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sampdoria olè.
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wikipedia
Alessandro Scanziani (Verano Brianza, 23 marzo 1953) è un ex calciatore e attualmente un allenatore di calcio.
Centrocampista dotato di un certo estro, ha militato nelle seguenti squadre: Como, Inter, Ascoli, Sampdoria e Genoa. Nelle sue due stagioni in nerazzurro (dal 1977 al 1979) ha collezionato 46 presenze in campionato segnando otto gol e vincendo (nel 1978) la Coppa Italia.
Come allenatore è stato tra l'altro al Como, al Lecco (dove ha sostituito l'attuale commissario tecnico della Nazionale Roberto Donadoni) e alla Spal.
Ha anche fatto politica (come consigliere comunale a Verano) ed è stato a più riprese commentatore di partite per Mediaset.
Si "macchiò" del passaggio al genoa...ma è stato un grande!. -
Duncandg.
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salvo il genoa nello spareggio per la c1 contro il modena realizzando un gol . -
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Sono particolarmente legato al ricordo di Sandro Scanziani, detto 'Il Farmacista' e perchè era iscritto alla Facoltà e perchè a centrocampo giocava con il bilancino di una non comune intelligenza tattica.
Quando nel 1981 Paolo Mantovani decise di allestire la macchina da guerra per la promozione in serie A, partì proprio da lui, faro del centrocampo dell'Ascoli (se si può fare un paragone, come è successo con Volpi durante la rifondazione garroniana).
Come racconta lui stesso, non era disposto a scendere di categoria, si presentò all'appuntamento con Mantovani solo per educazione, ma dopo poco ne uscì felicemente blucerchiato (Paolo garantiva prospettive, ingaggi e stile interessanti, quello che oggi tutti, ma proprio tutti, scimmiottano con la parola 'progetto').
Era abilissimo negli inserimenti, il che garantiva un numero congruo di goal per un centrocampista.
Dopo di lui vennero i fenomeni del centrocampo, i grandi registi(Brady, Souness), ma Sandro Scanziani è una pietra angolare di quella Samp.. -
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E' uno dei giocatori piu' intelligenti e tatticamente preparati che abbia mai visto nella Samp , anche se non aveva un particolare tasso tecnico...il passaggio diretto ai cugini pero' , mi ha molto appannato il ricordo di questo ex capitano... . -
.Due "teste calde" che battibeccano in allenamento. Giocando una vita in terza categoria ne ho viste tante del genere, sia in allenamento che la domenica tra primo e secondo tempo e a fine partita. Non sono belle scene, ma ci sono sempre state, basta che poi si chiarisca tutto (o quasi).
mica detto si siano chiariti.magari rimane astio...come probabile.non per niente li han divisi e il diverbio è continuato anche dopo.proprio perché pure puggioni non è un santarellino.
E' giusto continuare con lui oppure no? "Se io fossi stato un tifoso della Samp che paga il biglietto tutte le domeniche lo avrei strappato al momento della notizia dell'acquisto di Cassano, soprattutto visto quello che era successo in precedenza".
ahahaha grande Scanziani.
Edited by PedroPè - 18/3/2016, 15:57. -
.mica detto si siano chiariti.magari rimane astio...come probabile.non per niente li han divisi e il diverbio è continuato anche dopo.proprio perché pure puggioni non è un santarellino.
E' giusto continuare con lui oppure no? "Se io fossi stato un tifoso della Samp che paga il biglietto tutte le domeniche lo avrei strappato al momento della notizia dell'acquisto di Cassano, soprattutto visto quello che era successo in precedenza".
ahahaha grande Scanziani.
Beh, scanziani capitano della prima coppa Italia che senza alcuna remora e' passato ai piccioni dopo pochi anni, ha poco da insegnare. Perlomeno Cassano , pur cercato con una certa insistenza da preziosi, non ha fatto questa scelta......se stava zitto faceva più bella figura. -
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"Cassano cammina. La Samp ha bisogno di 11 belve"
Per parlare del momento che stanno attraversando la Sampdoria e il Genoa, la redazione di Tuttomercatoweb.com ha contattato in esclusiva l'ex centrocampista Alessandro Scanziani:
Sampdoria e Genoa sono definitivamente salve dopo gli ultimi risultati?
