Manicomio Blucerchiato Forum

Posts written by Alexcer395

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    PRIMAVERA 1 TIM: I CONVOCATI DI COTTAFAVA PER IL DEBUTTO IN CAMPIONATO

    Tempo di esordio per la Sampdoria di Marcello Cottafava in panchina. Domani, sabato, alle 17.00 i blucerchiati scenderanno in campo al “Garrone” di Bogliasco per affrontare l’Atalanta, campione in carica, nella 1.a giornata del campionato Primavera 1 TIM. Di seguito la lista dei 24 doriani convocati per la gara contro i nerazzurri.

    Portieri: Avogadri, Boschini, Raspa.

    Difensori: Angileri, Ercolano, Giordano, Maggioni, Obert, Pittaluga, Rocha, Sorensen, Veips.

    Centrocampisti: Brentan, Canovi, Chrysostomou, Pompetti, Sabattini, Trimboli, Vieira.

    Attaccanti: Amado, Bahlouli, Prelec, Scaffidi, Yayi Mpie.

    www.sampdoria.it/primavera-1-tim-i...-in-campionato/

    Edited by Tore MB - 15/9/2019, 22:20
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    Ci sono stato oggi, molto interessante

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    Rigoni: "Speriamo di poter risorgere dopo un inizio non buono"

    Intercettato dai microfoni di Sky Sport, Emiliano Rigoni ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla prossima partita contro il Napoli.

    Il talento argentino si è soffermato sul complicato inizio di campionato blucerchiato, confermando la volontà dell'intera rosa di riscattarsi dopo i passi falsi contro Lazio e Sassuolo:

    "Sono molto felice di giocare una partita così importante, contro un avversario tanto grande come il Napoli. Speriamo di poter risorgere dopo l'inizio non buono che abbiamo avuto, è una buona occasione per rimetterci sui binari giusti".

    Su come battere il Napoli:"Bisogna giocare con la giusta tensione, con molta concentrazione, dobbiamo essere aggressivi. Loro sono una squadra che gioca molto bene e se gli lasciamo spazi sicuramente possono farci male. Dobbiamo restare davvero molto concentrati e giocare con molta intensità".

    Sulla stagione all'Atalanta:"No, per me quella non è stata una grande stagione e speravo di fare di più, di integrarmi meglio nel progetto tattico, il mister non mi ha dato la possibilità di mettermi in luce nella squadra. Ora sono felice alla Sampdoria grazie a questa possibilità che mi ha dato, spero di poter ripagare la fiducia".

    Sul complicato momento della compagine blucerchiata: "Sì, spero di fare tanti gol iniziando già da questa settimana, spero di riuscire a debuttare con un gol e aiutare la squadra ad uscire da questo momento".

    https://www.sampdorianews.net/news-doria/r...on-buono-110404
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    IN QUATTRO A PARTE AL “MUGNAINI”, VENERDÌ ALLENAMENTO E PARTENZA PER NAPOLI

    Verso Napoli. La Sampdoria continua la preparazione in vista della gara del “San Paolo”. Al centro sportivo “Gloriano Mugnaini” Eusebio Di Francesco ha potuto lavorare a pieno regime con tutti gli effettivi, meno Fabio Depaoli (individuale sul campo), Jakub Jankto (individuale rigenerativo), Gonzalo Maroni (percorso di recupero agonistico) e Ronaldo Vieira. L’inglese, squalificato per la gara contro gli azzurri, ha svolto un lavoro specifico di forza.

    Nota. Domani, venerdì, allenamento in mattinata e nel pomeriggio partenza per l’aeroporto di Capodichino. Per una scelta condivisa tra Presidente, Società ed Eusebio Di Francesco, al fine di indirizzare le attenzioni solo ed esclusivamente sugli aspetti tecnici della gara di sabato, non è programmata l’abituale conferenza stampa della vigilia. Il tecnico sarà a disposizione dei media dopo la gara.

    https://www.sampdoria.it/in-quattro-a-part...nza-per-napoli/
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    C'è (sempre) del marcio in Belgio

