Tennis (ATP e WTA)

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    Agassi epico

    Lo statunitense, all'ultimo torneo in carriera, batte Baghdatis (n° 8 del tabellone) in 5 set con il pubblico in delirio. Tra le donne Hingis eliminata dalla Razzano

    Andre Agassi (Usa) b. Marcos Baghdatis (Cip/8) 6-4 6-4 3-6 5-7 7-5
     
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    Us Open, l'addio di Agassi

    Al terzo turno Andre battuto in 4 set dal tedesco Benjamin Becker: è stata la sua ultima partita ufficiale. Il lungo applauso del pubblico di Flushing Meadows
    Andre Agassi, 36 anni: è l'addio al tennis.

    E’ finita, come era inevitabile, la carriera di uno tra i più grandi campioni di ogni epoca. Andre Agassi ha giocato l’ultima partita di una carriera interminabile, perdendo dal tedesco Benjamin Becker (5-7 7-6 4-6 7-5 in 3 ore e 3 minuti) nel terzo turno del suo ventunesimo Open degli Stati Uniti. A Flushing Meadows nessuno ricorda una standing ovation così lunga e fragorosa; forse gli si possono accostare quella del 5 settembre 1989 per l’addio di Chris Evert o quella del 2 settembre 1991 per la storica vittoria del quarantenne Jimmy Connors su Aaron Krickstein.
    TRA I GRANDI - Nonostante Pete Sampras, suo storico rivale, abbia vinto molto più di lui (14 slam a 8, 20 confronti diretti a 14), nonostante John McEnroe sia stato dotato da madre natura di un talento assai più puro e spettacolare, nonostante Jimmy Connors e Ivan Lendl siano riusciti a rimanere più a lungo in cima al ranking mondiale e a vincere più tornei, Andre Agassi ha segnato un’epoca trasformando il tennis in uno spettacolo degno della sua Las Vegas. Agassi ha dato spettacolo sul campo per il suo modo aggressivo di giocare, sempre in anticipo, e di proporsi alle platee di mezzo mondo. I suoi pantaloncini di jeans e le sue magliette fluorescenti hanno fatto epoca come le sue risposte di rovescio a due mani o i suoi particolarissimi cross di dritto. E fuori dal campo è diventando l’uomo immagine del tennis mondiale più di quanto siano riusciti a fare tutti insieme quei campioni citati sopra.
    I RECORD - Agassi si è dovuto arrendere all’età e al fisico, ma non certo come tennis, sempre brillante e spettacolare come e meglio dei vecchi tempi. Quando baby Agassi si affacciò sulla ribalta mondiale – era la fine degli anni Ottanta – il suo tennis era un bombardamento continuo da tutti i punti del campo e con tutti i colpi possibili. Sparava cannonate senza pensare a come vincere il match. E spesso perdeva partite già vinte. Ma dalla vittoria di Wimbledon in poi e fino a oggi, Agassi è stato per quasi 15 anni il giocatore più abile a costruirsi i punti. La vita e la carriera di Andre Agassi fatto parte della storia del tennis come quelle di Bill Tilden o Suzanne Lenglen, di Bjorn Borg o Martina Navratilova. I numeri e i record che Agassi ha stabilito in questi vent’anni di grande tennis sono stati approfonditi e sviscerati in tutte le salse possibili. Quelli che lo hanno reso immortale e superiore a tutti i suoi colleghi, da Rod Laver in avanti, sono due; il fatto di aver conquistato nell’arco della carriera tutti i titoli dello Slam (impresa riuscita soltanto a Fred Perry, Donald Budge, Rod Laver e Roy Emerson) e di essere l’unico giocatore della storia ad aver vinto gli slam su tre superfici differenti (erba, cemento e terra). Nel 1992 ha trionfato a Wimbledon battendo nelle ultime fasi del torneo Becker, McEnroe e Ivanisevic; nel 1994 ha vinto senza essere testa di serie l’Open degli Stati Uniti battendo in finale Michael Stich; nel 1995 ha superato Pete Sampras nella finale dell’Open d’Australia e nel 1999 ha recuperato e vinto una drammatica finale al Roland Garros in cinque set contro l’ucraino Andrei Medvedev. Ma non è certo finita qui; Agassi ha vinto l’ultimo torneo dello Slam del Novecento, l’Open degli Stati Uniti del 1999 su Todd Martin, e il primo Slam del nuovo Millennio, l'Australian Open del gennaio del 2000 su Yevgeny Kafelnikov. A questi sei tornei dello Slam vanno aggiunti gli Open d’Australia del 2001 e del 2003. Queste 8 affermazioni lo posizionano al sesto posto assoluto tra i plurivittoriosi dopo Pete Sampras (14), Roy Emerson (12), Bjorn Borg e Rod Laver (11) e Bill Tilden (10) e compensano ampiamente le 7 finali perdute (4 a Flushing Meadow, 2 al Roland Garros e una a Wimbledon), l’ultima delle quali all’Open degli Stati Uniti del 2005 contro Federer. Ma Agassi ha vinto anche un Masters (quello del 1990 sul sintetico indoor di Francoforte), una Olimpiade (Atlanta nel 1996) e tre coppe Davis. Negli Slam ha vinto 224 partite ed è il secondo di sempre alle spalle di Connors (233).
    IL GIOCO - Agassi è stato l’interprete più puro dell’attaccante da fondo campo che ha avuto in Jimmy Connors il precursore più eccellente. Dotato di un anticipo micidiale e di due eccellenti colpi da fondo campo, Agassi è diventato il beniamino del pubblico di tutto il mondo per quel suo modo un po’ irriverente di stare in campo e di divertire il pubblico. Nell'aprile del 1995 è diventato per la prima volta numero 1 del mondo, posizione che ha mantenuto per 101 settimane fino al settembre del 2003. In tutti questi anni ha guadagnato oltre 31 milioni di dollari in premi ufficiali e altri 150 milioni di dollari in sponsorizzazioni. Almeno un quarto di questa cifra l'ha investita nella Andre Agassi Foundation, una sorta di salvagente per i bambini disadattati della sua città. E forse questa rimane la sua più grande vittoria. Grazie Andre, grazie di cuore, anche se ora il tuo gioco preferito è andato in "game over".
     
