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Il fatto che non si vedranno provvedimenti non ci dovrà stupire. Gli arbitri entrano in campo per arbitrare (si spera, ma certezza io ancora non ne ho...) però essendo esseri umani hanno un cervello (anche questo si spera) e hanno delle opinioni.
Uno entra in campo in Sampdoria vs. Reggina e pensa:"Cassano, quella testa di cavolo lì, il primo casino che combina lo ammonisco così se ne sta buono" questo è il classico preconcetto dove chi ci rimette è solo Cassano e la squadra...
Uno entra in campo in Roma - Udinese e pensa:"Eh la Roma, cavolo è in corsa scudetto, partita delicata, se faccio una cazzata mi mettono in croce su tutti i giornali"...
Traiamone l'insegnamento più giusto...da qualunque lato la si guardi noi ci perdiamo sempre.. -
.CITAZIONE (sampdoria87 @ 13/4/2008, 21:53)Fosse stato Cassano avrebbero gridato allo scandalo per la mancata espulsione, invece hanno detto che anche se non lo ammonivano andava bene...
purtroppo sia giornalisti che arbitri non capiscono niente come sempre daltronde. -
bo rhap.
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rizzoli è un buon arbitro ma in questo caso si è coperto di ridicolo... la par condicio nel calcio non esiste! . -
sampdoria olè.
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CITAZIONE (bo rhap @ 14/4/2008, 13:12)rizzoli è un buon arbitro ma in questo caso si è coperto di ridicolo... la par condicio nel calcio non esiste!
Aveva due opzioni a disposizione:
1- far finta di non aver sentito, quindi non prendere provvedimenti:
2- "se ha sentito" (anche un sordo avrebbe capito dal labiale, visto che erano faccia a faccia) la punizione da prendere era l'espulsione.
Avendo ammonito con il giallo si è coperto di ridicolo.... -
Xisco.
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CITAZIONE (Whispered11 @ 13/4/2008, 21:45)Ha fatto solo che bene
Bravo Francesco! xD
Spero sia ironico, sennò mi verrebbe spontaneo domandarti..."perchè?"
I media avrebbero dovuto linciare Totti dopo Euro 2004, dopo la zuffa che lui voleva creare con Sicignano dopo un "cucchiaio" mal riuscito(Sicignano persona seria non cadde in provocazione), dopo "vai a dire a Farina che è una testa di ca**o" dopo Roma-Palermo 2004-05(per inciso non venne squalificato), il pugno a Colonnese, la serie di pugni Manninger quest'anno...che dici devo continuare?
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.CITAZIONE (Xisco @ 14/4/2008, 17:00)CITAZIONE (Whispered11 @ 13/4/2008, 21:45)Ha fatto solo che bene
Bravo Francesco! xD
Spero sia ironico, sennò mi verrebbe spontaneo domandarti..."perchè?"
I media avrebbero dovuto linciare Totti dopo Euro 2004, dopo la zuffa che lui voleva creare con Sicignano dopo un "cucchiaio" mal riuscito(Sicignano persona seria non cadde in provocazione), dopo "vai a dire a Farina che è una testa di ca**o" dopo Roma-Palermo 2004-05(per inciso non venne squalificato), il pugno a Colonnese, la serie di pugni Manninger quest'anno...che dici devo continuare?
Quella dei cucchiai mi torna in mente, e pensare che i romanisti colpevolizzavano Cristiano Ronaldo di infierire quando loro sono stati sempre i primi a farlo
Buffoni!. -
sampdoria olè.
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La sanzione del Pupone
Mille euro di multa a Totti per i "vaffa" all'arbitro
sport.tiscali
Costeranno mille euro al capitano giallorosso i "vaffa" che ha indirizzato all'arbitro Rizzoli durante Udinese-Roma della 33^ giornata di campionato. E' questa la misura che il giudice sportivo ha deciso di adottare nei confronti di Francesco Totti.
Le polemiche - Questa decisione non mancherà di suscitare altre polemiche. Secondo molti infatti il popone avrebbe meritato l'espulsione invece del cartellino giallo.
Leonardi: "Vergogna" - Il direttore generale della squadra friulana Pietro Leonardi ha parlato di "vergogna perché ha detto - evidentemente esistono società di serie A e di serie B. L'Udinese è stata maltrattata perché l'errore di Totti, se fosse stato sanzionato adeguatamente, ci avrebbe agevolato".Udinese, Leonardi: "Episodio Totti?
Una vergogna"
14 04 2008 sports.it
Anche il direttore generale dell'Udinese, Pietro Leonardi, si è espresso sul caso Totti: "L'Udinese è stata maltrattata, perché l'errore di Totti, se sanzionato, ci avrebbe agevolato, anche se poi la Roma avrebbe potuto vincere ugualmente. Ci vuole uniformità di giudizio".
