppato di mano da Ziegler, rigore. Sbagliato, come si diceva sopra. Poi, di nuovo il nulla, fino al cinquantaseiesimo. Bonazzoli, che non segnava da un anno, bravissimo di testa ad insaccare un angolo perfetto di Ziegler. Zero a due, e la panchina di Di Carlo che traballa. Poi al via i cambi, la girandola abituale. Tra questi, Budan per l’evanescente Pisanu. Non che gli altri però, Gasbarroni a parte, stessero facendo meglio. Ed ecco la svolta: Parma più mobile e leggero davanti grazie al croato, bravo ad accorciare le distanze al sessantaseiesimo sfruttando un passaggio di uno spento Lucarelli e di nuovo pericoloso da fuori poco dopo il settantesimo. Da lì in poi un arrembaggio, inutile, dei gialloblù, alternato da qualche contropiede doriano. Resta una domanda: con il Parma a due punte come sarebbe finito l’incontro? Sicuramente sarebbe stato più divertente, ed i supporters di casa si sarebbero risparmiati qualche fischio. Applausi invece per la Sampdoria, in emergenza ma vincente.
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