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CITAZIONE (CrazyEagle @ 16/6/2010, 12:52) Nessun occidentale è mai andato in medioriente a dire di togliere le immagini della Mecca nelle scuole, tanto per farti un esempio.
CITAZIONE (CrazyEagle @ 16/6/2010, 12:52) A prescindere dal fatto che sia giusto o meno che ci sia (io sono abbastanza anti-clericale, quindi mi troveresti anche concorde) resta il fatto che se tu vieni in Italia e dici che vuoi togliere il crocifisso la gente mediamente ti sta quantomeno a sentire, se tu vai la e dici una cosa del genere su uno dei loro simboli sei fortunato se non ti tagliano le palle. D'altronde conosco anche gente che si è ritrovata a girare per quei posti in periodo di Ramadan e GUAI se mastivano anche solo una gomma americana (pena l'arresto e botte da orbi, come nel caso del velo) mentre qua ad un musulmano nessuno fa "bau" se mangiano carne la vigilia di Natale, quindi - datemi pure addosso - io, personalmente, in quanto ad "apertura mentale" e "tolleranza" mi ritengo un tantino SUPERIORE a diversi popoli. Vai poi in alcuni paesi africani e prova a dire la tua su alcuni riti, pur rispettandoli, e vedi che ti fanno. Le basi sono prepotentemente diverse.
- L'italia è un Paese laico. Ne consegue che il rispetto e di ogni religione deve essere garantito e che ciascuna abbia eguale valore legale e morale. Il fatto che in luoghi pubblici ci sia un crocifisso è una negazione della costituzione, in quanto, attraverso il crocifisso stesso, tu, Stato, imponi un dogma, a scapito di chi, come me, non crede, o di chi crede in altre religioni. Il massimo, per me, da questo punto di vista, è la Francia, che vieta ogni simbolo religioso, di ogni sorta, dalla collanina col cristo al velo. I Paesi mediorientali, invece, sono Stati islamici, per cui la prima legge è quella del Corano, motivo per il quale la rigidità religiosa è così forte. Per dire l'Arabia Saudita, se non erro, è una monarchia assoluta la cui principale legislazione è il Corano.
- L'Italia è un Paese di immigrazione. Ne segue che la presenza di minoranze nel territorio nazionale sia più forte e nutrita di quella dei Paesi islamici, per cui è normale e, anzi, necessario che le minoranze stesse facciano sentire la propria voce, appellandosi, tra l'altro, a un diritto innegabile.
Tornando alle vuvuzelas, non vedo che fastidio possano dare, le proibirei solo nel caso si verificasse che il grande rumore provochi danni fisici, altrimenti che si continui con questa curiosa tradizione..
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