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A me sembra un post inutile e pieno di inesattezze e poca conoscenza del tifo che si vive allo stadio.
Gli abbonamenti si fanno se c’è entusiasmo e alla Samp entusiasmo da Edoardo Garrone in poi c’è n’è stato pochino per usare un eufemismo.
In gradinata nord si è creato un gruppo di giovani che si chiama ultras la Cajenna in virtù del fatto che la nord sorge sul campo di allenamento dell’allora squadra dell’ Andrea Doria nonostante l’anno scorso si rischiasse il fallimento … non so se vi rendete conto, e stanno rendendo la nord molto molto vivace.
Le collette per gli abbonamenti portano numeri importanti, ma portano gente che altrimenti in gran parte non l’avrebbero fatto , in sostanza li conti come numero e per battere record e non porti passione e ti assicuro che l’hanno fatto per quello non per amore del prossimo.
Tra l’altro fra di loro ci sono molte lotte intestine per il controllo del tifo e ci sono stati anche parecchi scontri fra le loro frange.
Infiltrazioni malavitose ecc.
Tra l’altro come sostenevano Cloc e altri utenti , sono stato in trasferta a Milano trascinato da mia figlia e sue amiche a retrocessione già avvenuta e senza possibilità alcuna di fare punti e gioco … va ne sapete meglio di me , eppure abbiamo cantato per tutta la partita e anche uscendo dallo stadio , fra gli applausi degli steward e i complimenti degli avversari, per me c’è da andare fieri ed orgogliosi di una tifoseria così.
Si può migliorare ? Ovvio , per me sarà sufficiente che Radman facciano il loro percorso , la strada è tracciata si tornerà alla normalità in tempi brevi.. -
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Dico la mia. Gli abbonamenti sono più dello scorso anno, anche se ci fermassimo qui. Se si considerano poi i prezzi, non proprio popolari, una strategia di comunicazione e di mercato non proprio indovinata e la recente penosa annata, una agonia infinita, 15 mila abbonati non sono un risultato deludente. Tutto quanto sopra non è stato compensato da chi avrebbe dovuto tornare allo stadio dopo la defenestrazione, purtroppo non fisica, del coatto romano😂. Speriamo di cominciare bene e creare entusiasmo😊 . -
.Dico la mia. Gli abbonamenti sono più dello scorso anno, anche se ci fermassimo qui. Se si considerano poi i prezzi, non proprio popolari, una strategia di comunicazione e di mercato non proprio indovinata e la recente penosa annata, una agonia infinita, 15 mila abbonati non sono un risultato deludente. Tutto quanto sopra non è stato compensato da chi avrebbe dovuto tornare allo stadio dopo la defenestrazione, purtroppo non fisica, del coatto romano😂. Speriamo di cominciare bene e creare entusiasmo😊
Ieri se ben ricordo si era arrivati a quota 15800 percui penso che quota 16mila sia ormai cosa quasi fatta. Si può fare di meglio, certo, ma senza giochini da bibini ed una retrocessione dolorosa ancora fresca, direi che è un risultato tutt'altro che disprezzabile.
Personalmente avevo scommesso tra me e me su una quota finale di 18mila: non siamo troppo distanti.. -
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Nove anni di ferrero avrebbero logorato chiunque, alla fine abbiamo fin troppo attutito il colpo, poteva finire malissimo non solo a livello societario ma anche sotto l'aspetto della passione. Tiriamo una riga e ripartiamo da qui, questo è l'anno zero. . -
.Nove anni di ferrero avrebbero logorato chiunque, alla fine abbiamo fin troppo attutito il colpo, poteva finire malissimo non solo a livello societario ma anche sotto l'aspetto della passione. Tiriamo una riga e ripartiamo da qui, questo è l'anno zero.