"Mancano nove partite e può succedere di tutto. Il Palermo è stato costretto a cambiare allenatore e questo è un bene per entrambe le genovesi. Diciamo che queste due squadre si sono tolte dalla zona calda più per demerito degli altri che per meriti propri. Adesso devono continuare a fare bene".
Alla Sampdoria pare esserci un po' di nervosismo, perché?
"Il problema è stata la scelta del club di acquistare un giocatore dal talento immenso ma che ha qualche problema relazionale e di autocritica come Cassano. Questa è la prima volta che ha qualche problema con i compagni. Lui dovrebbe mettere la propria qualità a servizio degli altri perché questo è il modo giusto per aiutarli e per far crescere la squadra".
E' giusto continuare con lui oppure no?
"Se io fossi stato un tifoso della Samp che paga il biglietto tutte le domeniche lo avrei strappato al momento della notizia dell'acquisto di Cassano, soprattutto visto quello che era successo in precedenza".
In questo momento però sta trascinando la Samp fuori dalla zona rossa.
"In questo momento mi sembra che cammini molto. La Samp ha bisogno di undici belve. Cassano però è sempre stato così. Se avesse avuto la voglia di un altro calciatore sarebbe stato uno dei migliori calciatori in Europa. Peccato per le qualità immense che ha sempre avuto e che non ha sfruttato fino in fondo".
https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/es...11-belve-807112. -
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Il primo capitano che alza un trofeo: giocatore generoso, persona intelligente e forse anche un po ruffiana, ovviamente in senso bonario! . -
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Bersellini e Scanziani: il ricordo del capitano della prima Coppa Italia blucerchiata
Adesso fa il nonno a tempo pieno in Brianza. Sandro Scanziani era il capitano della Sampdoria, quando ha vinto la prima storica Coppa Italia. Eugenio Bersellini era in panchina in quella storica serata contro il Milan, ma il rapporto era iniziato molto prima. “Lo avevo avuto al Como a fine anni sessanta. C’era il campionato riserve, la De Martino, ed ero una presenza fissa in quella squadra. Sono stato l’unico dei cinque giovani aggregati a non esordire in prima squadra. Il mister non faceva regali a nessuno ed evidentemente mi aveva valutato non ancora pronto”.
Si sono ritrovati all’Inter nel 1977. “Ho fatto due stagioni e sono riuscito a vincere la mia prima Coppa Italia, prima di quella storica di Genova. In pratica ho vinto sotto la sua guida gli unici due trofei, a cui aggiungo, però, due promozioni con Como e Sampdoria. Non ho mai preteso nulla, mi bastava giocare ed ero contento. Il primo anno all’Inter avevo fatto 23 presenze, malgrado un infortunio, e sei gol. Il secondo ho fatto anche il terzino sinistro, evidentemente il mister si fidava molto, perché mi preferiva ad elementi come Baresi ed Oriali, pur non essendo il mio ruolo naturale”.
Scanziani è rimasto in rapporto con i suoi compagni in neroazzurro, che l’anno dopo il suo addio hanno vinto lo scudetto. "Giovedì scorso ero in auto con Oriali e abbiamo parlato proprio di Bersellini in termini molto elogiativi. All'Inter aveva fatto un ottimo lavoro, aveva inquadrato tutti, era un "sergente di ferro". Personalmente non avevo bisogno di andare in ritiro per fare vita di atleti, ma non tutti siamo uguali".
Lo ritrovò a Genova. Non era più un ragazzo, era il capitano della Sampdoria. “Ero stato conquistato da Mantovani e mi fidavo delle scelte del presidente. Avrei potuto andare alla Roma per due anni, quando è arrivato Bersellini, con un biennale, come avevo alla Sampdoria, ed il doppio di stipendio, ma decisi di restare. L’anno non era partito bene, la prima gara contro la Cremonese rimasi in panchina, ma poi ebbe i miei spazi”.
Di quello storica stagione ricorda un episodio in particolare. “Dopo la vittoria nella gara di ritorno contro il Milan a Marassi, avevo la coppa in mano e cercavo il mister per coinvolgerlo nei festeggiamenti, ma era già negli spogliatoi. Sul momento ci sono rimasto male. Probabilmente voleva lasciarci tutto la ribalta. Così eravamo tutti in campo, giocatori e dirigenza, tranne Bersellini. Non amava le luci della ribalta, era un anti personaggio, un uomo all’antica, ma quella volta ha forse esagerato”.
