Sampdoria-Inter 1-1

serie A, 24° giornata

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  1. Hughes?
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    Non ho seguito la partita perché ero fuori città... ma ho sentito di una bella Samp e un grande Cassano come sempre... per quanto riguarda noi è chiaro il momento di difficoltà, speriamo di tornare a rullare come prima. Mercoledì c'è la Roma, all'andata gliele abbiamo suonate, ora anche se in casa la vedo un po' più dura.
     
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    CITAZIONE (Hughes? @ 25/2/2008, 18:16)
    Non ho seguito la partita perché ero fuori città... ma ho sentito di una bella Samp e un grande Cassano come sempre... per quanto riguarda noi è chiaro il momento di difficoltà, speriamo di tornare a rullare come prima. Mercoledì c'è la Roma, all'andata gliele abbiamo suonate, ora anche se in casa la vedo un po' più dura.

    un consiglio, tenetevi stretto Figo e date via quella scarpa di Viera
     
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  3. mig317
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    straordinari...fantastici... se resta cassano possiamo davvero sognare...
     
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    CITAZIONE (sampdoria olè @ 25/2/2008, 09:41)
    CITAZIONE (celtico73 @ 25/2/2008, 09:30)
    Per Castellazzi un capitolo a parte, non ho ancoa capito perchè non abbiamo cercato di arrivare alla palla del gol. Forse era imprendibile, ma Julio Cesar ci avrebbe provato.

    ...Beh Castellazzi non è un fulmine di guerra... :shifty: :lol:

    Non ho osato dirlo vista la bella prova generale ma Castellazzi ha quel grande limite,Mirante con Vucinic fece uguale anche se con palla a terra.

    Certo la palla era veloce e Crespo da pochi metri poteva mandarla ovunque,basta schizzarla all'ultimo che prende velocità.
    Comunque penso che portieri buoni ce ne sono in giro ma ogniuno di quelli che possiamo permetterci ha dei difetti comunque.
     
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  5. Hughes?
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    CITAZIONE (Bartoxxx_013 @ 25/2/2008, 20:16)
    un consiglio, tenetevi stretto Figo e date via quella scarpa di Viera

    Ma dipendesse da me... Vieira sarebbe già saltato sul primo volo per Vaffanculo da mesi ormai... ma il Mancio continua a dargli fiducia... mette in campo sempre i soliti, anche quando sono fuori forma o dovrebbe levarli. Da notare gli errori visti col Liverpool.
     
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  6. sampdoria olè
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    Questo è veramente un bell'articolo!!!

    Il Punto sulla Sampdoria: Il paradiso puo’ attendere
    Un importante pareggio con la capolista, un gioco a tratti spumeggiante, un aggancio alle zone alte soltanto rimandato.


    goal.com
    La Sampdoria operaia, ma non troppo, crea palle gol a raffica e non concretizza come abituata solitamente fra le mura amiche, l’Inter degli Invincibili tira in porta una volta sola e strappa un pareggio non del tutto meritato. Questa potrebbe essere l’estrema sintesi della sfida di Marassi, una partita che conferma che a volte non basta giocare meglio, attaccare più degli avversari per riuscire a vincere dopo aver strameritato. Una squadra nerazzurra pratica e concreta, seppur spesso svogliata e messa in difficoltà dai blucerchiati, sfrutta l’unica occasione disponibile per incamerare il trentesimo risultato utile consecutivo in campionato, ma la Sampdoria si conferma squadra assai migliorata rispetto all’altalenante avvio di stagione, si rivela compagine che oramai può giocarsela alla pari con chiunque, anche con la regina del campionato.