Ferrero se ne è andato.. -
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🤣🤣🤣🤣🤣. -
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Quasi 40 anni fa'Paolo Mantovani,ebbe un'intuizione geniale,quella di organizzare il trofeo Ravano, grazie a quell'idea si sono avvicinati al nostro mondo, migliaia di bambini.Da allora ci siamo fermati.Paolo Mantovani era un genio,aveva compreso che solo rivolgendosi alle nuove generazioni,la Samp poteva crescere ed infatti i risultati,di quel periodo sono clamorosi.Il mondo è cambiato e un tifoso,per una società calcistica contemporanea va conosciuto,profilato,si mandano gli auguri per il suo compleanno,se ha dei bambini,gli si inviano dei piccoli presenti,che provochino della curiosità nei confronti dei nostri colori.Non siamo noi che dobbiamo essere convinti,ma i bambini ,che se no rischiano di diventare genoani . -
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È un momento critico per la tifoseria sampdoriana, che deve dimostrare la propria identità. Oramai le società di calcio sono soppesate per quanto muovono di interesse e di tifoseria. Ai potenziali investitori non credo possa interessare molto che 30 anni fa ci siano stati Mancini e Vialli e si è vinto uno scudetto. Anche l' Hellas ne ha vinto uno, ma non decollano come appeal. Se vogliamo fare volare la Samp dobbiamo fare tutti il nostro dovere. Ferrero non può essere una scusante perché ha ottenuto risultati che si tempi in cui ero ragazzo io ci sognavamo ed abbiamo visto a Genova fior di campioni. Potrebbero attenderci alcuni anni non brillantissimi, per la situazione lasciata dal parassita Ferrero. Cosa facciamo, non seguiamo più la Samp? Non abbiamo scuse, dobbiamo uscire allo scoperto, farci vedere. Ho paura che oramai un manipolo di eroi duri e puri faccia meno numeri di una tifoseria estesa che però segue la squadra : allo stadio, in TV, comprando articoli e gadget. Facciamo tutti qualcosa per la Samp, dal tifoso ortodosso al super critico e contestatore, se no i risultati sportivi ce li sogniamo. . -
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Non sapendo dove postare il messaggio in un giorno così importante ....
Uso questo spazio ma se ritenete opportuno spostalo pure :
AUGURI BELLISSIMA RAGAZZA DEL 1946 !
A te che mi hai dato entusiasmo quando ero a terra nel periodo più buio della mia vita....Quando a 17 anni la vita ti colpisce in quel modo se non ci fossi stata tu ......
Mi sono rialzato e grazie a te ho ripreso in mano la mia esistenza e legato a te in modo indissolubile : da sempre e per sempre!
GRAZIE ! Ed ancora TANTI AUGURI !. -
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giusta l'analisi di Tore, la Samp di questi ultimi due anni terribili è stata sempre e sempre inferiore fisicamente alle avversarie, e da lì discende molto di quanto accaduto.
Troppi giocatori inesistenti atleticamente ancora prima che mediocri, ricordo anche l'anno scorso Villar, Djuricic, lo stesso Verre all'inizio stagione, Quagliarella (lui mediocre no eh!), Ferrari, l'elenco potrebbe continuare all'infinito.
Questo già contribuisce a non impostare a Marassi la partita su una aggressione dal primo minuto, come sarebbe logico, soprattutto in serie B.
Poi c'è un fattore ambientale, sissignori. Non quello che individua Pirlo della pressione psicologica sui nostri, ma un sentore più sottile, labile, ma presente ed osservabile in chi frequenta quel catino da 45 anni come me ed altri.
Ovvero il pubblico non esercita sull'avversario una pressione condizionante in positivo per noi, ma in positivo per loro. Non c'è più quel tifo rabbioso di chi vuole vincere, di chi vuole trascinare la squadra e chiudere gli avversari nella propria area, guardate ad esempio quando battiamo i corner, una volta la Sud ti faceva perdere la bussola mentre la palla spioveva in area.
Ora invece c'è si un tifo continuo, ma monocorde, autocelebrativo, non si cambia coro anche per venti minuti di fila.
Gli avversari trovano quindi un ambiente ideale, stimolante al massimo per il numero e la correttezza degli spettatori nonchè per il palcoscenico ma per nulla condizionante per loro, anzi danno sempre il meglio.
L'altra sera ho seguito la partita dell'Inter, spaziale semplicemente il loro secondo tempo.
Ma spaziale pure il tifo, in novanta minuti cambi continui di cori, incitamento sempre diverso ed adeguato alle fasi della partita, avversari mandati completamente in bambola nel secondo tempo in campo, certamente, ma anche in perfetta sintonia con gli spalti.
Il pubblico della Sampdoria deve recuperare la sua rabbia e la sua voglia di Vincere, scrollandosi di dosso questo atteggiamento bohemienne da quanto siamo belli anche se perdiamo sempre.