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  3. sampdoria olè
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    Martina c'è ancora

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    09 11 2006
    E' finita con tutto il pubblico della Madrid Arena in piedi in una standing ovation solo per lei: Martina Hingis è stata l'autentica protagonista della giornata di ieri nella quale è riuscita a battere al terzo set Nadia Petrova, una delle giocatrici più in forma di questo Masters. Già martedì, quando Martina aveva impegnato la Henin costringendola al terzo set, il pubblico spagnolo l'aveva sostenuta a più riprese. Quando poi ieri, sempre al terzo set, si è aggiudicata la sfida con la russa, è stato un autentico tripudio, quasi fosse in campo una giocatrice iberica. Le ultime esibizioni della Hingis nei tornei che contano, Wimbledon e US Open, erano state deludenti, quasi a dimostrare che oggi non possa giocarsela con le grandi. E c'era chi ventilava la possibilità del ritiro per una giocatrice che ha sempre avuto in testa solo un traguardo: vincere. La partita di martedì con la Henin e quella di ieri con la Petrova hanno dimostrato che martina può giocarsela con le più forti, anche se il suo servizio non va forte come il loro, anche se la sua potenza è decisamente inferiore. Forse non riuscirà ad arrivare in semifinale in questo Masters, oggi è attesa da una difficile sfida con la Mauresmo, ma la sensazione è che questa Martina possa ancora dare qualcosa al tennis femminile.

