Bologna Football Club 1909

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  1. Franciss
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    BOLOGNA
    Club deferito
    Porcedda in fuga

    Il club rossoblu è nel caos: in mattinata è arrivato il deferimento della Covisoc per il mancato pagamento degli stipendi ai giocatori. Tre punti di penalizzazione ormai dietro l'angolo. Si teme il fallimento della società
    di MICOL LAVINIA LUNDARI e FRANCESCO SAVERIO INTORCIA


    BOLOGNA -Ore di tensione a Casteldebole, con il presidente che si dà alla fuga, calciatori in attesa di essere pagati, tifosi che temono il fallimento della società. Ore difficili per il Bologna calcio, che non sembra trovare pace, dopo le disavventure senza frontiere prima con gli americani (e un euforico Joe Tacopina, poi sparito dalla circolazione) e poi con gli albanesi (Rezart Taçi, che studiò i libri contabili e poi alzò le mani). Gli stipendi che Sergio Porcedda aveva promesso lunedì non sono ancora stati pagati, le garanzie presentate sono state respinte, è praticamente scontata una penalizzazione di tre punti e arriva la nota della Figc che annuncia il deferimento di Bologna, Porcedda e del legale rappresentante Silvino Marras (vedi).



    Il deferimento alla Commissione disciplinare nazionale della Procura federale, allertata dalla Covisoc, è soltanto l'ultimo tassello di ventiquattro ore di incertezze e impegni non rispettati. "Siamo fuori dalla bufera, pagheremo tutto", diceva solo sette giorni fa Marras. Nel frattempo nulla è successo, si avvicina la penalizzazione di tre punti (uno per non aver versato l'Irpef e gli altri contributi entro il 15 ottobre, due per le inadempienze di questi giorni) e con quella il Bologna precipiterebbe nella classifica.

    A scaldare ancora di più gli animi, l'atteggiamento della società. Un centinaio di tifosi era presente questa mattina a Casteldebole all'allenamento a porte aperte della squadra. Solo i giocatori decidono di scambiare qualche parola, ma ogni dichiarazione ufficiale spetta a Porcedda. Che si chiude in ufficio più di un'ora con l'ex patron Renzo Menarini, poi sgomma via (contromano) annunciando di non tornare oggi, "perché sto andando a Milano". Passa una manciata di minuti e arriva la smentita del direttore gestionale Pier Giovanni Ricci: "Milano? Non credo proprio. Dobbiamo vederci dopo". Tifosi e cronisti a bocca asciutta.
    (18 novembre 2010)

    Edited by Tore MB - 18/5/2020, 11:28
     
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