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Gli scudetti dimenticati dell'Andrea Doria
Quanti titoli nazionali o, se preferite, quanti scudetti ha vinto l’Andrea Doria nel calcio? Nessuno? Sbagliato. La squadra genovese in appena undici anni, dal 1902 al 1913, conquista cinque volte il titolo di campione d’Italia. Possibile? Sì, perché accanto ai tornei organizzati dalla F. I. F ( la Federazione italiana Foot-ball, poi Federazione italiana Giuoco calcio) in cui il Genoa fa la parte del leone ( sei titoli dal 1898 al 1904), si disputano i campionati di “calcio al piede” organizzati dalla Federazione Italiana Ginnastica. Il doppio binario dura fino al 1913, quando le squadre confluiscono tutte nei tornei della Federcalcio. La vicenda dell’Andrea Doria testimonia la doppia origine – e l’iniziale sviluppo parallelo - del calcio in Italia. Da un lato le squadre di foot-ball fondate da cittadini britannici e svizzeri trapiantati in Italia e i club, oggi scomparsi, fondati da italiani rientrati in Italia dall’estero. Dall’altro lato, le squadre nate all’ombra delle società ginnastiche, la maggiore forma di attività sportiva in Italia nello scorcio finale dell’Ottocento. È il caso dell’Andrea Doria e della Pro Vercelli, entrambe peraltro impegnate anche nei campionati delle Federcalcio. La rivalità tra i due blocchi è forte e verte su un punto cruciale: nelle squadre ginnastiche militano esclusivamente giocatori italiani. Al contrario nei club di origine straniera, affiliati alla F. I. F., gli stranieri sono in maggioranza, il Genoa ne schiera oltre la metà, a cominciare dal fondatore, sir James Spensley. La diatriba conosce sbocchi giornalistici accesi ma infine nel 1903 la querelle trova un composizione. I ginnasti accettano di applicare il regolamento calcistico della F.I.F. e tuttavia continuano a disputare il proprio campionato di calcio, definito “italiano”, in contrapposizione a quello “internazionale” della Federcalcio. L’attrazione esercitata dal calcio sulle solide realtà ginnastiche italiane trova espressione anche a Genova. Nel 1895 un gruppo di soci dissidenti della Società Ginnastica Cristoforo Colombo fonda la Società Ginnastica Andrea Doria, che mette radici in Carignano. Nel 1900 nasce la sezione calcio dell’Andrea Doria, composta da giocatori per la maggior parte genovesi, lo si evince dai cognomi: Venturini, Lancerotto (prelevati dalla Pro Liguria di Sampierdarena), Oberti, Assereto, Olivari. Unica eccezione l’austriaco Neubert. Chissà perché… L’eroe eponimo doriano si chiama Francesco Calì. Siciliano di Riposto, emigrato bambino con la famiglia in Svizzera, a Zurigo, si è impratichito nel gioco del calcio. Arrivato a Genova conosce Spensley, entra nel Genoa con cui disputa la finale del campionato 1901 vinto dal Milan (3-0). Nel 1902, ventenne, Calì si stacca dai colori rossoblù e col fratello Salvatore entra nella squadra biancoblù doriana. L’Andrea Doria è l’epitome perfetta del doppio binario calcistico. Disputa entrambi i campionati, quello della Federginnastica ( e quello della Federcalcio. L’Andrea Doria si afferma nel campionati “ginnastici” addirittura sei volte. È un record, il Milan è campione tre volte, due volte il Venezia, una il Verona. Alla vigilia della Grande Guerra per il calcio ginnastico è il canto del cigno. Si conviene che le antiche diatribe non hanno più senso. Il calcio ginnastico cede le armi. L’avvocato Mario Sguerso è il pronipote di Eugenio Pendola, che con Zaccaria Oberti fondò la Società Ginnastica Andrea Doria. «Sarebbe ora di restituire alla memoria collettiva le vittorie calcistiche dell’Andrea Doria, offuscate dal fascismo che nel ’27 decretò la fine del club biancoblù, imponendogli la sfortunata fusione con la Sampierdarenese nella Dominante. Il suo giocatore e capitano più illustre, Francesco Calì, merita di essere ricordato come il padre del calcio italiano giocato dagli italiani. I primi giocatori dati da Genova alla nazionale furono doriani: oltre a Franz Calì (primo capitano della nazionale, vittoriosa 6- 2 a Milano il 15 maggio 1910 sulla Francia a Milano. Fra gli undici azzurri non figura alcun giocatore del Genoa, ndr), il terzino sinistro Carlo Galletti ( caduto in guerra nel ’15), il centravanti Attilio Fresia, l’ala destra Adevildo De Marchi che giocò in Inghilterra, l’interno Enrico Sardi fino al grande centromediano Luigin Burlando, poi passato ai colori rossoblù. I rapporti di Calì con Spensley (che allenò l’Andrea Doria nel 1909/ 10, ndr) furono eccellenti. Spensley era un gentiluomo, un autentico sportman che cercava di fare proseliti al nuovo sport. I forti dissensi e la rivalità aspra tra Genoa e Doria maturano più tardi, nel ’13, col caso Sardi-Santamaria, ingaggiati per tremila lire dal Genoa, contravvenendo alle rigide regole federali che escludevano il professionismo » . Il Genoa se la cava con la squalifica del campo, i due atleti vengono squalificati a vita, poi a due anni e infine amnistiati. Il seme della discordia fra Genoa e Doria è stato gettato e germoglierà fecondo nei decenni a venire. Fino ai giorni nostri.