    La giornata si era aperta con la disputa di due incontri del gruppo rosso: Svetlana Kuznetsova, all'esordio nel torneo, ha battuto in due set Elena Dementieva, senz'altro più competitiva del giorno precedente in cui aveva ceduto nettamente alla Sharapova. Ma nonostante non abbia commesso lo stesso numero di doppi falli del giorno precedente la vittoria è andata alla sua avversaria per 7-5 6-3. Dementieva ormai fuori dai giochi mentre la Kuznetsova si giocherà oggi il passaggio del turno contro Kim Clijsters. La giocatrice belga è stata infatti protagonista del secondo incontro contro Maria Sharapova, ma non è riuscita a contrastare la sua avversaria che si è imposta con un duplice 6-4. Troppo forte la russa di questi tempi o ancora fuori condizione la Clijsters? Lo sapremo stasera quando la sfida con la Kuznetsova dirà qualcosa in più sulle reali possibilità della Clijsters di essere protagonista in questo Masters.

    La situazione del gruppo giallo vede per ora una vittoria a testa per Hingis, Henin e Petrova. Oggi scenderanno in campo la Henin contro la Petrova e successivamente la Mauresmo contro la Hingis. Il destino del girone dipende esclusivamente dalla Mauresmo, dalla sua condizione e dalla sua voglia di provare a vincere le due partite che le restano per cercare di arrivare alle semifinali. Di certo la sfida con la Hingis è la più affascinante di oggi e a seconda dell'esito potrebbe rendere ininfluente l'ultima partita, in programma domani, tra la stessa Mauresmo e la Henin. Nel gruppo rosso invece abbiamo la Sharapova con due vittorie e la Dementieva con due sconfitte. La partita di stesera tra Kuznetsova e Clijsters pare decisiva per il passaggio alle semifinali, supponendo la Sharapova già qualificata e prima del girone. Anche in questo caso le partite di domani, Clijisters-Dementieva e Sharapova-Kuznetsova, potrebbero rivelarsi poco influenti: inconveniente causato da questa formula a gironi che non convince pienamente.
     
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  4. TONY KUKOC
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    Io da piccolo ero innamorato di Monica Seles...e comunque la Hingis era forte...se pensate che non aveva un gran fisico...gran talento
     
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    pensavo la discussione si riferisse alla Navratilova!!!

    grande Hinghis comunque
     
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  6. TONY KUKOC
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    Anche la Navratilova è sempre li li per tornare...il fatto è che ha 50 anni circa
     
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    Tennis. Federer perde: il re si ferma dopo 7 mesi


    Lo svizzero battuto dopo 41 vittorie consecutive: il fuoriclasse di Basilea inciampa nell`argentino Guillermo "Willy" Cañas (7-5, 6-2)

    Alla fine il re ha perso. Dopo 7 mesi, 41 partite e 7 tornei, Roger Federer finisce al tappeto. Lo svizzero, dominatore incontrastato del tennis mondiale, cade al secondo turno dell`Atp Masters Series di Indian Wells. Sul cemento californiano, il fuoriclasse di Basilea inciampa nell`argentino Willy Cañas: 7-5, 6-2 e l`elvetico assaggia nuovamente la sconfitta. Non gli capitava dal 16 agosto dello scorso anno. Al secondo turno del Masters Series di Cincinnati, sempre sul cemento a stelle e strisce, era stato il britannico Andy Murray a fermare in 2 set `King Roger`, che da lì in poi avrebbe vinto sempre e ovunque.

    ``Prima o poi doveva accadere``, commenta Federer senza fare drammi e senza cercare alibi: nessun accenno al problema di vesciche all`alluce destro e al doppio intervento del fisioterapista durante l`incontro. ``La partita è stata dura sin dall`inizio, è stato un match in salita. Ho perso ed è finita un`incredibile striscia di vittorie. Non è una tragedia...``.