E ancora: "E' una vergogna, perché esistono società di serie A e di B". Sotto accusa, nelle parole del dg bianconero, non solo la mancata espulsione di Totti, ma anche un episodio immediatamente successivo alla partita: "Quando io ho chiesto di parlare con il settore arbitrale per l'espulsione di Dossena, mi è stato risposto che la sede più opportuna erano le riunioni tecniche. Poi leggo che Totti chiama a Collina: come si possono avere certi numeri?"In vista del prossimo turno,
squalificati 21 giocatori
Repubblica
ROMA - Costeranno mille euro a Francesco Totti i "vaffa" indirizzati all'arbitro Rizzoli durante Udinese-Roma. L'ammenda, tutto sommato contenuta, è stata decisa oggi dal giudice sportivo, che ha multato il capitano giallorosso per gli insulti lanciati al direttore di gara, reo di averlo involontariamente ostacolato al momento del tiro. Intanto proseguono le polemiche sulla decisione del fischietto di Bologna, che secondo molti lo avrebbe dovuto espellere.
Udinese e Juve: "Nessuna uniformità". Il più arrabbiato, il giorno dopo la partita, è il direttore generale dell'Udinese Pietro Leonardi. Se il capitano giallorosso fosse stato espulso, dice, forse la sua squadra non avrebbe perso. "E' una vergogna - dichiara - perché esistono società di serie A e di B. L'Udinese è stata maltrattata perché l'errore di Totti, se sanzionato, ci avrebbe agevolato, anche se poi la Roma avrebbe potuto vincere ugualmente. Ci vuole uniformità di giudizio". Sulla stessa linea anche il presidente della Juve Giovanni Cobolli Gigli, per il quale "l'Italia è fatta così: ci sono diversi pesi e misure. Non ci sono regole precise".
Casarin critica Rizzoli. "Mi dispiace molto - afferma poi l'ex designatore arbitrale Paolo Casarin - che Rizzoli si sia dimenticato di essere l'arbitro di quella partita: ci sono 30 mila ragazzini e arbitri giovani e tutti devono pensare che quello è stato un errore, una cosa che non si può ripetere. Rizzoli è una persona educata, civile, che dialoga, ma ci sono dei limiti ben precisi, l'offesa non esiste".
Moratti diplomatico. Nessuna particolare polemica da parte dell'Inter, che pure avrebbe potuto trarre vantaggio dall'espulsione. Il patron Massimo Moratti sceglie toni pacati: "Può succedere, sono tanti i fattori psicologici che possono convincere un arbitro a reagire in una maniera o nell'altra".
Mazzone comprensivo. Per il decano degli allenatori Carlo Mazzone, il suo pupillo ha avuto una reazione eccessiva, ma l'arbitro ha fatto bene a non cacciarlo. "Totti - commenta - ha sbagliato per via della tensione, che in lui ha fatto prevalere l'istinto sul ragionamento, ma è stato bravo l'arbitro Rizzoli a capire lo stato d'animo del giocatore".
Squalificati 21 giocatori. Oltre a multare il capitano della Roma, il giudice sportivo ha squalificato 21 giocatori. Due le giornate di stop per il milanista Daniele Bonera. Fermi un turno Massimo Ambrosini (Milan), Andrea Barzagli (Palermo), Michele Canini, Andrea Parola e Andrea Cossu (Cagliari), Emmanuel Cascione (Reggina), Matteo Contini e Michele Pazienza (Napoli), David Di Michele, Alvaro Recoba e Salvatore Lanna (Torino), Daniele Gastaldello e Paolo Sammarco (Sampdoria), Alessandro Lucarelli e Omar Milanetto (Genoa), Massimo Paci (Parma), Felice Piccolo (Empoli), Daniele Portanova (Siena), Sebastiano Siviglia (Lazio) e Patrick Vieira (Inter).
(14 aprile 2008). -
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1000 euro?
Che buffonata!!!
Perchè non gli hanno dato una medaglia già che c'erano?. -
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Fece notizia anni fa un Milan-Samp (non so chi di voi ricorda) in cui il capitano Baresi disse diversi vaffa come avrebbe fatto poi il Mancio capitano nostro.
Baresi nulla,Mancini ammonito
Totti è giustamente tutelato...il problema è un altro,Cassano NO per esempio. -
sampdoria olè.
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CITAZIONE (Puta Barca @ 14/4/2008, 20:26)Totti è giustamente tutelato...il problema è un altro,Cassano NO per esempio
Il problema è lo stesso!
Non si possono usare due pesi e due misure per lo stesso fatto!. -
tritato.
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CITAZIONE (Puta Barca @ 14/4/2008, 20:26)Totti è giustamente tutelato...il problema è un altro,Cassano NO per esempio
Con tutto che entrambi mi stanno simpatici, mi pare ci sia ben poco da tutelare in questi casi.
