Il bilancio economico del mercato estivo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Afghan_Whig
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (frank sessantanove @ 7/9/2012, 12:20) 
    Secondo me l'NBA è un buon modello a cui ispirarsi.
    Si potrebbero mettere dei salary cap al monte ingaggi che variano a seconda della posizione nella classifica dell'anno precedente. Così le squadre fanno di tutto per avere più spazio salariale e non pagare la luxury tax.

    E' un sistema troppo complesso da emulare. Bisognerebbe stravolgere l'intero sistema calcistico continentale per provare ad importare il modello NBA. Però sarebbe già tanto avvicinarsi con misure che incentivino il livellamento economico e quindi la competività del campionato, ma sarebbero invise dai poteri forti e quindi irrealizzabili allo stesso modo. L'idea di Sagramola a mio avviso è folle perché a nessuno dei tifosi di Chievo, Pescara, Atalanta ecc. interesserebbe un campionato senza retrocessioni, anche perché a quel punto le società si concentrerebbero unicamente sulle cessioni lasciando l'organico estremamente impoverito. Probabilmente è proprio questo che intende Sagramola volendo resettare l'intero sistema, ma è decisamente inattuabile. Ricordiamoci che siamo la patria degli stadi inagibili, degli organi competenti "incompetenti" (scusate l'espressione cacofonica) e di altri problemi non trascurabili. La proposta di Sagramola è troppo estrema per soffermarsi puramente sull'aspetto economico e non migliorare in toto il sistema calcio italiano.
     
    .
  2. Gsquared
        Like  
     
    .

    User deleted


    Come hanno già detto altri, un sistema senza retrocessioni in italia non è fattibile. Già si è visto che aumentando il numero di squadre in serie A da 18 a 20 squadre e diminuendo le retrocessioni da 4 a 3 si è solo aumentato il numero di squadre che a 10 giornate dalla fine non hanno più obiettivi stagionali, ottenendo come risultato solo partite giocate per onor di firma. Se eliminassimo le retrocessioni sarebbe ancora peggio... a parte le prime 7-8 le altre se ne fregherebbero...
    E poi, sinceramente, a me piace l'idea che una squadretta di un paesino possa in potenza arrivare a giocare in serie A...
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Doriano MB
    Posts
    13,653
    Location
    Castelfiorentino (FI)

    Status
    OFFLINE
    E' anche una questione di spirito sportivo, cosa assente in Italia e sul quale si dovrebbe iniziare a lavorare.
    Anche oggi a fine campionato ci sono 4-5 squadre che non lottano a niente, basta avere il fiato sul collo e controllare (senza chiudere gli occhi) per avere partite credibili fino alla fine (avete visto quest'anno il Parma che filotto a fine campionato, ha vinto anche partite inutili, chiedetevi il perchè, forse a causa delle indagine sulle combine tutti i club erano tenuti a comportarsi nel modo più sportivo possibile per non lasciare dubbi? ).
    Ci vuole lo spirito sportivo per giocare solo per vincere e forse la mancanza di obbiettivi può creare meno tensione e meno agonismo, ma può anche evitare spettacoli indecenti con squadre arroccate a difendere 1 goal o il pareggio, anche quelle sono partite brutte, uguale a quelle dove i giocatori sembrano ad una scampagnata.
    L'altra "medicina" a questo male sono i contratti variabili, con un fisso basso, diciamo 1/3 del totale, e gli altri 2/3 in base al rendimento collettivo e personale, in questo caso daremmo lo stimolo più grande ai calciatori...lo stipendio!
    Basta vedere gente che firma 5 anni a 3 mln e poi tira i remi in barca, diamogli il 30 % e il resto in base ai risultati, più vinci e più guadagni...vedremo una professionalità ormai persa, un impegno costante, sarebbe un bel passo in avanti.
    Comunque, a mio modo di vedere, nel giro di 10 anni arriveremo a delle leghe chiuse, che piaccia o no, e sarà uno stravolgimento a livello globale ed insieme verranno rivisti anche i contratti dei calciatori.
     
