Non so se vado ot, ma mi fa piacere rispondere al nostro amico d Bari.
Ho fatto il medico per più di quarant'anni e continuo a farlo, seppure in pensione, non solo in pratica, ma, anche, chi l'avrebbe mai detto, sulle pagine di un forum di Sampdoriani. Senza contare gli anni trascorsi cone studente interno in vari reparti universitari. E sempre con il sorriso sulle labbra.
Come chirurgo sono stato in sale operatorie dove si operavano pazienti anche infetti: una volta il vaso di un fegato malato mi ha schizzato sangue infetto in faccia, più di una volta in seguito ad amputazioni di arti in cancrena ho girato con gambe fasciate, per fortuna, in braccio da portare in sale apposite; ho fatto migliaia di ecg a reclute e ufficiali durante il servizio militare; come medico del lavoro sono stato dentro tombini a fare prelievi a operai che lavoravano in quei tuguri, vicini anche a fogne; ho visitato migliaia di persone per assunzioni e di cui non sapevo nulla del loro pregresso, tossici con le braccia devastate dai buchi e certamente con patologie trasmissibili. Alla fine, per modo di dire, ho fatto il medico di famiglia per altri trent'anni e ho visitato altre migliaia di persone e quindi sono stato a contatto con le più disparate patologie e l'unica protezione che usavamo noi medici, o almeno io, era il segno della croce alla mattina quando uscivamo di casa e la sciarpa e i guanti (del Doria) quando faceva freddo. Ebbene, in tutto questo periodo non ho mai sentito di nessuno dei miei colleghi/e, me compreso, che sia ammalato a causa dei pazienti. Fortuna, diligenza, attenzione? Chi lo sa. Io sono convinto che quando un medico si laurea gli crescono anche degli anticorpi grossi così, come ho già scritto, pronti a fare un mazzo enorme a tutte le patologie che incontra. O è questa l'immagine di un film. Di sicuro, almeno un tempo, ma mi sembra anche ora, i medici non si tiravano indietro di fronte a niente, come un militare di fronte al nemico. Io non voglio certo passare per un eroe o far passare come tali tutti i medici, perchè anche tra noi ci sono esempi negativi, ma di certo posso dire che nessuno pretenderebbe di fermarsi di fronte a una situazione grave come quella che il mondo sta vivendo ora.
Però, cerchiamo di viverla bene, dando retta a quello che viene consigliato. Ho sentito in questi giorni che c'è chi consiglia di bere cose calde perchè il virus è labile di fronte alla temperatura alta. Ecco, bravi, fatevi venire una bella esofagite, come minimo. Niente di più fasullo cui credere.
Stiamo il più riparati possibile e puliti. Non è un grosso impegno.
All'inizio di questa epidemia abbiamo subito come con il Verona, ma poi è arrivato Quagliarella............Ce la faremo, come nei più bei films americani.

Per chi pensa, dopo avermi letto, che io sia un vecchio cadente e rincoglionito, sappia che mi scoppio ancora le mie partite di calcio a 7 e tante altre cose.

Infine, per dare una risposta al barese blucerchiato, i medici, di famiglia o no, si ammaleranno anche, ma in misura minima rispetto al resto della popolazione. Almeno a Genova. Almeno, se sono Sampdoriani.