Critiche tecniche e societarie 2013/14

Mig, ovviamente staremo in trepidante attesa, ma a me sinceramente questa storia di essere neopromossa non mi convince mica tanto. L´anno scorso non si potevano fare certe cose perché eravamo una neoretrocessa, quest´anno bisognava avere pazienza perché eravamo una neopromossa. L´anno prossimo bisognerá stare tranquilli perché alla fine dei conti siamo risaliti solamente da una stagione. Ma stiamo scherzando? La Samp é una realtà del calcio italiano che appartiene alla serie A. Non siamo mica lo Spezia, il Sassuolo o il Livorno. Non possiamo e non dobbiamo ragionare come se fossimo dei principianti. Siamo tra le 16 squadre italiane che hanno vinto lo scudetto, siamo tra le 7 squadre italiane che hanno vinto la coppa delle coppe, siamo la nona squadra italiana per coppe italia vinte. Non siamo degli sgummurriati. Quello che io trovo poco digeribile é la mentalità che dimostrano le azioni. Non bisogna certo essere dei professori in semiotica per capire il significato di alcuni segni che vengono riproposti continuamente dalle azioni dei nostri cari dirigenti. Io vedo molto fumo e pochissimo arrosto. Vedo la tenda con la focaccia e il vino, vedo le foto con i cinesi, leggo delle battaglie (assolutamente presunte) per lo stadio, vedo le riduzioni degli ingaggi e vedo una proprietà che da due stagioni fa riferimento a modelli virtuosi come quelli dell´Udinese ma che poi alla fine continua a speculare sui giovani che erano stati scovati 3 stagioni fa da altri (pensate come avevano lavorato e che capitale hanno lasciato). Vedo cambiare 6 allenatori in 3 stagioni (mai successo nella nostra storia), dirigenti, preparatori, eccetera. Nella stagione in cui siamo ignobilmente retrocessi ed in quella passata quando siamo riusciti a tornare in A con una botta di culo terrificante ero molto arrabbiato, perché si vedevano tutte queste cose ed altre ancor peggiori. Adesso la situazione é molto chiara. Chi la vuole vedere la vede e chi non vuole vedere può sperare. Per questo stó iniziando a rilassarmi, perché non vale la pena mangiarsi il fegato su qualcosa che non lascia intravedere situazioni particolarmente esaltanti. Obbiettivamente possiamo dire che abbiamo un DG ferrato in materia con 30 anni e più di esperienza nel mondo della gestione del business calcio. Per adesso l´allenatore che abbiamo é uno che conosce anche lui il calcio, mentre il DS é tutt´ora un mistero assoluto con buone probabilità di essere uno che non fa nulla di trascendentale. Quindi dal punto di vista della gestione aziendale abbiamo un amministratore competente ed esperto, dal punto di vista tecnico un allenatore di fascia medio alta, se non alta e dal punto di vista della gestione sportiva un´incognita. Sulla proprietà non c´é molto da dire. La Samp per EG non é un obbiettivo. E´un qualcosa che si é ritrovato tra capo e collo e che magari suscita in lui simpatia, ma alla fine dei conti gli interessa fino ad un certo punto. E vuole eliminare tutte le variabili che possono creare problemi. La prima variabile é quella dei costi che lui vuole gestire in modo simile alla Erg. EG continua a non capire che raffinare e vendere benzina o installare pale eoliche non é lo stesso che gestire una squadra di calcio. Non glielo fanno capire nemmeno i numeri che lui tanto adora. Riceve più rotture di balle da una realtà che significa 70-80 milioni di euro che da una realtà come la ERG che fattura 7.000 milioni di euro. Nemmeno questo semplice ragionamento gli fa capire che il calcio é una cosa strana, perché basicamente é un gioco che si realizza con una palla rotonda spinta dai piedi e non é un impianto disegnato da un ingegnere. Continua a parlare di giovani, ma vedo una primavera che sta andando a picco e gli unici giovani interessanti sono quelli che avevano portato Marotta e Paratici. Continua a parlare di stadio e non si conclude nulla. Continua a parlare di strategie sinergiche e si mettono in società con il Portogruaro. Continuano a fare visite in tutta la riviera per identificare aree idonee al potenziamento della struttura logistico-sportiva e siamo sempre a Bogliasco. Mai una parola di speranza e di entusiasmo. Sempre parole che deprimono (saremo una squadra da centro-bassa classifica; bisogna ridurre gli ingaggi; se non facciamo lo stadio ci saranno grandi problemi; eccetera). Se il capo della baracca non trasmette energia positiva chi lo dovrebbe fare? E perché i suoi collaboratori dovrebbero saltare e rendere al meglio? Nella vita i soldi sono importanti, ma gli stimoli giusti forse contano di più.
Questo é quello che si vede. E quindi queste sono le intenzioni. Speriamo che ci facciano cambiare idea. Noi siamo sempre pronti. Tutte le domeniche da decine d´anni siamo in attesa. Se la partita finisce bene siamo felici. Se finisce male la settimana inizia con il piede storto. Di più non possiamo fare e dare.

P.S Grande notizia: il gatto si é svegliato dal letargo

che si debba avere qualcuno di maggior qualità di Eder/Sansone nessuno lo nega.

Ma qui si è detto uno come Cassano...Cassano era uno che ha giocato nel Real Madrid, era un fenomeno, qui ha fatto vedere cose che non si vedevano dai tempi di Mancini...Gomez/Diamanti è gente che non và neppure messa nella stessa frase con Cassano.

Ho frainteso io, se intendevi un Diamanti, un Gomez...beh si la Samp deve avere almeno un giocatore così. Gente di classe.