    La battuta d`arresto è arrivata in una giornata pessima per il rossocrociato, che deve rinunciare all`idea di trionfare a Indian Wells per il quarto anno consecutivo. La partita con Canas è stata una delle rare occasioni in cui Federer ha commesso un numero di errori (39) superiore a quello dei colpi vincenti messi a segno (35). Il bilancio dello svizzero nel 2007 è di 12 vittorie e 1 sconfitta: in bacheca, quest`anno, ci sono già i trofei conquistati all`Australian Open e al torneo Atp di Dubai.

    Fonte: adnkronos.com
     
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  8. Xisco
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    quando ieri l'ho visto ci sono rimasto di stucco...maledetto argentino figlio di una CANAS :lol:
     
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  9. federer91
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    Caspita dopo 41 vittorie consecutive arriva sto Canas e mi mette ko Roger... maledetto! :angry:
     
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  10. Xisco
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    ne mancavano solo 4 di vittorie e avrebbe raggiunto il record di mc enroe..
     
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    Doriano MB
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    Canas manda ancora Ko Federer

    Guillermo Canas fa il bis e dopo Indian Wells elimina di nuovo il numero uno del mondo Roger Federer.
    MIAMI
    Per la quinta volta in carriera, Federer ha incassato due sconfitte consecutive contro lo stesso giocatore. Lo stop subito a Indian Wells poteva essere considerato una casualità. Adesso, però, la situazione è più complicata. «Non ho pensato alla partita persa due settimane fa», ha detto il fuoriclasse di Basilea. «Sapevo che questo match sarebbe stato completamente diverso. Mi aspettavo di vincere e invece non è andata così. È stata una di quelle partite che non avrei mai dovuto perdere».

    Il numero 1 del mondo è incappato in una delle sue rare giornate storte. Ha commesso oltre 50 errori e ha convertito solo quattro delle 16 palle break avute a disposizione. Dopo aver ceduto il primo set al tie-break, Federer ha agevolmente pareggiato i conti nella seconda partita e ha aperto il terzo parziale procurandosi tre opportunità per strappare il servizio all’avversario. Le ha fallite e l’epilogo è stato rinviato ancora al tie-break. Qui, è accaduto l’imprevedibile: Federer, sotto 4-5, ha sbagliato una semplice voleee di dritto e ha regalato a Canas 2 match point. L’argentino ha trasformato il secondo e ha chiuso la pratica

    «Ho controllato il gioco per quasi tutta la partita», ha aggiunto Federer. «Ero soddisfatto del mio livello di gioco, pensavo fosse una grande partita. Perdere così è ancor più deludente». In poco piu di 2 settimane, l’elvetico ha perso due volte sul cemento. Su questa superificie, ha subito solo due ko in tutto il 2006. Colpa di Canas, secondo King Roger.

    «Guillermo è un combattente, non sbaglia quasi mai e si muove moltissimo sul campo. Ha migliorato rovescio e servizio, quei colpi non erano così buoni un paio d’anni fa. Mi ha battuto due volte perchè ha giocato bene, io non sono stato in grado di contrastarlo. Eppure, stavolta sono andato meglio rispetto a due settimane fa»
     
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  12. Xisco
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    quando l'ho saputo quasi non ci credevo, mi spiace, stavolta credevo che la storia che sarebbe diversa, ma purtroppo sono stato smentito...per fortuna hanno perso anche anche roddick e nadal..
     
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  13. Ale in the Stretch
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    Questo Canas è proprio la sua bestia nera.
     