    .
  4. CavaliereDiMime
        Like  
     
    .

    User deleted


    Comunque io avevo postato il link per parlare delle cifre date da sagramola, per le altre dichiarazioni mi sa che siamo un po' OT qua :lol:
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Doriano MB
    Posts
    13,653
    Location
    Castelfiorentino (FI)

    Status
    OFFLINE
    Sagramola comunque nell'intervista non parla direttamente del calciomercato e del suo bilancio, a parte le varie proposte, dice che la Samp ha ricavi per 45 mln e spese per personale di 55 mln.
     
    .
  6. CavaliereDiMime
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (TheSmallPrint @ 7/9/2012, 14:55) 
    Sagramola comunque nell'intervista non parla direttamente del calciomercato e del suo bilancio, a parte le varie proposte, dice che la Samp ha ricavi per 45 mln e spese per personale di 55 mln.

    infatti nelle prime pagine si parlava anche di tutte le entrate e le spese che ha la Samp
    da qui sappiamo di questa differenza negativa, senza contare le altre spese di gestione e il calciomercato
    quindi tanto parsimoniosi mi pare che non sia stati..
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Doriano MB
    Posts
    6,206
    Location
    Genova

    Status
    OFFLINE
    CITAZIONE (frank sessantanove @ 7/9/2012, 11:24) 
    CITAZIONE (smaramba @ 7/9/2012, 11:15) 
    bloccare le retrocessioni? non credo nemmeno che sia fattibile..la prima cosa da fare secondo me è la riforma dei campionati..

    E' vero, non si possono bloccare le retrocessioni, però si possono almeno ridurle. Secondo me l'ideale sarebbe un campionato a 18 con una sola retrocessione.

    vallo a dire alle società di serie B che vogliono investire per lo stesso discorso e venire in A

    appena posso leggo l'integrale ma qui sagramola si merita un

    :boiate:


     
    .
  8. Martina6
        Like  
     
    .

    User deleted


    Probabilmente sarebbe meglio spostare parte di questi post in un apposito topic siccome stiamo andando OT ma visto che qui si parla della proposta di Sagramola di bloccare le retrocessioni continuo a postare qui.

    Bloccare le retrocessioni: le reazioni all’invito di Sagramola

    Genova - L’idea è rivoluzionaria, forse anche un po’ troppo. Bloccare le retrocessioni dalla serie A per 3-4 anni per poter aggiustare i bilanci e programmare meglio la gestione societaria. Il direttore generale della Sampdoria, Rinaldo Sagramola, è convinto che funzionerebbe. E ha lanciato l’insolita proposta. Ne ha parlato con alcuni colleghi, anche con Adriano Galliani ma, almeno per ora, non ha avuto molto seguito da parte di altri presidenti di società, molti dei quali - tra loro anche il presidente del Genoa, Enrico Preziosi - hanno preferito non commentare.

    «Questione politica, non entro nel merito», dice Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus. «Nel calcio c’è bisogno di una rivoluzione» incalza invece il vulcanico presidente del Palermo, Maurizio Zamparini. «Senza l’assillo della retrocessione - aggiunge - si potrebbe effettivamente programmare molto meglio la gestione di una società. Sì, gioverebbe al sistema. Vedremmo anche partite più belle, aperte, combattute, senza i tatticismi delle squadre che scendono in campo magari per lo zero a zero. Oggi ci sono partite dei dilettanti che agonisticamente sono molto più belle da vedere di certe partite di serie A, dove conta solo il risultato. Bloccando le retrocessioni, dovremmo però compensare in qualche modo le società di serie B. E non mi pare facile. Sulla carta è un’idea fantastica, ma dico subito che non la ritengo applicabile». Anche il presidente del Palermo è per l’abbattimento dei costi del calcio, ma attraverso un altro sistema: «C’è un potere contrattuale esagerato dei giocatori - spiega Zamparini - bisognerebbe ridurre con effetto immediato del 20-30 per cento i loro stipendi. Ma questa sarebbe una rivoluzione nel calcio che potrebbe avere luogo soltanto quando ci sarà una rivoluzione nel Paese».