http://genova.repubblica.it/cronaca/2018/0...oria-198734307/. -
.Gli scudetti dimenticati dell'Andrea Doria
... L’eroe eponimo doriano si chiama Francesco Calì. ....
http://genova.repubblica.it/cronaca/2018/0...oria-198734307/
Bella storia che non conoscevo assolutamente.
Ma perché Francesco Calì viene definito eponimo?. -
.Bella storia che non conoscevo assolutamente.
Ma perché Francesco Calì viene definito eponimo?
Perchè a Cali è stato intitolato un ponte se non sbaglio.. -
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Conoscevo questa storia
Metto un articolo dello stesso genere, del 2011:CITAZIONEGli scudetti «nascosti» che pareggiano la sfida di Genova
Federico Casabella - Mer, 20/07/2011 - 02:07
Non nove a uno, ma nove a sette. E non solo uno «Vinto, visto e vissuto» come recitava uno storico striscione blucerchiato a Marassi il 19 maggio 1991, ma altri sei che fanno parte della storia come quegli gli altri cuciti sul «Cuore grande così» della gradinata Nord a fine anni 80.
Insomma il derby dei tricolori vinti tra le due sponde del Bisagno è destinato a riaprirsi visto che in Italia, fino al 1913, non esisteva un solo campionato di calcio ma due. E con quello della Federazione Italiana Football faceva pari e patta quello della Federazione Ginnastica Italiana che considerava il calcio come una disciplina della ginnastica e cominciò a promuoverne tornei a livello nazionale dal 1886: ben dodici anni prima del campionato desordio per la Fif. Quel 1898 che è anche la data con la quale si è sempre ricondotta la nascita del calcio in Italia e che corrisponde anche allanno della prima vittoria tricolore del Genoa.
Ma anche la Fgi ebbe la sue evoluzione e dai primi tornei il vero e proprio campionato cominciò ad organizzarlo nel 1898, in concomitanza con quello della Federazione italiana football che tenne a battesimo la sua prima partita l8 maggio a Torino. Fu la città della Mole a ospitare nel mese di agosto anche quella dellaltra federazione ed entrambi si sviluppavano con logiche simili (e più o meno le medesime squadre) ad affrontarsi per il nobile titolo. Campionati paralleli fino al 1913 quando la Fgi riconobbe alla neonata Federazione Italiana Gioco Calcio un tale livello organizzativo in tutta Italia da poter rinunciare al proprio torneo per un unico vero campionato di calcio.
Ma cosa successe in quelle dodici stagioni in cui le squadre di calcio italiane si confrontavano su due palcoscenici diversi? Il palmares è infatti molto diverso da quello che viene riconosciuto ufficialmente negli almanacchi di oggi per quanto riguarda la Figc. E rimane sostanzialmente sconosciuto, mai menzionato dallattuale Federazione, che non riconosce chi lha anticipata nellesportazione del calcio in Italia.
