ACF Fiorentina

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  1. sampdoria olè
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    Vieri si racconta

    Il rigore con cui Vieri realizza
    i 200 gol con un club italiano



    Il bomber viola parla della sua carriera. Dagli esordi fino alla scommessa con la Fiorentina. In mezzo l'incontro con Lippi ("un incontro di boxe") e l'avventura a Madrid prima di Lazio e Inter. Ora lo vogliono in Inghilterra



    ROMA – L'esordio in serie A con l'Atalanta, l'incontro con Marcello Lippi e la Juventus ("non avrei mai dovuto lasciarla"). Poi le delusioni, da quella per il pedinamento all'Inter alla mancata partecipazione ai Mondiali in Germania. Fino alla scommessa in viola. A 34 anni, Christian Vieri si racconta in un'intervista alla trasmissione di Sky Sport 1 "I signori del gol", in onda domani.

    Lippi e la Juventus. "Con Lippi fu un incontro di boxe – dice Bobo - Ci siamo presi un po', durante l'anno. C'è stato uno scambio di opinioni abbastanza forte. Durante un Juventus-Atalanta – racconta – io ero entrato al 40' e dopo cinque minuti finì il primo tempo. Lui mi disse qualcosa negli spogliatoi e io gli risposi. Furono bravi i compagni a separarci. Forse è stata quella la scintilla che ci ha fatto conoscere". Di quegli anni conserva un rimpianto: "Se tornassi indietro, non andrei mai via dalla Juventus, ma in quel momento era giusto così e andai all'Atletico Madrid". In Spagna andò bene: 24 gol in 24 partite. "All’inizio sbagliai qualche gol e mi contestavano, dopo il primo gol sono stato zitto tutto l'anno, mi chiamavano 'il muto', e io apposta non parlavo con loro". L'anno dopo arrivò Sacchi. "E io sono scappato. Durante gli allenamenti c’era troppa tattica, non mi divertivo".

    Il ritorno in Italia. Dopo la fuga da Madrid il globetrotter Vieri si ritrova alla Lazio di Eriksson: "In quel periodo avevo buone richieste. A Roma si stava bene e c'era una squadra fortissima. Mi sono fatto male subito al ginocchio e quasi me lo sono rotto. Sono stato fuori tre mesi". Poi l'offerta dell'Inter, dove ha passato sei anni. "Non ho vinto niente però sono stati sei anni importanti della mia carriera – ammette Vieri –. Sono tanti e purtroppo non ci sono state vittorie. Abbiamo perso lo scudetto il 5 maggio all'ultima giornata". E sulla storia del pedinamento aggiunge: "Io penso di aver dato tanto all'Inter e non meritavo un trattamento così. Hanno fatto una cosa non bella, è una vigliaccata andare ad intercettare le telefonate delle persone. È illegale. Infatti c'è una causa in corso". A deludere il centravanti è stata anche la mancata partecipazione ai Mondiali in Germania. "Ero andato via dal Milan per giocare, avevo l'obiettivo del Mondiale e non potevo più andare per l'infortunio. Poi a me i Mondiali piacciono, li ho sempre preparati bene, purtroppo è stato brutto".

    Futuro in Inghilterra? Il presente di Vieri è con la maglia viola della Fiorentina, una sorta di scommessa."Avevo voglia di venire qui, quando mi è stato proposto ho detto subito di sì perchè è una squadra in cui lavorano tanto a livello fisico e io avevo bisogno di lavorare perchè dopo un anno fermo, dovevo fare una bella preparazione. E' una società seria e quindi meglio di così non poteva andare. Sono tornato un atleta sano, per bene, e questo era quello che volevo". E ora il futuro potrebbe essere in Inghilterra. Vieri infatti è uno degli obiettivi dell'Hull City, squadra in lotta per la promozione in Premier League. L'indiscrezione arriva dal "Daily Mirror", secondo il quale il manager dei Tigers, Phil Brown, sarebbe pronto a offrire un ingaggio da un milione di sterline, circa 1,3 milioni di euro, all'attaccante della Fiorentina che già la scorsa estate era stato in contatto con il club inglese.

    ( 14/05/2008 )
     
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