    Tu chiamala, se vuoi, assuefazione. È lo stato d'animo con cui l'opinione pubblica belga ha accolto ieri la notizia dell'arresto di Christophe Henrotay, potentissimo personaggio che è riduttivo definire agente. Messo al centro di un'operazione che si è snodata attraverso Monaco (dove l'arresto è avvenuto), Londra e il Belgio stesso, e che parte da ipotesi di reato quali riciclaggio e associazione a delinquere, Henrotay mostra un profilo tipico dei soggetti che muovono i fili del calcio belga. Soggetti che usano la leva del players trading per costruire un sistema di potere ai massimi livelli, e senza timore di proiettarne il raggio verso segmenti del mondo del pallone che assolutamente dovrebbero rimanere estranei al loro operato: il controllo più o meno diretto dei club, e persino le entrature nella struttura istituzionale del calcio nazionale. Christophe Henrotay è un soggetto di questo tipo, un super-agente di foggia particolare. Perché di norma i super-agenti cercano di tenere sotto traccia i rapporti privilegiati coi club di riferimento, e fanno di tutto per allontanare l'idea d'essere parte dei loro meccanismi di governance. E invece in Belgio questa cautela non esiste. Lì i super-agenti lasciano dire. E se possono, entrano ufficialmente nei ranghi dei club dopo aver rimesso in via ufficiale la licenza da agenti. Come se rimettere la licenza fosse anche smantellare il sistema di relazioni, o chiudere da un giorno all'altro i rapporti coi loro ex garzoni di bottega promossi ai vertici dell'agenzia di gestione delle carriere.

    In Belgio queste cose le conoscono bene. Per questo hanno sviluppato un'assuefazione all'idea che una certa promiscuità faccia parte del gioco. E soprattutto, accolgono con un'alzata di spalle ogni nuovo scandalo che colpisce il calcio nazionale e lo proietta ancora una volta su una dimensione globale. E poiché la sequenza dei singoli scandali s'estende da un anno all'altro, è opportuno parlare di uno scandalo unico e di un caso del quale i vertici del calcio europeo e mondiale dovrebbero occuparsi in modo incisivo. Perché sì, il calcio belga è ormai un caso internazionale. Lo è nel bene, dato che nell'ultimo decennio il sistema nazionale ha preso a produrre talenti in quantità industriale e ha visto la rappresentativa nazionale tornare su livelli d'élite. Ma lo è soprattutto nel male, perché è proprio in Belgio che vengono tessute alcune fra le trame più opache su cui si regge l'economia parallela del calcio globale.

    Christophe Henrotay è uno fra i soggetti che si trovano al centro di tali trame, e si può giurare che continuerà a esserlo dopo che il clamore dello scandalo si sarà smorzato. Le cronache della giornata di ieri lo hanno presentato come l'agente di calciatori noti come Thibaut Courtois, Youri Tielemans e Kevin Mirallas (oltre a esserlo stato, fra gli altri, di Romelu Lukaku: fu lui a gestirne il trasferimento all'Everton), ma nella realtà egli è molto di più. È uno dei grandi manovratori del calcio belga, con tutto ciò che ne consegue nella costruzione di un sistema di potere dal raggio globale. Negli anni recenti Henrotay è stato indicato come il vero uomo forte nella politica del calciomercato condotta dallo Standard Liegi, ma nel tempo più recente ha realizzato grassissimi affari con l'Anderlecht. Su tutti, una mega-commissione (il sito Walfoot parla di oltre 6 milioni di euro, su un trasferimento da 26 milioni) per la cessione di Tielemans al Monaco avvenuta nell'estate 2017. E dall'Anderlecht proveniva anche l'attaccante serbo Aleksandar Mitrovic, il cui trasferimento al Newcastle United nell'estate 2015 desta particolare interesse agli inquirenti. Del resto, è notizia delle scorse ore l'arresto di Herman Van Holsbeek, dirigente dell'Anderlecht fino a un anno fa.

    Ma tutto passa, in Belgio. E potete star certi che Henrotay tornerà in sella. Come è tornato in sella Lucien D'Onofrio, che è stato uno fra gli uomini di calcio più potenti d'Europa nel periodo a cavallo fra i due secoli, prima di finire travolto dagli scandali legati ai trasferimenti dell'Olympique Marsiglia durante i Novanta. Ciò che non gli ha impedito d'essere di recente vicepresidente dello Standard Liegi, e attualmente vicepresidente e uomo forte dell'Anversa.

    Ma il caso davvero clamoroso è quello dei fratelli Bayat, Mogi e Mehdi. Francesi di origine iraniana, essi hanno radicato il proprio sistema di potere facendo dello Charleroi il club di riferimento. Quando a ottobre 2018 è esploso in Belgio l'ennesimo Footballgate, il super-agente Mogi Bayat è stato il centro dell'indagine come oggi lo è Christopher Henrotay. Conseguenze sul suo sistema di potere? Lo abbiamo scoperto pochi mesi dopo, lo scorso giugno. Quando il fratello Mehdi è stato eletto presidente della Federcalcio belga. No, non è un refuso, avete letto bene: il fratello del principale inquisito nello scandalo è adesso il capo del calcio in Belgio.

