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Tore MB.
Serie A, 4° giornata - Genova, 23 Settembre 2007, ore 20:30
Sampdoria-Genoa 0-0
SAMPDORIA: Mirante; Campagnaro, Sala, Gastaldello (34' st Lucchini); Zenoni, Volpi, Palombo, Pieri (37' st Ziegler); Delvecchio, Bellucci; Montella (31' st Cassano).
In panchina: Castellazzi, Sammarco, Franceschini, Caracciolo.
Allenatore: Mazzarri.
GENOA: Rubinho (22' st Scarpi); Bega, Bovo, Lucarelli; Konko, Milanetto (5' st Sculli), Coppola, Fabiano; Rossi, Borriello, Di Vaio (12' st Leon).
In panchina: Danilo, Paro, Santos, Masiello.
Allenatore: Gasperini.
ARBITRO: Rosetti di Torino.
NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni.
Spettatori: 35.000 circa.
Ammoniti: Milanetto, Bellucci, Coppola, Palombo, Delvecchio, Lucchini, Lucarelli.
Angoli: 5-5.
Recuperi: 0' pt e 5' st.
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Cronaca della partita da repubblica.it :
Delude il primo derby di Genova dopo 12 anni. Finisce 0-0 Sampdoria-Genoa, una partita brutta, con tanti falli e neppure un accenno di bel gioco. Per giunta preceduta da violenti incidenti che l'hanno anche messa a rischio: nel pomeriggio gruppi di ultrà armati di bastoni e caschi si sono scontrati fra loro e hanno aggredito la polizia e la Questura era pronta anche a sospendere il match. La situazione è poi tornata tranquilla all'esterno dello stadio. All'interno, è stato registrato uno sfondamento nella curva genoana.
Sugli spalti tanto calore, ma niente coreografie. In campo grande agonismo, ma poca lucidità e nessuna voglia di rischiare. Giocano quasi impaurite le due squadre, troppo grande l'attesa, troppo alta la posta in palio e a vincere è la noia. Solo nel finale le due squadre provano a superarsi, ma mancano le idee, anche se Leon da una parte e Cassano dall'altra provano a vivacizzare una stracittadina che Genova voleva e sognava diversa.
Mazzarri schiera un 3-4-2-1 con Bellucci e Delvecchio alle spalle di Montella. Cassano va in panchina. In porta c'è Mirante, preferito a Castellazzi che paga le incertezze in Uefa. Gasperini replica con un 3-4-3 camuffato perché Rossi fa sì l'esterno offensivo, ma sta più che altro attento a coprire la fascia destra, macinando chilometri su chilometri e alternandosi con Konko. Borriello è la punta centrale, Di Vaio agisce alla sua sinistra, ma con meno compiti di copertura rispetto a Rossi.
Avvio incoraggiante, Montella ha una gran voglia di gol, ma di occasioni vere non ne arrivano, si vedono soltanto tanti falli, il gioco è troppo spezzettato e la partita non decolla. Nella Samp ci provano Bellucci e Volpi dalla distanza, al 21' proteste genoane per una trattenuta di Sala ai danni di Borriello, ma entrambi si strattonano e Rosetti lascia correre. Manca la fiammata, la giocata che rompe gli equilibri, prova a trovarla Delvecchio, bello il suo destro al volo dal limite che sfiora il palo. La replica al 43', questa volta il destro di prima intenzione è di Milanetto, ma la palla finisce abbondantemente a lato. Tutto qui un primo tempo decisamente deludente.
Nella ripresa confermati i due undici, ma già al 5' Gasperini sorprende tutti sostituendo il regista Milanetto, inserendo l'esterno Sculli e accentrando Konko. Il tecnico genoano qualche minuto dopo fa entrare Leon e toglie uno spento Di Vaio. Cambia il Genoa ma non la partita: tanti falli e gioco che continua a latitare. Un'emozione prova a regalarla Mazzarri, facendo alzare dalla panchina Cassano per il riscaldamento.
Attimi di paura al 20' quando Bellucci non toglie il piede sull'uscita di Rubinho, lo colpisce e il portiere è costretto ad abbandonare il campo in barella. Al 27' triangolo Bellucci-Montella, ma l'aeroplanino non è in giornata, Rossi lo ostacola (rischiando il rigore) e il Genoa si salva. Dall'altra parte è Leon a vivacizzare un po', l'honduregno dopo qualche minuto entra in partita e mette in mostra tutta la sua qualità, andando vicino al gol con due corner consecutivi, ma trovando le deviazioni di Mirante e Volpi che salvano la Samp.
Al 31' Cassano fa il suo debutto in maglia blucerchiata, a fargli posto Montella che non gradisce per nulla. Qualche bel dribbling e giocate interessanti, il talento di Bari fa vedere che la classe c'è ancora, ma non riesce a incidere più di tanto. Il finale è la parte migliore del derby, nulla di trascendentale, ma almeno la voglia di superarsi di due squadre che per 85 minuti hanno pensato a difendere lo 0-0.
Edited by kibou77 - 25/9/2007, 08:05.
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