    A nome del Siena, squadra di serie A che parte con l’handicap per la questione del calcioscommesse, parla il direttore sportivo Stefano Antonelli. «So di questa proposta che verrà fatta alla prossima assemblea di Lega. Egoisticamente e ipocritamente potrei dire che siamo favorevoli, vista la nostra posizione, ma al di là di ciò che ci riguarda e quindi della convenienza, posso dire che nel calcio qualcosa va fatto, e anche in fretta perché abbiamo toccato il fondo. Non si può ogni anno rischiare le mancate iscrizioni o i fallimenti». «Siamo troppo con il fiato sul collo - aggiunge Antonelli - e non solo noi piccole società. Anche le grandi faticano con i bilanci, avete visto quante cessioni hanno fatto società come Milan e Inter. Bisogna trovare alternative importanti. E non solo in serie A, ma anche in serie B e in Lega Pro. Ci vuole una riflessione. E il blocco delle retrocessioni può essere una delle strade».

    «È una proposta strana - dice il direttore sportivo del Chievo, Giovanni Sartori - è normale che se per 5 anni bloccassimo le retrocessioni sarebbe tutto più facile. Si potrebbero abbassare gli stipendi, ridurre le rose, sarebbe tutto diverso rispetto a un campionato normale. Per ripianare il deficit, sarebbe uno strumento utile. Ma la serie B ha il suo sfogo nelle promozioni in A e la strada è difficilmente percorribile».

    Decisamente contrario all’idea è il presidente dell’Associazione calciatori, Damiano Tommasi. «Togliere promozioni e retrocessioni - dice - sarebbe una sconfitta nei confronti di chi ha alimentato il calcioscommesse e ha frequentato ultimamente le Procure, perché le situazioni pericolose nascono quando il risultato non è determinante. Io, al contrario, aumenterei il numero di società coinvolte nella lotta per qualche obiettivo, che sia la salvezza o la promozione, così da rendere sempre importante per tutte e due le squadre il risultato di una partita. Il blocco delle retrocessioni e quindi anche delle promozioni dalla categoria inferiore, poi, riguarderebbe tre Leghe, e credo che sia impossibile che si possano mettere d’accordo». Tommasi si chiede poi, con una punta di polemica: «La Sampdoria fa questa proposta oggi. Perché non l’ha fatta l’anno scorso, quando era in serie B?».

    Ed è nettamente contrario all’idea anche Aldo Spinelli, presidente del Livorno, squadra attualmente in serie B. «È un progetto che non potrà mai essere realizzato - afferma Spinelli con decisione - cosa significa bloccare retrocessioni e promozioni? Chi investirebbe più in serie B sapendo che la squadra resterà lì per anni, senza ambizione di promozione? Ma io dico che non investirebbero nemmeno le società di serie A sapendo che tanto, qualunque squadra faranno, resteranno in serie A, prendendo i soldi dei diritti televisivi. Certo i bilanci andrebbero a posto, è facile: si incassano un sacco di soldi e si spende poco. No, è una proposta che proprio non esiste. Negli Stati Uniti funziona così, non ci sono retrocessioni, le squadre sono sempre le stesse, ma lì i calciatori sono di proprietà della Lega. È tutto un altro sistema, non applicabile da noi».

    La proposta di Sagramola ha alimentato il dibattito anche tra i tifosi, sul nostri sito. E per la maggior parte i commenti sono contrari all’idea. I tifosi vedono nel blocco delle retrocessioni una mancanza di competitività che riguarderebbe le squadre da metà classifica in giù, non più in lotta per alcun obiettivo.

    Resta comunque aperto il problema denunciato da Sagramola: gli enormi costi di gestione delle società di calcio.

    Il Secolo XIX
     
    .
37 replies since 2/9/2012, 12:52   1737 views
  Share  
.