Al-Sa'adi Gheddafi (2006/2007)

Attaccante

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  1. m_b_
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    CITAZIONE (federer91 @ 22/6/2007, 09:49)
    Doping-Gheddafi: si riapre il caso

    ROMA - Ci sarà un nuovo processo per Saadi Gheddafi, figlio del leader libico, con l'accusa di doping dopo la sua positività al nandrolone. Il controllo fu effettuato dopo l'incontro Perugia-Reggina del 5 ottobre 2003. La Cassazione, alla quale aveva fatto ricorso la procura perugina, non è stata d'accordo con la decisione dei giudici di merito che avevano dichiarato il 'non dover procedere per improcedibilità dell'azione penale.

    http://www.calciomercato.it/dettaglioNewsC...862&RecXPage=10

    Che bomber! :lol:

    il padre terrorista,il figlio terrorista dopato,proprio una famiglia modello :lol: :lol: :lol:
     
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  2. kibou77
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    Possono accumulare a lui anche la squalifica di Flachi??? :P
    Non avrà certo problemi a non dover giocare..... non lo fa comunque!!!
     
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  3. bedrosianbaol
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    Non a caso sono amici di garrino.....
     
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    Doriano MB
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    Ma come ha fatto a doparsi se non ha mai giocato? E' cretino?
     
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  5. Podde
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    credo proprio di si...ahahahah
     
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  6. giuliasamp87
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    furrrbooo!!! almeno fosse servito a qualcosa............................... -_-
     
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  7. sampdoria olè
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    Pensa se giocasse...veramente....cosa cacchio si farebbe? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
     
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  8. guek
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    Per i soldi si puo' frequentare cattive compagnie........
    Per di piu' infangando la nostra maglia io non lo voglio piu' vedere a Genova sta faccia di cacca

    http://www.corriere.it/esteri/08_febbraio_...3ba99c667.shtml

    «Arbitri venduti»: tifosi condannati a morte in Libia
    Pene sospese per i supporter del Bengasi dopo la rivolta contro le partite truccate

    Tre uomini bendati messi al muro, tre tifosi del Al-Ahly di Bengasi con il gagliardetto in mano. Al posto del plotone di esecuzione c'è il figlio primogenito di Muammar Gheddafi, il Colonnello che guida la Libia da 39 anni. Al-Saadi indossa la sua divisa preferita, quella da calciatore (ha militato dal 2003 al 2006 nel campionato italiano di Serie A, prima a Perugia e poi a Udine). Eccolo mentre «spara » di piatto destro il pallone contro i condannati. Accanto a loro, un asinello con l'offensiva scritta Al-Saadi sulla groppa.

    Tutto chiaro? Questo è il fotomontaggio, il rebus perfetto, con cui il mensile francese "So Foot" illustra una storiaccia di calcio, arbitri e condanne a morte tutta giocata tra i campi e i tribunali della Libia. Una storia dimenticata: la Fifa, l'organo supremo del football mondiale, assicura di «non aver mai aperto un'inchiesta». La Lega calcio libica ha le carte in regola per ospitare la Coppa d'Africa nel 2014. E forse potrebbe contribuire a risolvere l'annosa questione degli arbitraggi che avvelena anche il nostro campionato. Moviola in campo? Arbitri di area? Inutili. La soluzione sta negli assistenti. Devono essere armati. E come tutti rispondere al bene supremo della nazione. Cioè di chi comanda.

    Altro che sudditanza psicologica. Sudditanza e basta, a mano armata. Estate 2000, l'Al-Ahly Bengasi riceve l'Al-Alhy (il nome significa nazionale) di Tripoli, la squadra di Gheddafi junior. I padroni di casa chiudono in vantaggio il primo tempo, 1-0. Nella ripresa, si vede chi sono i veri padroni. L'arbitro regala due rigori agli ospiti, e poi convalida un gol del Tripoli in netto fuorigioco. I giocatori del Bengasi vogliono lasciare il campo in segno di protesta. Più che i guardalinee, sono le guardie del corpo di Al-Saadi ai bordi del campo a convincerli a continuare. La partita deve finire regolarmente. Il Tripoli vince 3 a 1. Cosa si aspettavano, i tifosi del Bengasi? Quella è la squadra del figlio del capo. Zitti e correre. Poche settimane dopo, 20 luglio, i biancorossi affrontano l'Al-Bayada. E' la città natale della madre di Al-Saadi. Stesso copione. Quando il direttore di gara concede un rigore inesistente agli avversari, esplode la rivolta. Deve vincere sempre pure la squadra della mamma del capo? E' troppo. Invasione di campo, partita sospesa. Fuori dallo stadio i tifosi si scatenano.

