Gianni Comandini, ritirato a 28 anni!

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    http://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Comandini

    Dopo aver percorso il cammino delle giovanili nella squadra della sua città, esordisce nel campionato di Serie B del 1995-1996, giocando peraltro una sola partita.

    Passa al termine di quell'annata al Montevarchi in Serie C1 per tornare l'anno successivo al Cesena sempre in terza serie, contribuendo alla promozione fra i cadetti.

    Nell'estate 1998 il direttore generale del Vicenza Sergio Gasparin acquista il suo cartellino, lasciandolo peraltro al Cesena. Nel 1998-1999 Comandini si mette in luce con la maglia bianconera con ben 14 reti, passando a fine stagione alla società berica.

    A Vicenza è il miglior marcatore stagionale con 20 reti, guidando la squadra alla vittoria in campionato e alla riconquista della massima serie. Tuttavia Comandini è ceduto al Milan che offre una cifra intorno ai 20 miliardi per il suo cartellino.

    Nella sua prima stagione in Serie A gioca solo 13 partite. Ha segnato solo due gol con il Milan, tutti i due segnati nel derby contro l'Inter vinto 6-0. Chiusa l'esperienza milanese, passa all'Atalanta in cui è titolare, pur segnando solo 4 reti. Rimane a Bergamo anche nel 2002-2003, giocando solo 10 incontri di campionato, per passare a gennaio 2004 al Genoa, anche se non riesce a mettersi in mostra.

    Anche nel 2004-2005 gioca pochissime partite, fra Atalanta in A e Ternana in B.

    Nel 2006, a seguito di problemi fisici persistenti ed a soli 29 anni, chiude la sua carriera di calciatore professionista. E' tornato a Cesena, dove ha aperto un ristorante e gioca nella Polisportiva Forza Vigne, squadra amatoriale fondata nel 1983 dal padre di Gianni, Paolo.


    Intervista fatta un anno e mezzo fa.

    http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?a...n=read&id=40811

    Piacevole intervista per Tmw nella serata di venerdì. Incontriamo Gianni Comandini (29), rinomato ex calciatore che ha fatto sognare migliaia di tifosi, arrivando ad indossare anche la maglia del Milan, divenendo in seguito l'acquisto più costoso nella storia dell'Atalanta, per poi inaspettatamente appendere le scarpe al chiodo lo scorso anno, dopo un'infruttuosa stagione divisa tra gli Orobici e la Ternana. Gianni vive ora un'esperienza completamente nuova, ma non per questo meno soddisfacente, nelle file del Pol. Forza Vigne, squadra amatoriale di Cesena, la sua città.

    Spieghiamo al grande pubblico cosa è la Polisportiva Forza Vigne
    "E' la società del quartiere che fa parte del Centro Sportivo Italiano, dove lo sport si vive in maniera genuina, all'insegna del divertimento e ben lontano da ogni forma di professionismo".

    Tra l'altro mi risulta che giochi come libero. Un bomber come te relegato in difesa?
    "E' stata una soluzione d'emergenza perchè mancava il titolare, ma dopo alcune gare sono tornato a fare l'attaccante".

    Ah bene, e a che cifre viaggi visto il tuo passato?
    "I numeri a questo livello non contano, comunque la scorsa annata ho segnato 10 goal in 15 partite, più o meno".

    Il tuo prematuro addio al calcio, appena ventottenne, è stato condito da qualche polemica
    "In realtà non è successo nulla negli ultimi anni della mia carriera che mi abbia fatto disamorare del calcio, soltanto che mi sono stufato dell'ambiente e non me la sentivo più di continuare. La stampa ha un pò strumentalizzato questa mia scelta, ma le cose stanno così".

    Ricordo che ti sei lamentato molto dei medici
    "Vero, ho combattuto con diversi infortuni nelle ultime stagioni, e devo dire di aver incontrato medici che privilegiavano il risultato sportivo alla mia completa guarigione. Per fortuna non sono tutti così, però..."

    Però c'è qualcosa che non va nel calcio
    "Sì, la gente crede che questo mondo sia fatto soltanto di partite e allenamenti ma c'è dell'altro, alcune situazioni poco chiare che portano dei risvolti negativi. Ma forse ogni ambito di lavoro, a suo modo, non è perfettamente limpido".

    Hai avuto una carriera piena di successi a titolo personale e collettivo. Immagino la doppietta nel derby di Milano sia il ricordo più bello
    "Beh quella sera mi sono guadagnato l'attenzione di molta gente, forse è stato il momento più eclatante, ma in realtà la miglior stagione è quella dove ho vinto il titolo di capocannoniere con il Vicenza in serie B, anche perchè a fine anno ho conquistato un Europeo under 21 e partecipato alle Olimpiadi".

    Questa domanda l'ho rivolta anche a Maniero, altro attaccante di razza finito volontariamente tra i dilettanti. Vedi molte punte più brave di te attualmente in Italia?
    "Probabilmente in molti sono più bravi di me, ma non tutti. Così va la vita: alcuni hanno talento, altri fortuna, altri ancora un procuratore influente"

    Segui comunque la serie A? E ti sei fatto un'idea su questo campionato e la lotta al vertice?
    "Ad essere sincero, anche quando ero un professionista capitava raramente che guardassi una gara. Adesso è la stessa identica cosa. Ho visto i mondiali, quelli sì. Per quanto riguarda il campionato, credo che sia troppo presto per definire chi ne sarà il protagonista".
     
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11 replies since 24/11/2005, 21:05   664 views
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