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  14. Xisco
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    Giallo coca a Wimbledon
    Martina Hingis si ritira

    La fuoriclasse svizzera, numero 19 del ranking Wta, annuncia l'addio all'attività agonistica. Avrebbe fallito un controllo antidoping al torneo londinese nel 2007, ma lei nega l'addebito
    ZURIGO (Svizzera) 1 novembre 2007 - Clamoroso annuncio di Martina Hingis: la svizzera, cinque volte vincitrice in tornei del Grande Slam, ha comunicato il suo ritiro dall'attività agonistica. Secondo quanto dichiarato, la fuoriclasse elvetica sarebbe risultata positiva per cocainaa un controllo antidoping di Wimbledon 2007, però lei nega di averne mai fatto uso.
    PARLA MARTINA - "Sono stata trovata positiva, ma io non ho mai fatto uso di droghe e sono sicura al cento per cento della mia innocenza. Per il mio stile di gioco, l'unico 'aiuto' per le mie prestazioni è dato solo dalla passione per il gioco. Dopo essere risultata positiva a Wimbledon per metaboliti della cocaina ero sotto choc, ho subito fatto il test del capello che ha dimostrato come io non abbia mai assunto coaina, ma anche le controanalisi hanno confermato la positività. Ho assunto un avvocato che è convinto sia impossibile dimostrare come il test risultato positivo provenga dalle mie urine. Ma mi è stato detto che potrebbero volerci anni per fare chiarezza definitiva. Non voglio passare anni a litigare con gli organismi dell'antidoping. Sono frustrata e arrabbiata. Sono innocente al 100 per cento. In ragione della mia età e dei miei problemi di salute a un'anca, ho anche deciso di ritirarmi dall'attività tennistica. Su consiglio dei miei avvocati non risponderò ad alcuna domanda,ma posso assicurarvi che non ho mai assunto droghe".
    CARRIERA - A Wimbledon la Hingis era stata eliminata per 6-4 6-2 al terzo turno dalla statunitense Laura Granville. La svizzera, ex numero 1 del ranking Wta e oggi al numero 19, in carriera ha vinto l'Australian Open nel 1997, 1998 e 1999, Wimbledon e l'Us Open nel 1997. Dopo quattro anni di stop a causa degli infortuni, era tornata alle gare nel 1995 e il suo ultimo match risale al 19 settembre quando perse 7-5 6-1 dalla cinese Peng Shuai nel secondo turno del torneo di Pechino.
    IL COMMENTO DELLA WTA - Larry Scott, grande capo del circuito Wta, ha detto che la sua organizzazione non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale della positività della Hingis e che ogni giocatrice è da considerarsi innocente fino a prova contraria. Quando alla notizia del ritiro, Scott ha detto che "Martina Hingis è una grande campionessa e una delle preferite dei tifosi a livello mondiale. La ricorderemo sempre non solo per i risultati raggiunti, ma anche per la sua intelligenza di gioco e per la sua professionalità fuori dal campo".

    da "gazzetta.it"
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    Stavolta è davvero finita, non ho nulla da aggiungere, magari lo farò dopo scrivendo un qualcosa in più per una dei miei più grandi miti sportivi. Non ho nulla da aggiungere per il momento, se non un GRAZIE DI TUTTO MISS SWISS, NON TI DIMENTICHERO' MAI.
     
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  15. sampdoria olè
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    Positiva alla cocaina: la Hingis si ritira