    Pur con tutti i difetti che abbiamo, in Italia un parente di Luciano Moggi non sarebbe mai stato messo a capo della Figc. Invece in Belgio il fratello di Mogi ha avuto via libera, senza alcun imbarazzo per chicchessia.

    https://www.calciomercato.com/news/c-e-sem...in-belgio-83231
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    Cinquant'anni di Ribelli dei Gradoni quando gli ultras diventano storia

    Un serpente che ha inghiottito un coniglio senza poterlo digerire: così il poeta premio Nobel Eugenio Montale descrive la sua Genova nel 1968. Genova, alla fine degli anni ‘60, è una “città divisa” — prendendo in prestito un’altra definizione, questa volta del sociologo Luciano Cavallini — con una popolazione frammentata sia dal punto di vista sociale, che da quello urbano.
    L’unico vero collante cittadino sembra essere il calcio, o meglio, la tifoseria; e gli unici colori in una città grigia, quelli delle sciarpe blucerchiate dalla Sampdoria e rossoblù del Genoa. Non è un caso che il 1969 segni la nascita di un gruppo di tifosi destinato a fare la storia del movimento ultras italiano, gli Ultras Tito Cucchiaroni. A cinquant’anni dalla sua formazione, il fan club blucerchiato inaugura domani, a partire dalle 18 nella Sala Liguria di Palazzo Ducale, la mostra “I Ribelli dei Gradoni”. Sarà il racconto di mezzo secolo di storia, ripercorso su una timeline che, dal 1969, arriverà a tambur battente fino al 2019: foto, video e pannelli espositivi racconteranno le vicende, legate a doppio filo, del gruppo ultras, della città di Genova e della sua gente. A partire da quell’Italia e quella Superba che nel calare degli anni ‘60 vede il tramonto del boom economico.

    In quel periodo, gli Ultras Tito Cucchiaroni sono uno sparuto gruppo di ragazzi che ogni domenica arrivano allo stadio da Sestri Ponente. Sventolano le bandiere del Doria e battono sui loro tamburi con delle bacchette artigianali; più pezzi di legno che bacchette, in realtà. Portano con vanto il loro nome, che rimanda a quell’Ernesto, ala sinistra argentina, che tra il ‘ 58 e il ‘ 63 aveva infiammato i loro cuori; sono fieri del termine “ ultras” perché sono i primi a usarlo nel nostro Paese e lo scrivono sui muri di piazza della Vittoria e alla scalinata Montaldo, come acronimo di uno sfottò rivolto ai “ cugini” genoani. Con gli anni, il gruppo si fa sempre più folto e la storia della Sampdoria sempre più ricca di vittorie e momenti bui. Brucia ancora la sconfitta nel derby della Lanterna della stagione 1976- 77 con gol nel finale di Pruzzo, in un annus horribilis per i doriani, che vedranno la loro squadra retrocedere in serie B. Ma è solo un incidente di percorso, perché nella stagione 1979/80 gli Ultras festeggeranno una vittoria storica contro i rossoblù: è il 16 marzo del 1980 quando i blucerchiati, per ben due volte sotto, riusciranno a ribaltare il risultato e a vincere tre a due, bagnando con un successo la nuova presidenza di Paolo Mantovani. Sono i prodromi del decennio a venire che sarà fatto di gol, campioni e successi. A partire dal 1984 con la vittoria della Coppa Italia, per arrivare alla conquista del Campionato nel 1990- 91, senza dimenticare la vittoria della Coppa delle Coppe ‘ 89- 90 e i gol di Vialli e Mancini.

    Gli anni ‘90 iniziano con i migliori auspici per la Sampdoria, così come per Genova che ora s’immagina città di cultura e turismo e non più industriale. Gli Ultras Tito Cucchiaroni continuano a battere sui loro tamburi e a sostenere la squadra, diventando un importante centro di aggregazione per molti giovani genovesi. Tra i più affezionati supporters, sicuramente il più folkloristico, c’è il “ Tamburino” Damiano Damoia. Originario di Torre Annunziata, delle origini partenopee aveva perso tutto, “ tranne il dialetto”, come rivendicava. Era arrivato a Genova nel 1947 per cercare lavoro e con il Doria è stato amore a prima vista, o meglio a prime botte, “ durante una gara contro la Lucchese — raccontava — in cui vidi tanti gol di Bassetto e presi un sacco di legnate dai tifosi avversari”. Con le sue 500 presenze sugli spalti, “ Tamburino” Damoia è uno dei tanti personaggi dell’epopea della tifoseria blucerchiata che la mostra “ I Ribelli dei Gradoni” andrà a celebrare fino al prossimo 22 settembre.

    https://genova.repubblica.it/cronaca/2019/...oria-235791353/
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    CITAZIONE (Tore MB @ 12/9/2019, 14:52) 
    Era verdino in realtà. L'ho passato a rosso.

