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A quei tempi si parlava poco di moduli. Secondo voi che modulo adottava la Sampdoria di Boskov e dei tanti allori? . -
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La Samp era una squadra estremamente verticale, poco dedita al possesso e più orientata a servire immediatamente i due riferimenti offensivi, che si completavano a vicenda. Infatti, mentre Vialli era sì uomo d’area e goleador blucerchiato ma giocatore abilissimo anche nell’attaccare la profondità, Mancini era la seconda punta in grado tanto di armare il compagno di reparto (e gli altri che arrivavano da dietro) quanto di concludere l’azione in prima persona.
Sia Vialli che Mancini erano in grado di ricevere sul corpo e di difendere palla, guadagnando preziosi calci piazzati o consentendo ai compagni di avere il tempo per risalire il campo. Per supportare i due davanti, più frequentemente degli altri sopraggiungeva Lombardo da destra, zona dalla quale poteva crossare nel mezzo o tagliare centralmente a rimorchio.
In fase difensiva invece la squadra di Boskov non aveva problemi ad effettuare fasi di difesa posizionale bassa, chiudendo soprattutto il centro del campo e concentrandosi nella vittoria dei duelli individuali prefissati o che si formavano nel corso della partita.
In pratica, la Samp è stata una squadra verticale, che cercava combinazioni offensive veloci e semplici, sfruttando il talento dei giocatori d’attacco e le capacità di difensori e centrocampisti nella gestione degli uno contro uno in non possesso.. -
.A quei tempi si parlava poco di moduli. Secondo voi che modulo adottava la Sampdoria di Boskov e dei tanti allori?
" Scendete in campo e sparpagliatevi".. -
.A quei tempi si parlava poco di moduli. Secondo voi che modulo adottava la Sampdoria di Boskov e dei tanti allori?
Di solito, veniamo disegnati con un 4-4-2, con Mannini a destra, Vierchowod e Lanna al centro, Katanec a sinistra; a centrocampo Lombardo a destra, Cerezo e Pari in mezzo, Dossena a sinistra; davanti Mancini e Vialli.
In realtà credo che la "chiave" del modulo fosse la posizione di Katanec, non esattamente un terzino, ma più un centrocampista. Spostandolo in avanti, diventerebbe una sorta di ibrido 4-4-2 / 3-5-2 (Mannini, Vierchowod, Lanna dietro; Lombardo, Pari, Cerezo, Katanec, Dossena in mezzo; Mancini e Vialli davanti).. -
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Esatto: mancava un vero terzino sinistro, Katanec aveva un altro ruolo e si adattava all'occorrenza. Credo che all'atto pratico, un (un po' ibrido) 3-5-2 fosse probabilmente lo schema che più si avvicinava, anche perché Katanec se stava bene in campo ci andava quasi sempre. . -
.A quei tempi si parlava poco di moduli. Secondo voi che modulo adottava la Sampdoria di Boskov e dei tanti allori?
Intanto c'era il libero, poi due marcatori (uno sulla prima punta, uno sulla seconda), cui a volte si aggiungeva il mediano. Poi due centrocampisti, un'ala destra, il tornante a sinistra e le due punte.
Comunque se guardi qualche partita del tempo, ti rendi conto che diventava tutto abbastanza mutevole. Un modulo abbastanza normale al tempo.
Tutti facevano un pò di tutto. Le percussioni di Vierchowod erano una costante, nonostante fosse lo stopper sull'attaccante. Ma qualcuno lo copriva sempre in quei casi. Pari era ovunque.. -
.Di solito, veniamo disegnati con un 4-4-2, con Mannini a destra, Vierchowod e Lanna al centro, Katanec a sinistra; a centrocampo Lombardo a destra, Cerezo e Pari in mezzo, Dossena a sinistra; davanti Mancini e Vialli.
In realtà credo che la "chiave" del modulo fosse la posizione di Katanec, non esattamente un terzino, ma più un centrocampista. Spostandolo in avanti, diventerebbe una sorta di ibrido 4-4-2 / 3-5-2 (Mannini, Vierchowod, Lanna dietro; Lombardo, Pari, Cerezo, Katanec, Dossena in mezzo; Mancini e Vialli davanti).
Non era proprio un 442, giocavamo col libero, pellegrini o quando era infortunato lanna, e con pari a fare da mediano davanti alla difesa. Oggi potrebbe essere un 1-2-1-4-2, una cosa che non esiste.
Lanna libero, Pietro e Mannini marcatori, Faustino davanti alla difesa, in messo Toninho e Katanec o Bonetti o Invernizzi, a sinistra Dossena, a destra Attilio e davanti i gemelli.
Che squadra pazzesca
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.Intanto c'era il libero, poi due marcatori (uno sulla prima punta, uno sulla seconda), cui a volte si aggiungeva il mediano. Poi due centrocampisti, un'ala destra, il tornante a sinistra e le due punte.
Comunque se guardi qualche partita del tempo, ti rendi conto che diventava tutto abbastanza mutevole. Un modulo abbastanza normale al tempo.
Tutti facevano un pò di tutto. Le percussioni di Vierchowod erano una costante, nonostante fosse lo stopper sull'attaccante. Ma qualcuno lo copriva sempre in quei casi. Pari era ovunque.
Non per niente siamo due 77
, avevamo gli anni perfetti per innamorarsi perdutamente di quella squadra e non dimenticarla mai più.
Ero talmente perso che quando avevamo preso il secondo gol dal malines nel 1989 avevo cominciato a piangere e non riuscivo più a smettere, poi per fortuna ci ha pensato Luca
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Cerezo fece poche partite causa infortunio. Bonetti e Katanec un numero decisamente superiore. . -
.Cerezo fece poche partite causa infortunio. Bonetti e Katanec un numero decisamente superiore.
L'anno dello scudetto sì, ma credo che il quesito iniziale fosse riferito all'era Boskov in generale, non limitata ad una singola stagione.. -
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10 anni fa (27 aprile 2014) ci lasciava nonno Vujadin, speriamo di onorare la sua memoria pggi! . -
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Impossibile da dimenticare. Vuja per sempre. Un abbraccio affettuoso a lui e alla signora Yelena ❤️ . -
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Avevamo un modulo come descritto da altri, e Katanec (meno considerato, perché meno spettacolare) di fatto faceva il centrocampista e chiudeva anche dietro. Quando arrivò Eriksson, che giocava a zona e gli faceva coprire meno campo, fu forse ancora più chiaro quanto fosse importante. . -
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Sono passati dieci anni ma sembra ieri da quando se n'è andato...personaggio che per i nostri colori era,è e sarà sempre immortale.Insieme a quei giocatori ha scritto la storia,la nostra storia...e chi scrive la storia non può essere dimenticato...MAI! . -
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Bellissima la coreografia della Sud per omaggiarlo, nell'anniversario della sua scomparsa. Attached Image
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Vujadin Boškov (1986-1992 e 1997/98)allenatore |