Pretendiamo giustamente la mentalità vincente dai giocatori ma dobbiamo tornare a lavorarci sopra anche noi.. -
.giusta l'analisi di Tore, la Samp di questi ultimi due anni terribili è stata sempre e sempre inferiore fisicamente alle avversarie, e da lì discende molto di quanto accaduto.
Troppi giocatori inesistenti atleticamente ancora prima che mediocri, ricordo anche l'anno scorso Villar, Djuricic, lo stesso Verre all'inizio stagione, Quagliarella (lui mediocre no eh!), Ferrari, l'elenco potrebbe continuare all'infinito.
Questo già contribuisce a non impostare a Marassi la partita su una aggressione dal primo minuto, come sarebbe logico, soprattutto in serie B.
Poi c'è un fattore ambientale, sissignori. Non quello che individua Pirlo della pressione psicologica sui nostri, ma un sentore più sottile, labile, ma presente ed osservabile in chi frequenta quel catino da 45 anni come me ed altri.
Ovvero il pubblico non esercita sull'avversario una pressione condizionante in positivo per noi, ma in positivo per loro. Non c'è più quel tifo rabbioso di chi vuole vincere, di chi vuole trascinare la squadra e chiudere gli avversari nella propria area, guardate ad esempio quando battiamo i corner, una volta la Sud ti faceva perdere la bussola mentre la palla spioveva in area.
Ora invece c'è si un tifo continuo, ma monocorde, autocelebrativo, non si cambia coro anche per venti minuti di fila.
Gli avversari trovano quindi un ambiente ideale, stimolante al massimo per il numero e la correttezza degli spettatori nonchè per il palcoscenico ma per nulla condizionante per loro, anzi danno sempre il meglio.
L'altra sera ho seguito la partita dell'Inter, spaziale semplicemente il loro secondo tempo.
Ma spaziale pure il tifo, in novanta minuti cambi continui di cori, incitamento sempre diverso ed adeguato alle fasi della partita, avversari mandati completamente in bambola nel secondo tempo in campo, certamente, ma anche in perfetta sintonia con gli spalti.
Il pubblico della Sampdoria deve recuperare la sua rabbia e la sua voglia di Vincere, scrollandosi di dosso questo atteggiamento bohemienne da quanto siamo belli anche se perdiamo sempre.
Pretendiamo giustamente la mentalità vincente dai giocatori ma dobbiamo tornare a lavorarci sopra anche noi.
Piacerebbe anche a me, che pure apprezzo lo stile “bohémien”. Ma permettimi una domanda ingenua, chiedo a te ma anche a chi ha più esperienza di vita di tifoseria organizzata: è possibile un cambiamento come quello che auspichi? Se sì, come si fa?. -
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Non mi sembra particolarmente complesso, i capi tifoseria, quelli che avviano i cori devono cambiarli di continuo, mai scadere nella nenia, sempre energie nuove trasmesse alla squadra.
Poi abbiamo un esempio recentissimo, il tifo del Catanzaro.
Sia chiaro che non voglio e non ho niente da insegnare ai ragazzi della Sud che sono meravigliosi, però i risultati li hanno resi troppo inclini ad accettare la sconfitta quasi come un fatto ineludibile.
Dentro di loro in primis devono, come tutti noi, espellere questo virus malefico.. -
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Una stupidaggine: mi chiedo come mai non si facciano più le botte di "Doria" ritmate e alternate con i tamburi/battiti di mano:
DO-RIA! tum tum tum, DO-RIA! tum tum tum, DO-RIA! tum tum tum, DO-RIA! tum tum tum....
In questo modo si poteva durare abbastanza, e secondo me è un ottimo esempio di quei "boati aggressivi" che servono a caricare la squadra (a differenza dei cori lunghi, che adoro, ma che forse vanno meglio in fasi della partita in cui non si deve aggredire e svegliare dal toropore agonistico i Nostri)
Invece da qualche anno non si ritma più... si canta quasi tutto di un fiato: DORIA! DOria! doria.... e poi ovviamente finisce il fiato.... -
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Ormai è un canto rassegnato... . -
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Ora come ora, secondo me, dovrebbero solo coprirli di fischi.
Gente che prende stipendi stellari, abbonamenti a prezzi senza senso per la serie B: secondo me è assurdo cantare sempre e fischiare solo 30 secondi a fine partita.
Un po’ di pressione sarebbe giusto metterla a mio parere: li trattiamo come bambini.