Qualificazioni Euro 2012: le qualificate

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  1. Afghan_Whig
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    Alla scoperta del pianeta Bosnia

    Safet Susic e la sua interessante selezione che dispone di tutte le credenziali per risultare un pericoloso underdog nella doppia sfida contro il Portogallo (che si preannuncia scoppiettante) saranno sicuramente stati oggetto d'innumerevoli chiacchiere da bar e non solo. Quello che la maggior parte della gente si chiede è se la potenza della Bosnia & Erzegovina sia ascrivibile al solo Edin Dzeko. La risposta è ovviamente negativa, in quanto, e Susic ringrazierà eternamente il cielo per questo: è qualcosa che l'ha miracolosamente eretto dall'anonimato, la nazionale slava pullula di calciatori giovani e di talento. Dal 6 giugno 1993, data della prima e ufficiosa apparizione della nazionale a Teheran contro i padroni di casa, la nazionale bosniaca è gradualmente migliorata lasciando il non troppo ambito livello di squadra-cuscinetto, all'epoca condiviso con le solite Lussemburgo, San Marino, Moldova, Macedonia (e via dicendo), che ne fanno ancora orgogliosamente parte, fino a giungere gradualmente nel limbo delle outsider. E' la seconda volta che la Bosnia raggiunge gli spareggi: nella prima occasione, però, la sfida valeva per i Mondiali in Sudafrica e dall'altra parte del centrocampo c'erano proprio Cristiano Ronaldo e compagni, e allora girò abbastanza male ai bosniaci. Aver centrato in due occasioni un così difficile obiettivo per una nazionale che non rappresenta nemmeno l'intera Bosnia (che neanche è un territorio sterminato), ma solamente l'etnia musulmana dei bosgnacchi (le altre etnie si sentono rappresentate da Serbia e Croazia), è sicuramente un risultato di tutto rispetto. I motivi per pensare che questa volta assisteremo a tutt'altro tipo di confronto sono molteplici: innanzi tutto, la nazionale ha acquisito una certa solidità ed alchimia avendo disputato ormai un discreto numero di partite con lo stesso gruppo di giocatori. C'è da dire che da allora, un po' tutti sono sensibilmente cresciuti e migliorati come calciatori. Ma adesso analizziamoli nello specifico. Davanti a Kenan Hasagic, 31enne portiere dell'Istanbul BB misteriosamente preferito al più giovane e talentuoso Begovic, che milita nello Stoke City, agiscono Mudza, terzino del Friburgo, e Lulic (o Papac), l'ex-Young Boys che qualche sopracciglio lo sta alzando nella capitale con la Lazio, sulle fasce. La coppia centrale è generalmente costituita da Emir Spahic, il centrale ex-Montpellier che adesso milita nel Siviglia, e Mravac, del Mattersburg. Ecco: se c'è un tallone d'Achille in questa nazionale, è proprio la difesa. A centrocampo, a sinistra, gioca Ibricic (della Lokomotiv Mosca), sull'altra fascia agisce il talentuosissimo Miralem Pjanic, mentre al centro si alternano ottimi giocatori come Bajramovic (dell'Eintracht), Salihovic (dell'Hoffenheim), Medunjanin (del Maccabi Tel-Aviv e di origini olandesi) e soprattutto il capitano Misimovic, ex-Wolfsburg e adesso in Russia con la Dinamo di Mosca. In attacco oltre al colosso che segna (e blatera) per Mancini di nome Edin Dzeko, c'è il goleador Ibisevic e il simpatico attaccante ex-Messina, noto in Italia più per le ovvie goliardie scaturite dall'equivoco caso di omonimia che lo lega al più famoso Ibrahimovic (si chiamano entrambi Zlatan) che per i gol segnati, ossia ovviamente Muslimovic. Molti di questi giocatori, come avrete potuto notare, fanno le fortune dei propri club di cui sono assolute colonne portanti: si tratta perciò di una nazionale da tenere in grande considerazione. Per il Portogallo non sarà assolutamente una passeggiata.

    http://flaviomorrone.blogspot.com/2011/10/...eta-bosnia.html
     
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9 replies since 12/10/2011, 09:58   284 views
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