    Si giusto. Preferivo quel colore.
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    Bellissime. Il nome degli utenti però lo avrei lasciato bianco.
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    ARBITRI: NAPOLI-SAMPDORIA AFFIDATA A LA PENNA DI ROMA 1

    La designazione arbitrale per Napoli-Sampdoria, gara in programma sabato 14 settembre 2019 (ore 18.00) al “San Paolo” di Napoli e valida quale 3.a giornata della Serie A TIM 2019/20.

    Arbitro: La Penna di Roma 1.
    Assistenti: Paganessi di Bergamo e Prenna di Molfetta.
    Quarto ufficiale: Marini di Roma 1.
    VAR: Banti di Livorno.
    AVAR: Costanzo di Orvieto.

    https://www.sampdoria.it/arbitri-napoli-sa...enna-di-roma-1/
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    Oggi essendo al Mugniaini ho dato un'occhiata all'avanzamento dei lavori sul campo principale. La struttura è ancora poco più che uno scheletro, della tribunetta manco l'ombra di un tubo innocente (stanno ancora terminando la struttura dietro).

    P.S. Nel campo "I tre campanili" hanno eliminato il manto erboso, ma non so se perchè inizieranno i lavori di restyling di cui si parlava mesi fa (parte finale del progetto).
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    Quarta Categoria: sabato mattina il derby Genoa-Sampdoria

    Genova. Sabato 14 settembre è in calendario la sesta edizione del derby Genoa-Sampdoria per atleti con disabilità. Alle ore 10, essendo indisponibili per lavori i campi della Sampdoria a Bogliasco e quello del Genoa a Pegli, la partita si giocherà sul campo Don Bosco a Quarto Via Angelo Carrara 260 Genova.

    Le due squadre saranno la Divertime Asd militante nel campionato Quarta Categoria Figc, gemellata con la Sampdoria, e la BIC Genova militante nel campionato Quarta Categoria Figc, gemellata con il Genoa.

    Nel campionato nazionale di Quarta Categoria Figc militano le squadre affiancate alle società di Serie A, pertanto questa amichevole ne sarà un anticipo.

    Sarà un derby tutto particolare, per ragazzi speciali, dove i colori del Genoa e della Sampdoria si fondano in un solo colore: quello della lealtà, dell’amicizia, del divertimento e dell’integrazione. Il vero fair play.

    La Banda Filarmonica di Sussisa suonerà l’inno nazionale all’ingresso dei giocatori sul campo. È prevista la presenza di autorità civili, sportive e religiose, stampa e televisioni.

    L’incontro avrà anche uno scopo benefico: verrà effettuata una raccolta a favore della casa famiglia per disabili Noi per la Vita, sita in salita Bersezio 43 Genova Sampierdarena, i cui componenti sono stati adottati in senso sportivo dal Panathlon International Club Genova Levante e saranno presenti all’incontro,

    “Più dell’anno scorso, vogliamo che l’avvenimento si riconfermi come una festa, condivisa da tutti, invitando gli Enti, sportivi e non, che operano in questo settore, a portare i loro associati sul campo per assistere agli incontri e partecipare poi al rinfresco previsto al termine della manifestazione offerto da Latte Tigullio, McDonalds, Caseificio Val d’Aveto, Associazione Panificatori, Biscottificio Grondona e Amaretti Cavo” dicono i portavoce del Panathlon International Club Genova Levante.

    “La vostra presenza e quella di vostri parenti ed amici, sarà molto gratificante e premierà questi ragazzi, atleti non certo inferiori per volontà ed impegno ai ragazzi normodotati” concludono.

    https://www.genova24.it/2019/09/quarta-cat...mpdoria-222504/
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    https://blucerchiando.com/2019/09/11/hong-...ofo-del-calcio/

    Hong-Kong-Boskov
22466 replies since 6/2/2015
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