    Sicuramente Walter Mazzarri, inizialmente, ha avuto delle difficoltà, in primo luogo di comunicazione delle proprie idee alla squadra, ma va riconosciuta, infine, al tecnico livornese un’ importante attenuante: gran parte del primo scorcio di stagione è stato giocato senza avere a disposizione Pietro Accardi, autentico ago della bilancia difensivo, e soprattutto Christian Maggio che, con la duttilità e la capacità di inserimento, risulta fondamentale per l’applicazione degli schemi del tecnico. Da quando è rientrato il difensore palermitano, Mazzarri ha trovato la quadratura del cerchio nel reparto arretrato: la partita contro la capolista ha fornito un’ulteriore riprova. Il gol di Crespo è arrivato, forse, sull’unica sbavatura dell’intero match, ma va anche considerato che è giunto proprio nel momento in cui Accardi cominciava ad evidenziare i problemi fisici che hanno poi portato alla sua sostituzione. Per il resto dell’incontro si è visto un pacchetto arretrato concentrato, mai sbavato, quasi sempre in anticipo, pur avendo di fronte assai temibili avversari. Lucchini, probabilmente, è quello che meglio si integra con il duo di intoccabili, formato proprio da Accardi e dal monumentale Campagnaro, ma attenzione a Miglionico: chiamato ad esordire proprio nel momento più difficile della gara, ha dato prova di grande determinazione, ma soprattutto di sapienza tecnico-tattica e potrebbe rivelarsi un’arma in più non da poco nel concitato rush finale, visto che, comunque, la malasorte – mascherata da dea degli infortuni – sembra non aver affatto abbandonato la difesa blucerchiata.
    L’utilizzo costante dell’esterno veneto a centrocampo, invece, ha consentito a Mazzarri di mettere in campo la squadra nel modo a lui più congeniale. Complici i problemi fisico-disciplinari di capitan Volpi, ha trovato a Palombo la posizione a lui più congeniale, come distruttore ed al contempo creatore di gioco nel cuore del campo. Ciò ha permesso un maggiore supporto dalle “cornici” Franceschini e Delvecchio, capaci di interscambiarsi con grande duttilità ed abnegazione proprio sui confini del loro ruolo, stringendo ora verso il centro ad aiutare Palombo, allargando ora verso le fasce dettando i tempi degli inserimenti ai due esterni. Questo discorso vale, soprattutto, sull’asse Maggio-Delvecchio, che a turno si inseriscono a supporto del duo di punta, un po’ come toccava fare a Vigiani, nella Reggina mazzarriana. Ma anche Pieri, col supporto tattico di Franceschini, ha senz’altro tratto giovamento nelle ultime prestazioni, portando il suo standard di gioco da un’alta mediocrità – vedasi Roma sponda Lazio – ad una normalità quasi accettabile. Resto dell’opinione che la squadra trarrebbe giovamento in fase di spinta dall’inserimento di Ziegler, ma è un dato di fatto che Pieri garantisca una maggiore copertura rispetto al giovane “cavallo pazzo” elvetico e questa, probabilmente, è una priorità per l’allenatore toscano.

    Sull’attacco blucerchiato c’è poco da aggiungere: Cassano è Cassano ed è già di per sé un valore aggiunto. Se poi gioca con questa continuità e, soprattutto, questa abnegazione, attualmente il Pibe di Barivecchia ha pochi rivali al mondo nel suo ruolo. Purtroppo il campo di patate del Ferraris – complimenti all’Aster ed al Comune di Genova… - ha fatto un’altra vittima: Claudio Bellucci, la spalla ideale del Tonino Cuore Blucerchiato. Nella speranza che i tempi di recupero non siano eccessivamente lunghi, questo infortunio, però, potrebbe diventare una benedizione: perché il Bello ha tirato la carretta in modo esemplare per sette mesi, caricandosi sulle spalle spesso e volentieri responsabilità anche non sue. Un po’ di riposo potrebbe giovargli, per garantirlo fresco alla Sampdoria nel sicuramente tirato rush finale verso l’Europa. Bonazzoli ha solo bisogno di trovare il ritmo partita per tornare ad essere lo splendido bomber di due stagioni fa e questa potrebbe essere la sua occasione e non bisogna dimenticarsi che l’Aeroplanino sta recuperando ed è quasi pronto – freschissimo – per scendere in pista e prepararsi al suo celeberrimo decollo.

    Il Paradiso a volte può anche attendere, Udinese e Fiorentina davanti stanno rallentando, la Sampdoria invece sta accelerando. Ora non resta che dare uno squillo di tromba anche lontano da Marassi e la partita di domani a Bergamo casca a pennello. Con tutto il rispetto per l’Atalanta, squadra bella e da sempre ostica per i blucerchiati, ma l’inseguimento al Paradiso è cominciato e con un Cassano così non può e non deve essere rallentato.

    Matteo Asquasciati
     
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95 replies since 18/2/2008, 22:33   3471 views
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