    Il Sole 24 ore
    Martina Hingis ha preferito non rispondere alle domande dei giornalisti. Per spiegare il perch‚ del suo ritiro - il sospetto che abbia fatto uso di cocaina, emerso dopo un controllo all'ultimo torneo di Wimbledon, proprio lì dove era cominciata a 16 anni la sua carriera di successi - si è affidata ad un comunicato letto durante una conferenza stampa convocata all'improvviso.
    L'ormai ex tennista, 27enne ex enfant prodige del circuito femminile, slovacca di nascita e svizzera d'adozione, ha scorso le righe di un testo con voce ferma, ma visibilmente emozionata.
    Poi si è limitata ad aggiungere che non poteva dare ulteriori particolari e che le le domande avrebbero potuto crearle ulteriori problemi. Quindi ha lasciato la sala.
    «Contro di me accuse immonde e mostruose. Io non ho mai fatto uso di sostanze dopanti. In tutta la mia carriera sono sempre stata trasparente ed onesta», ha sostenuto la Hingis, nonostante siano risultate positive sia le analisi che le controanalisi. Nelle quali però, ha detto il suo avvocato, «sono state constatate numerose incoerenze concernenti i test sulle urine prelevate a Wimbledon». Dubbi sono stati sollevati sulle procedure antidoping seguite ed addirittura sulla effettiva appartenenza dei campioni alla tennista. Che ha aggiunto di «essersi sottoposta ad un test sulla cocaina attraverso i bulbi capilliferi, con esito negativo» tra le analisi dei campioni A e B.
    Ma poich‚ non ha «alcuna voglia di passare i prossimi anni a battersi contro le organizzazioni antidoping», ha preferito mettere fine alla sua carriera, anche per precedere una eventuale sospensione. «Sono frustrata ed in collera - ha detto ancora la Hingis - È innegabile che per me era sempre più difficile competere ad alti livelli, sia a livello fisico che psichico. Accuse come questa sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quindi considerata la situazione, la mia età ed i problemi dell'anca ho deciso di lasciare il tennis professionistico».
    Ma prima ha voluto mettere qualche puntino sulle i: «La mia unica arma sui campi da tennis è ed è sempre stato il gioco e l'amore per questo sport. Dicono che la cocaina aumenta l'auto-stima e dà una sorta di euforia. Non so se è vero.
    Però ritengo sia impossibile, sotto l'effetto di droghe, mantenere concentrazione e coordinazione necessarie per giocare a certi livelli».


    Più giovane a vincere a Wimbledon. Il nome in onore della grande Navratilova; a sedici anni la vittoria sull'erba di Wimbledon, in doppio; nel '97 un primato da record, la più giovane tennista della storia a raggiungere il primo posto della classifica mondiale WTA. Martins Hingis - ma il suo vero nome è Martina Hingisova Molitor - è nata a Kosice, in Slovacchia il 30 settembre del 1980, e da quando ha preso la racchetta in mano si è rivelata come enfant prodige. Svizzera di cittadinanza (risiede a Trubbach), ha vissuto a lungo anche in Florida. Nel 1994 ha fatto il suo esordio nel circuito professionistico di tennis al torneo di Zurigo: l'anno successivo il balzo nel Grand Slam, con la prima partecipazione nel singolare agli Open d'Australia.
    Saranno in tutto cinque le vittorie in singolare nei tornei dello Slam, Wimbledon, Us Open e tre volte in Australia. Unica pecca, il Roland Garros.
    Nel '96 il primo successo in uno dei tornei più famosi, quando in coppia con la ceca Helena Sukova, vince a Wimbledon, la più giovane tennista ad aggiudicarsi il prestigioso trofeo inglese. Il '97 è la sua stagione stellare: a soli diciassette anni Hingis vince 12 titoli su 13 finali disputate. Fallisce però l'unica finale dello Slam (sulla terra rossa di Parigi) a causa di un incidente a cavallo. E proprio i ripetuti infortuni saranno una costante negativa nella carriera dell'enfant prodige della racchetta, di quella ragazzina di origine ceche che è riuscita a battere tutti i record di precocità.
    Precoce però anche nel ritiro: nel 2003, afflitta da un problema alla caviglia e dopo un intervento, la tennista aveva annunciato di lasciare il tennis. Non giocava più dal 2002. Nel 2005 però non resiste e torna a giocare. Nel 2006 il ritorno alle competizioni ufficiali con il torneo di Gold Coast in Australia: l'anno lo chiude al settimo posto. E anche nel 2007 la svizzera è sempre tra le prime dieci al mondo, ma i problemi fisici continuano a tormentarla. Salta il Masters di Roma e il Roland Garros per un guaio all'anca. L'ultima pagina la scrive oggi: annuncia di essere sospettata di aver fatto uso di cocaina, smentisce di aver preso droghe, ma annuncia il suo ritiro bis.

     
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1170 replies since 24/6/2006, 17:49   39409 views
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