Lazio-Sampdoria 1-1

Serie A - 8° giornata

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  1. Blucerchiato91
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    Roma; Domenica 18 Ottobre 2009 ore 15:00: Serie A 8° Giornata
    Lazio-Sampdoria 1-1
    39' Pazzini, 41' Matuzalem

    Lazio (4-3-1-2): Muslera; Siviglia, Diakité, Cribari, Kolarov; Brocchi, Baronio, Mauri; Matuzalem; Zarate, Rocchi. A disposizione: Bizzarri, Eliseu, Foggia, Radu. Allenatore: Davide Ballardini.

    Sampdoria (4-4-2): Castellazzi; Stankevicius, Lucchini, Rossi, Ziegler; Padalino, Poli, Palombo, Mannini; Cassano, Pazzini. A disposizione: Guardalben, Cacciatore, Soriano, Franceschini, Bellucci. Allenatore: Luigi Del Neri.

    Arbitro: Orsato di Schio.
    Assistenti: Giachero di Pinerolo e Comito di Torino.
    Quarto ufficiale: Calvarese di Teramo.
    Note: espulsi al 9' s.t. Marco Padalino e al 27' s.t. Roberto Baronio per doppia ammonizione; ammoniti Brocchi al 30' p.t. per gioco scorretto; recupero: 1' p.t., 5' s.t.



    Buon punto all'Olimpico: a Pazzini risponde Matuzalem

    La Sampdoria conquista un punto importante a Roma contro la Lazio. Il Pazzo sblocca il risultato di testa, due minuti più tardi Matuzalem trova il definitivo 1-1. Espulsi Padalino e Baronio, nel finale Pazzini abbandona il campo per infortunio.

    La Sampdoria torna dalla trasferta di Roma con un punto prezioso. Un punto che arriva al termine di una gara ben giocata dalla formazione di mister Del Neri, capace di mettere sotto la compagine biancoceleste per lunghi tratti dell'incontro. Dopo un avvio attendista da parte di entrambe le squadre, sono proprio i blucerchiati a premere sull'acceleratore, per cercare di sbloccare l'incontro prima dell'intervallo. Dapprima ci prova Cassano, ma la sua conclusione è respinta da Muslera. Quindi è la volta di Mannini, ma è ancora il giovane portiere uruguagio della Lazio a sbarrare la strada alla Sampdoria. Passano i minuti e i blucerchiati crescono. Padalino prova la girata vincente su assist del compagno di nazionale Ziegler, ma è ancora una volta l'estremo difensore laziale a rendersi protagonista con una strepitosa parata in tuffo. I blucerchiati non si danno per vinti e vanno alla continua ricerca del vantaggio. In difesa la coppia Lucchini e Rossi concede pochissimo agli avversari, coadiauvata dalla diga di centrocampo, costituita dal giovane Poli e da capitan Palombo.

    Il Pazzo. La Sampdoria fa la partita e al 39' gli sforzi degli uomini di Luigi Del Neri vengono premiati. Al termine di una bella azione corale imbastita da Cassano e proseguita dal gioiello del vivaio, Poli, l'esterno svizzero Padalino riesce a mettere al centro un pallone invitante per Giampaolo Pazzini che di test schiaccia la sfera e mette fuori causa il portiere laziale. Sampdoria in vantaggio e tripudio nel settore ospiti dell'Olimpico, dove sono assiepati i numerosi tifosi blucerchiati scesi nella capitale per sostenere i nostri beniamini.

    Pareggio lampo. La gioia per il vantaggio dura però solo due minuti. Su lancio in verticale di Rocchi, il centrocampista brasiliano della Lazio Matuzalem riesce ad incunearsi tra Stankevicius e Rossi e a battere Castellazzi con un preciso diagonale. Vibranti le proteste dei giocatori blucerchiati in campo nei confronti dell'arbitro Orsato, per un presunto fallo commesso dallo stesso Matuzalem. A farne le spese è Marco Padalino, che viene ammonito e questo cartellino giallo finirà per costare caro all'esterno elvetico della Samp.

    Inferiorità numerica. La ripresa inizia sulla stessa falsariga del primo tempo con i blucerchiati a fare la partita e la Lazio che cerca di rendersi pericolosa in contropiede. Dopo nove minuti dalla ripresa delle ostilità, la Sampdoria resta in dieci uomini per l'espulsione di padalino, colpevole, secondo il direttore di gara, di aver commesso un fallo da secondo cartellino giallo ai danni dell'esterno serbo Kolarov. A quel punto, mister Del Neri richiama in panchina uno stremato Poli e manda in campo l'ex di turno, Zauri, spostando lo svizzero Ziegler sulla linea dei centrocampisti.

    Coraggio. Nonostante l'inferiorità numerica, però, la Sampdoria continua a macinare gioco, cercando di fare sua l'intera posta in palio. Fantantonio viene atterrato da Diakitè in area di rigore, ma per l'arbitro non ci sono gli estremi per assegnare il calcio di rigore. Cassano si morde la lingua, per non protestare, e continua ad inventare calcio, per la delizia dei suoi tifosi. La Sampdoria vuole vincere: ci prova Zauri dalla distanza, ma la sua conclusione è debola. Al 27' il direttore di gara ristabilisce la parità numerica in campo, estraendo il secondo giallo e il conseguente rosso sotto il naso di Baronio, colpevole di aver atterrato il genio di Bari Vecchia sulla trequarti di campo.

    Infortunio.
    Nel finale, la Sampdoria prova a vincere, ma su un'azione d'attacco bomber Pazzini viene colpito in pieno volto da un pugno di Muslera in uscita alta. L'attaccante blucerhciata resta a terra stordito. Del Neri lo sostituisce con Nicola Pozzi. Per Pazzini si teme una frattura del setto nasale. Nel finale la Lazio prova a spingere, ma la Sampdoria stringe i denti e porta a casa un punto prezioso, che la porta a quota 17 in classifica, a due lunghezze dalla capolista Inter.

    sampdoria.it



    Riflessioni a margine della gara dell'"Olimpico"

    Piangere, recriminare non fa parte del nostro stile. L’U.C. Sampdoria, i suoi dirigenti, i suoi tesserati e i suoi tifosi al clamore mediatico non sono abituati. Mai un atteggiamento sopra le righe, mai una parola fuori posto e toni anche solo leggermente più alti del consentito. Siamo fatti così, accettiamo il verdetto del campo con coerenza e sportività: lo dice la storia recente e non, lo dicono i fatti.

    I fatti recenti dicono anche che la Sampdoria sta attraversando un momento non particolarmente positivo sotto il profilo delle decisioni arbitrali. Che tutti sbaglino è fuori di dubbio; che da qualche partita lo si stia facendo a danno dei colori blucerchiati pure.

    La Sampdoria, capolista fino a ieri e oggi seconda forza del campionato, rappresenta qualcosa di nuovo nel calcio italiano. Una boccata d’aria fresca, inattesa protagonista nelle posizioni che contano della classifica di Serie A. E per questo, a maggior ragione, va rispettata, dentro e fuori il terreno da gioco. La società non chiede altro, se non ciò che le spetta. Lo esigono lo staff tecnico e i calciatori e le migliaia di suoi sostenitori. Lo esige il passato blucerchiato, il suo presente e soprattutto il suo futuro.

    sampdoria.it


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    Edited by Tore MB - 7/5/2017, 14:32
     
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