    Bruciano diverse auto, tra cui quella di Al-Saadi. Atti vandalici, certo, ma la Libia vanta precedenti peggiori: nel 1996 il derby di Tripoli (tra due squadre sulla carta apparentate nel segno dei Gheddafi, una sostenuta da Saadi l'altra dal fratello Mohammed) finì in un bagno di sangue, con la polizia che sparò sulla folla uccidendo decine di persone. La partita Bengasi-Bayada non si conclude con una carneficina. Ma i tifosi della città cirenaica, il giorno dopo, osano mettere in scena uno scherzo che non può passare impunito. Fanno circolare per le strade di Bengasi un asinello che ha sulla groppa il nome Al-Saadi.

    La vendetta non tarda. Il 28 agosto 2000 la squadra è sciolta. Quattro giorni più tardi — secondo la ricostruzione di "So Foot" che ha raccolto diverse testimonianze — le infrastrutture della società vengono distrutte con i bulldozer. Decine di persone vengono arrestate. La Fifa non fa una piega. Human Rights Watch e Amnesty International cominciano le denunce: nel 2001 nove tifosi vengono condannati con sentenza definitiva. Durissima. Colpevoli di aver militato «di una società segreta proibita dalla legge». Usando come paravento il club di calcio e le tribune degli stadi, i tifosi avrebbero in realtà «complottato» contro la gloriosa «Rivoluzione libica e contro il suo leader ». Non erano soli. Più che con tifoserie gemellate, gli hooligans del Bengasi «hanno collaborato con servizi segreti stranieri». Bugie, racconta ora il tifoso Omar Ben Daoud al giornale francese: «La politica non c'entrava nulla. Eravamo furenti per l'arbitraggio».

    Per tre imputati condanna a morte. Il 10 febbraio 2002 sono legati a un palo, con gli occhi bendati. Per un'ora. Il plotone non arriva. Tortura psicologica. Le pene capitali vengono ridotte all'ergastolo. Nell'ottobre 2005 il Consiglio Supremo libera i condannati (ma la pena è solo sospesa, e possono tornar dentro in ogni momento). Otto, perché nel frattempo uno è morto. Si è impiccato nella sua cella nel 2004. Lo stesso anno in cui Al-Saad esordiva bel bello in Serie A, Perugia-Juventus 1 a 0 gol di Ravanelli. Nessuno gli chiese conto del caso Bengasi, di quei tifosi condannati alla fucilazione: scusi, Al-Saadi, in un Paese dove non c'è libertà almeno sui campi di calcio può vincere il migliore? Niente. Più che il suo palleggio, furono i soldi di papà a consigliare l'ingaggio di Gheddafino, ad aprirgli le porte dell'Italia (Tripoli è tuttora proprietaria del 7,5% della Juventus). Oggi gli scampati al plotone di esecuzione raccontano a "So Foot" che furono torturati. Al Saadi ufficialmente non si occupa più di calcio. Ha ripreso il grado di colonnello nelle forze speciali. Il Bengasi è stato riabilitato. L'anno scorso è arrivato quinto. Niente più invasioni di campo però. Gli arbitri libici sono i migliori del mondo.

    Edited by Tore* - 8/2/2008, 16:29
     
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    Ho provato anche a cliccare nel link ma come immagine si vede Gheddafi con la maglia della Samp e basta.

    Ma è ancora nostro?
     
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    CITAZIONE (http @ 8/2/2008, 17:35)
    Ma è ancora nostro?

    Come giocatore no.
     
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  11. guek
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    Tore, non mi sei mai piaciuto devi essere propio un bella faccia da c....... ridicolo...
    Come cazzo fa la gente a sentirsi importante, moderando un forum...vabbeh ognuno si realizza con cio' che si merita per realizzarsi............
     
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    CITAZIONE (guek @ 8/2/2008, 18:39)
    Tore, non mi sei mai piaciuto devi essere propio un bella faccia da c....... ridicolo...
    Come cazzo fa la gente a sentirsi importante, moderando un forum...vabbeh ognuno si realizza con cio' che si merita per realizzarsi............

    Ei ma che succede? :blink:
     
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    CITAZIONE (http @ 8/2/2008, 18:44)
    Ei ma che succede? :blink:

    Questo maleducato mi accusava di aver tagliato qualcosa dal suo post, in realtà se andate a vedere quello che c'è scritto è pari pari l'articolo che trovate su corriere.it o goal.com. Penso che il tipo abbia qualche problema personale per avere una uscita così. Comunque ovviamente l'ho bannato! ;)
     
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  14. Belinone
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    Boh..forse avevi tagliato il suo commento.. :blink: :blink: :wacko: :huh:
     
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    CITAZIONE (Belinone @ 8/2/2008, 19:41)
    Boh..forse avevi tagliato il suo commento.. :blink: :blink: :wacko: :huh:

    Il suo commento lo trovi all'inizio del topic, ma anche se fosse, sarebbe bastato chiarire, non insultare.
     
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88 replies since 29/1/2007, 22:31   4353 views
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