Nel 1898 fu la Ginnastica Ferrara a trionfare, ma dal 1902 la storia dei campionati Fig sa molto di genovese perché, mentre il Genoa mieteva successi da una parte, lAndrea Doria tenne botta ai cugini sullaltra sponda vincendo il torneo a pari merito con il Milan (furono dichiarati entrambi campioni). Mentre su quello che è lattuale «Luigi Ferraris» trionfava il Genoa nella Fif, sul vicino campo della Cajenna i bianco blu cercavano di tenere testa ai cugini nella Fig rubando anche qualche loro campione come Franz Calì che ne fu per dieci anni capitano e bandiera. I trionfi della squadra dalla maglia a quarti bianco e blu sono targati 1905, 1907, 1910, 1912 e 1913 e altre due volte si classificò seconda sfiorando limpresa.
La storia tace su questa parabola del calcio italiano che, allepoca, veniva considerato come il campionato più importante e dove, addirittura, non si accettavano squadre che avessero tra loro componenti «oriundi». Porte chiuse agli stranieri e, dunque, in quegli anni porte chiuse anche al Genoa british di Spensley. Nove a sette, e ora come la mettiamo?
http://www.ilgiornale.it/news/scudetti-nas...ida-genova.html
"Via Francesco Calì", è la via che costeggia Piazzale Atleti Azzurri d'Italia (il piazzale davanti alle tribune del Ferraris) e che porta da Via Jean Monnet a Via Casata Centuriona, quindi alla Sud, fondamentalmente è la parte esterna della copertura sul Bisagno.
Per la cronaca parliamo di questo personaggio qui...
E qui da capitano alla prima partita della nazionale italiana contro la Francia nel 1910...
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.CITAZIONE (Alexcer395 @ 12/6/2018, 01:06)Perchè a Cali è stato intitolato un ponte se non sbaglio.CITAZIONE (Madian @ 12/6/2018, 01:31)"Via Francesco Calì", è la via che costeggia Piazzale Atleti Azzurri d'Italia (il piazzale davanti alle tribune del Ferraris) e che porta da Via Jean Monnet a Via Casata Centuriona, quindi alla Sud, fondamentalmente è la parte esterna della copertura sul Bisagno.
Ah ecco,non capivo perché credevo fosse qualcosa più strettamente legato alla Samp. Grazie ad entrambi per la delucidazione.. -
.CITAZIONE (Alexcer395 @ 12/6/2018, 01:06)Perchè a Cali è stato intitolato un ponte se non sbaglio.CITAZIONE (Madian @ 12/6/2018, 01:31)"Via Francesco Calì", è la via che costeggia Piazzale Atleti Azzurri d'Italia (il piazzale davanti alle tribune del Ferraris) e che porta da Via Jean Monnet a Via Casata Centuriona, quindi alla Sud, fondamentalmente è la parte esterna della copertura sul Bisagno.
Ah ecco,non capivo perché credevo fosse qualcosa più strettamente legato alla Samp. Grazie ad entrambi per la delucidazione.
Non mi ricordavo ma avevo qualche mese fa postato anche la foto della targa
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ieri leggendo su internet ho scoperto che l'Andrea doria vanterebbe 5 o 6 scudetti ,ora vi posto il link dell'articolo e mi chiedevo come mai non se ne parla da nessuna parte ed e' una cosa poco risaputa?
non dico di fare una petizione idiota come i piccioni ma pero potrebbe essere una cosa interessante da inserire nel nostro museo .
cosa ne pensate?
Edited by Tore MB - 31/10/2018, 14:55. -
.ieri leggendo su internet ho scoperto che l'Andrea doria vanterebbe 5 o 6 scudetti ,ora vi posto il link dell'articolo e mi chiedevo come mai non se ne parla da nessuna parte ed e' una cosa poco risaputa?
non dico di fare una petizione idiota come i piccioni ma pero potrebbe essere una cosa interessante da inserire nel nostro museo .
cosa ne pensate?
Se ne parlò già qui: #entry622032806
Qui c'è qualche dettaglio di quei tornei non riconosciuti dalla FIGC: https://it.wikipedia.org/wiki/Torneo_FGNI. -
.non dico di fare una petizione idiota come i piccioni ma pero potrebbe essere una cosa interessante da inserire nel nostro museo .
cosa ne pensate?
