Vincenzo Montella alla Sampdoria

clamoroso ritorno dopo 8 anni!

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  1. giuliasamp87
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    ...raga oggi quando ho visto montella con la maglia della samp e di nuovo il numero 9 aulla schiena, mi stavano venendo le lacrime agli occhi!...non vedo l'ora di veder giocar ela nuova squadra e veder volare vincenzo! :ok:
     
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  2. sampdoria olè
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    Ieri bagno di folla (1000 persone)...invasa l'are intorno allo Star Hotel, dove è avvenuta la presentazione di Vincenzo.

    Il Secolo XIX 17 luglio 2007

    I tifosi romanisti: «Vincenzo grande, Capello sciagura»



    genova. L’urlo squarcia l’aria come fosse un tuono, secco allo stesso modo, crescente, rotondo: «Segna per noi, Vincenzo Monteellaaaa....». Sono le 12 in punto, l’attaccante appare a piedi, circondato dagli uomini Samp che lo proteggono dalle centinaia di tifosi blucerchiati che si sono dati appuntamento sotto lo Starhotel di Corte Lambruschini per riabracciare il bomber che vola, l’Aeroplanino, quello che vinceva le partite da solo, quello che «mi aspettavo un puntero che gioca solo sotto porta - come disse Luis Menotti - e mi sono ritrovato un campione vero, uno che segna ma sa anche fare gli assist». Erano gli anni della Sampdoria di Enrico Mantovani, otto ne sono trascorsi dall’ultima partita di Montella con la maglia blucerchiata addosso, sembra ieri, sembra tutto come prima, sembra lo stesso delirio, sembra lo stesso campione, tirato a lucido, convinto, tranquillo. Tutti sperano che non sembri soltanto, tutti sperano che sia.

    La giornata genovese della presentazione ufficiale di Vincenzo Montella inizia al mattino presto, con le visite mediche all’ospedale Galliera. Accompagnato dal procuratore Federico Cavalli e dal fisioterapista di fiducia Fabio Conta, il bomber viene visitato dall’ortopedico della Sampdoria, Claudio Mazzola. Reponso: ok, sta bene, è a posto. Nel pomeriggio altre visite, stavolta al Baluardo, nel Porto Antico: tutto in regola. Nel lasso di tempo mediano, dopo un medico e prima dell’altro, il bagno di folla e la chiacchierata con la stampa. Inizia Beppe Marotta, regista del gran ritorno: «Il calcio - dice l’amministratore delegato doriano - è disciplina a base di valori tecnici e tattici ma anche di entusiasmo e passione. Quando si riescono a coniugare i due aspetti, si è fatto qualcosa di importante. Siamo fieri di poter presentare Vincenzo Montella, oggi, qui».

    Sono fieri anche i tifosi blucerchiati, che fanno schizzare gli abbonamenti oltre quota quindicimila. E’ fiero anche il presidente Garrone, che l’altro ieri ha telefonato al bomber: «Mi ha detto di essere convinto di poter dare ancora tanto, mi è parso molto contento». Ciò che Montella ha ripetuto ieri, in conferenza stampa: «Mi auguro di riuscire a trasformare in energia positiva tutto l’entusiasmo che ho visto attorno a me. I confronti con il mio passato blucerchiato non mi spaventano, anzi, mi serviranno da stimolo per poter essere di nuovo competitivo».

    Eccolo, il punto. Che Montella è quello che arriva a Genova otto stagioni dopo, a 33 anni, un’operazione di mezzo, sei gol nelle ultime due stagioni, trascorse tra Roma e Inghilterra? «Ho letto parecchie cose attorno alle mie condizioni fisiche. Voglio chiarire: io sto benissimo. Sono stato operato a una spalla un anno fa ma ora è tutto a posto, io sono integro e non vedo l’ora di mettermi a disposizione di Mazzarri». L’operazione Montella ricalca, dal punto di vista psicologico, l’operazione Amoruso, portata a termine con successo, da Mazzarri, a Reggio. In Calabria c’era un giocatore non più giovane da motivare e convincere. A ricoprire un ruolo non suo. «Fìdati - disse Mazzarri a Nic - anche in quella posizione puoi fare tanti gol». Ma un calciatore, è il pensiero di Mazzarri, deve essere convinto di quello che gli proponi. Devi esserne convinto in primo luogo tu, e poi devi cercare di convincere lui, pienamente; alla fine non ci devono essere dubbi. Da seconda punta, nella passata stagione, Amoruso ha segnato diciassette reti. «Tecnicamente - dice adesso Mazzarri - Montella è un giocatore fuori dal comune. Ma anche Maradona ha difficoltà a giocare, se non gli arrivano palloni. Questo per dire che molto dipenderà dalla sua voglia di sacrificarsi».

    A distanza, Montella risponde: «Sono a disposizione dell’allenatore con grande entusiasmo e spirito di sacrificio». Per invogliarlo, i colleghi gli hanno lasciato il numero 9, il suo vecchio 9, senza che nemmeno si aprisse la discussione. «Gioco col 9 - dice Montella - significa che sono una prima punta». Ride. E precisa: «Nasco prima punta, ho sempre giocato da prima punta, ma non ho difficoltà a cercare di fare quello che mi chiederà l’allenatore».

    Tutto molto bello. Se i muscoli dell’Aeroplanino funzioneranno a dovere, nella prossima stagione si può pensare di volare un po’.

    paolo giampieri
     
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  3. massi69uk
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    QUOTE (Corradoriano 1946 @ 16/7/2007, 17:37)
    guardate che è da leggere da un certo punto di vista la frase, io apprezzo tanto quagliarella e quello che fatto l'anno scorso, ma diciamoci la verità non vorrete mica paragonare l'attaccamento alla maglia di bellucci e montella, all'attaccamento di quagliarella, e poi è una frase per rispondere a tutti quelli , tifosi e addetti ai lavori, che criticano sempre la samp e soprattutto quest'inizio di mercato, il presidente e marotta che invece hanno sempre il mio supporto

    così è da interpretare la frase non c'è stio per quaglia ma grande stima!

    :battimani: :battimani: :ok: :ok:
     
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482 replies since 24/4/2007, 09:24   12791 views
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