In campionato si ricorda anche per la famosa gara di Avellino, in cui finì il sogno scudetto. “Fu protagonista assoluto Lo Bello. Souness continuava a dirgli “soldi, soldi” in inglese, perché non riusciva a digerire le decisioni dell’arbitro, che cominciò ad indispettirsi e mi disse che l’avrebbe espulso. Così informai il mister, ma, al momento della sostituzione, Souness buttò via la maglia per protesta contro il direttore di gara, che non aspettava altro e lo mandò via”.
Fu un biennio dall’andamento dolceamaro: Coppa Italia e quarto posto la prima stagione e poi una salvezza sofferta. “Abbiamo avuto grande rispetto, ma non feeling eccezionale. Lo apprezzavo, però, per serietà, determinazione e grandissima volontà di fare bene il suo lavoro. Come tutti, aveva i suoi giocatori preferiti, ma questo fa parte del calcio e della vita”.
Finito il contratto con la Sampdoria nel 1986, avrebbe potuto ritrovarlo. “Dovevo andare alla Fiorentina di Nassi, con Agroppi in panchina, ma cambiarono le cose. Fu scelto Bersellini e saltò tutto. Sono cose che capitano, fui solo dispiaciuto, perché si attaccarono a presunti problemi al ginocchio. Dal punto di vista dell'inidoneità non avevo problemi. Così sono andato al Genoa e ho giocato altri due anni”. Una scelta mai perdonata dai tifosi blucerchiati. “Non volevo per rispetto della Sampdoria e dei suoi tifosi, ma a metà agosto ero ancora senza squadra. Mi ha chiamato il presidente Spinelli e non ero ancora convinto. Prima di accettare, ho chiesto il permesso a Paolo Mantovani. Mi disse se non hai proprio alternative, vai pure. E così feci”.
https://www.solocalciomercato.net/single-p...ia-blucerchiata. -
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SCANZIANI, STORICO CAPITANO: «CAPII SUBITO CHE IL PRESIDENTE MANTOVANI AVEVA PROGETTI AMBIZIOSI»
Il primo trofeo è come il primo amore, non si scorda mai. E infatti la Coppa Italia – 1984/85 ma non solo – suscita sempre un turbinio di emozioni ai tifosi blucerchiati: fu quello infatti il primo storico traguardo raggiunto dalla Sampdoria in 39 anni di storia. Ad alzarla nel cielo di Marassi, al termine della doppia finale con il Milan, fu Alessandro Scanziani, storico capitano della squadra allestita, pezzo dopo pezzo, da Paolo Mantovani e che da lì in poi avrebbe cominciato a vincere e divertire in Italia e in Europa per i dieci anni a venire.
Cuore. «Lasciare la Serie A per la B a Genova con la Samp non fu un problema – racconta l’ex centrocampista -. Capii subito che il presidente aveva progetti ambiziosi e i fatti gli diedero ragione. La promozione centrata al primo anno fu una grande gioia, ma il trionfo dell’85 fu qualcosa di indescrivibile: un successo che ho nel cuore e sento mio».
http://www.sampdoria.it/scanziani-storico-...etti-ambiziosi/
Video. -
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Qui fece un gol epocale (traversa, palo, rete) contro l'Udinese: https://www.manicomioblucerchiato.it/sampd...cembre-gennaio/ . -
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Vero, un’altra thread bellissima, una delle tante di questo splendido forum. . -
.Memorabile l’intervista al XIX dove diceva che i giornalisti trattavano il Genoa meglio “ora prendo sempre bei voti, ma sono sempre lo stesso”.
Un po' come quando vai in una strisciata e gli arbitri ti danno molta più libertà, sia nei falli che nella dialettica, rispetto a quando si gioca in club medio piccolo.
Per la stampa cittadina i 2 pesi e 2 misure sono stati una costante.. -
.Un po' come quando vai in una strisciata e gli arbitri ti danno molta più libertà, sia nei falli che nella dialettica, rispetto a quando si gioca in club medio piccolo.
Per la stampa cittadina i 2 pesi e 2 misure sono stati una costante.
pensa, veniamo surclassati da arbitri e stampa nazionale ma poi ci rifacciamo con la stampa di casa? No li è ancora peggio...pensa te che freno a mano tirato che ha la Samp da sempre.
Alessandro Scanziani (1981-1986)centrocampista centrale |