Nel museo della Sampdoria esiste una sezione dedicata all'Andrea Doria ed alla Sampierdarenese? Se la risposta è affermativa, immagino ci sia anche la bacheca relativa a questi trofei. Sarebbe una mancanza assurda.. -
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Belin Che Calcio
18 h ·
LE ANTENATE...
IL LIGURIA, O PRO LIGURIA...
Il Liguria Foot Ball Club, citato su alcune fonti italocentriche dell'epoca anche con la denominazione Pro Liguria, è stata una società calcistica di Sampierdarena, cittadina successivamente inglobata nella Grande Genova.
Attiva dal 1897, grazie agli sforzi del suo principale dirigente Mainetti fu una delle più antiche squadre di calcio italiane, oltre ad essere la più vecchia tra quelle che hanno dato origine, attraverso le successive fusioni, all’attuale Sampdoria.
www.facebook.com/Belin-Che-Calcio-1132751626901617/
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www.facebook.com/Belin-Che-Calcio-1132751626901617/
BELIN CHE TEMPI!
Campionato CCI,
Doria-Vicenza 3-0.
Un tiro del Doriano Bixio.
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Belin Che Calcio
4 h ·
LA STORIA !
Carzino e Boldrini, in assoluto i primi nazionali della Sampierdarenese
BELIN CHE CALCIO!
Belin Che Calcio
4 h ·
LA STORIA.
1) Ercole Carzino - 145 (10 stagioni)
2) Gipo Poggi - 142 (5 stagioni)
3) Giuseppe Raggio - 135 (8 stagioni)
4) Edgardo Ciancamerla - 127 (6 stagioni)
5) Giacomo Mura - 125 (7 stagioni)
Nella foto, Carzino svetta di testa.
Ma gli avversari chi sono?
BELIN CHE CALCIO!
(Foto Museo Samp Doria) Sampierdarenese-Livorno
Belin Che Calcio
4 h ·
IL BOMBER ASSOLUTO DELLA SAMPIERDARENESE..
1) Cherubino Comini - 47 gol (3 stagioni)
2) Riccardo Fossati 34 (3 stagioni)
3) Gipo Poggi - 27 (5 stagioni)
4) Luigi Cambiaso - 25 (6 stagioni)
5) Giacomo Mura - 25 (7 stagioni)
Nella foto, Cherubino Comini
Belin Che Calcio
51 min ·
BELIN CHE CALCIO !
30 settembre 1934.
Sampierdarenese 2 - Bologna 1,
i giocatori a fine partita salutano il pubblico.
(Tratta da Museo Samp Doria)
Belin Che Calcio
4 h ·
1937-1946
LA STORIA!
1937 - Il Regime impone la fusione delle maggiori società genovesi: si salvò solo la Sestrese.
Quindi l'A.C. Sampierdarenese confluisce assieme alla S.S. Corniglianese e alla Rivarolese nell'Associazione Calcio Liguria.
1945 - La Commissione della FIGC presieduta dal Giovanni Mauro ristabilisce tutti i diritti sportivi annullando le fusioni coatte pilotate dal regime fascista.
L'A.C. Sampierdarenese torna ad essere affiliata e si iscrive al campionato misto di Divisione Nazionale Alta Italia.
1945-1946 - 16ª nella Divisione Nazionale Alta Italia.
1946 - 12 agosto: si rifonde con la Andrea Doria dando vita alla Unione Calcistica Sampierdarenese-Doria "Sampdoria" Genova, poi Unione Calcio Sampdoria.
BELIN CHE CALCIO!
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Belin Che Calcio
Ieri alle 10:51 ·
Tratto dal Museo della Sampdoria...
1922, Sampierdarenese 3 - Rivarolese 1, Cambiaso al tiro. Campo sportivo sotto Villa Scassi, dove ora passa via Cantore...
BELIN CHE CALCIO !
Belin Che Calcio
3 h ·
1902, QUANDO IL CALCIO ERA ROMANTICO.
Una formazione dell'Andrea Doria...
BELIN CHE CALCIO !
Belin Che Calcio
3 h ·
BELIN CHE CALCIO !
Una formazione della Sampierdarenese 1933-34
Belin Che Calcio
3 h ·
FOTO STORICA.
L'ULTIMA... ANDREA DORIA!
La formazione dell'Andrea Doria che scese in campo a Milano, il 14 ottobre 1945, per affrontare l'Inter nella 1ª giornata della Divisione Nazionale, l'ULTIMO TORNEO DISPUTATO PRIMA DELLA FUSIONE CON LA SAMPIERDARENESE !
Belin Che Calcio
3 h ·
11 LUGLIO 1946...LA STORIA!
L'ARTICOLO DE "IL SECOLO XIX"
CHE ANNUNCIO' LA FUSIONE.
UN BREVE SCRITTO SU UNA COLONNA...
e nell'articolo c'è anche sarcasmo...
"DORIA E SAMP SI FONDONO...AD OGNI MODO AUGURI SIGNORI DELLA DORIA-SAMP!"
-di Edgardo D'Apua -
(Il Secolo XIX dell'11 luglio 1946)
«In queste ore, la fusione Doria-Samp, è in atto. Strane vicende della vita. Anche sportiva.
Un giorno ai gerarchi prese l'uzzolo di fondere Doria e Samp per fare posto a chi più loro interessava e commisero praticamente un reato di "lesa personalità" aggravandolo con la beffa del nome dato alla nuova creatura nata dal pateracchio.
Ricordate? Dominante.
Ed i "fusi" si vendicarono nell'unico modo consentito: facendosi dominare.
Così successe che ad un dato momento ognuno riprese la sua strada: la Samp fanfara in testa, la Doria nell'ombra più raccolta.
Ora il destino riporta sardo e testardo la stessa fonte. Ma la Doria ha un programma quasi americano.
Non per nulla vi ronzano attorno i fratelli Rissotto.
Si dice che il Genoa si sia presentato ai rossoneribiancoblu con tre milioni e mezzo.
Ce lo date Fiorini? No han detto, i biancoblurossoneri. Fossimo matti. C'è il Napoli che ha spedito su un emissario con cinque milioni e mezzo...
E noi ne vogliamo sei.
Ma perché lo vendono Fiorini se deve nascere questa grande squadra?
Comunque, anche senza Fiorini, la grande squadra dovrebbe scaturire dai cervelli vulcanici dei Sanguineti, dei Corti, dei Tredici, dei Lari, dei Parodi, cui si aggiungono le vecchie volpi Buttignol e Cornetto.
Due portieri di gran classe Lusetti e Bonetti;,
tre terzini di schietto rilievo: Battaia, Sacchetti, Parena; sei mediani (a proposito da qualche giorno bazzica per Genova il lungo scarsocrinito Milani...) Gramaglia, Bertoni, Bertani, Diotallevi, Sandroni, Castignani, più l'eventuale acquisto;
una serie di avanti capitanati da Baldini, con Bassetto, Conti II, Carissimi, Di Piazza, Frugali, Castelli, Ventimiglia, Parodi, Braga, Parvis, Opisso.
C'è da sfrontare. Anzi bisognerà sfrontare.
Insomma, se ennesima fusione deve essere, CHE FUSIONE SIA !"
BELIN CHE CALCIO !
Belin Che Calcio
2 h ·
I CAPITANI, E CHE CAPITANI !
Renzo De Vecchi ed Ercole Carzino, capitani di Genoa e Sampierdarenese, assieme all'arbitro, prima di un derby.
BELIN CHE CALCIO !
Belin Che Calcio
2 h ·
LA STORIA...
1927, Un colpo di testa di Ercole Carzino, capitano della Dominante.
Che campo sportivo sarà ?
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Belin Che Calcio ha aggiunto 2 nuove foto.
15 h ·
LE FOTO DELLA STORIA.
1935, il campo dell’Andrea Doria diventa... Piscine di Albaro !
BELIN CHE CALCIO!
Belin Che Calcio
15 h ·
LA STORIA... IL DERBY !
1934. Sul campo di casa dell’Andrea Doria, situato esattamente dove oggi ci sono le piscine di Albaro, si disputa il derby molto sentito ANDREA DORIA-SAMPIERDARENESE!
Una fase di gioco.
(Foto SampStory).
BELIN CHE CALCIO!
Belin Che Calcio
16 h ·
FOTO STORICA...
E’ il 15 settembre 1946.
Un gruppo di giocatori di Sampierdarenese e Andrea Doria sanciscono sul campo la fusione!
BELIN CHE CALCIO !
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Alla faccia di quelli che pensano che la storia siano loro... .