Quando uno prende un calcione è da tutelare, non quando manda l'arbitro o tira i pugnetti al portiere avversario...
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sampdoria olè.
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Stadio vietato ai calciatori rissosi
Sentenze, Giustizia & Dintorni (a cura dell' Avv. Marco Martini e in collaborazione col Portale giuridico Litis.it)
Stadio sbarrato anche per i calciatori e i dirigenti violenti e non solo per i tifosi. Il questore, secondo quanto stabilito dalla Cassazione, può infatti vietare l'ingresso allo stadio anche ai tesserati di federazioni sportive che si rendono protagonisti di risse in campo «indipendentemente da ogni altro provvedimento di competenza degli organi della disciplina sportiva». La linea dura dei magistrati della suprema corte arriva con la sentenza 33864 della terza sezione penale, che ha in sostanza stabilito che lo Stato può intervenire anche nei confronti dei tesserati rissosi allo stadio, e non solo dei tifosi, indipendentemente dai provvedimenti presi dalla giustizia sportiva.
I giudici della Cassazione hanno accolto il ricorso della procura di Santa Maria Capua Vetere che si era opposta a una ordinanza del gip del Tribunale della stessa città con la quale il giudice si era rifiutato di convalidare il provvedimento del questore che aveva inibito per 18 mesi l'accesso allo stadio a un dirigente e a un calciatore della società sportiva "Calvi risorta", entrambi tesserati della Figc, perché protagonisti di una rissa sul campo da gioco poi proseguita negli spogliatoi.
Il gip, nel giugno 2006, non convalidando il divieto imposto dal questore aveva sostenuto che i provvedimenti previsti dall'articolo 6 della legge 401/89 «non si applicano alle condotte poste in essere nei campi da giochi o nelle immediate vicinanze da tesserati di federazioni sportive» e questo perché «esistono possibilità di sanzioni specifiche da parte dei competenti organi federali». Di diverso avviso la Cassazione che, applicando la linea dura, ha sottolineato come «le misure adottabili ai sensi della legge 401 dell'89, con riferimento a turbative nello svolgimento di manifestazioni sportive, si applicano» anche nei confronti di «tesserati di federazioni sportive e indipendentemente da ogni altro provvedimento di competenza degli organi della disciplina sportiva». La Corte ha accolto quindi la tesi della procura di Santa Maria Capua Vetere, secondo la quale «non può ipotizzarsi una rinuncia di giurisdizione da parte dello Stato in favore delle federazioni sportive, data la diversità tra tutela dell'ordine pubblico e repressione di condotte contrarie alla regolamentazione sportiva».
Ad Antonio V. e a Giuseppe B., un dirigente e un calciatore della società sportiva "Calvi risorta" il questore di Caserta, con provvedimento del 6 giugno 2006, aveva imposto il divieto di accesso ai campi di calcio per 18 mesi, prescrivendo inoltre l'obbligo di presentarsi ai carabinieri in concomitanza con gli incontri di calcio disputati dalla società di appartenenza. A bloccare il provvedimento del questore era stato il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che, nel giugno del 2006, oltre a sostenere la carenza di elementi probatori sulla rissa, aveva rilevato che i provvedimenti previsti dalla legge dell'89 non si possono applicare ai tesserati di federazioni sportive in quanto «esistono possibilità di sanzioni specifiche da parte dei competenti organi federali».
Contro questa decisione ha fatto ricorso con successo in Cassazione la Procura di Santa Maria Capua Vetere. La suprema Corte ha accolto il ricorso, scrive il relatore Aldo Fiale, sostenendo che «la tesi» del gip del Tribunale «è errata». Una condotta «non rispettosa delle regole del gioco - annota infatti piazza Cavour - ma comunque finalisticamente inserita nel contesto di un'attività sportiva ed intimamente connessa alla pratica dello sport, è ben diversa da quella tenuta nell'ipotesi in cui la gara agonistica costituisca soltanto l'occasione dell'azione violenta». Da qui l'applicazione della linea dura da parte della Cassazione che sottolinea ancora come «il decreto del questore è stato emesso a tutela dell'ordine pubblico, posto in pericolo dalle condotte» del dirigente sportivo e del calciatore, «la cui materialità è del tutto avulsa dall'esplicazione di attività agonistica e trae dal contesto sportivo mera occasione all'origine del comportamento illecito».
Ora il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dovrà ripronunciarsi sul caso, tenendo conto del verdetto della Cassazione.
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.CITAZIONE (Puta Barca @ 14/4/2008, 20:26)Totti è giustamente tutelato...
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.CITAZIONE (sampdoria olè @ 14/4/2008, 20:42)CITAZIONE (Puta Barca @ 14/4/2008, 20:26)Totti è giustamente tutelato...il problema è un altro,Cassano NO per esempio
Il problema è lo stesso!
Non si possono usare due pesi e due misure per lo stesso fatto!
purtroppo questi sono il calcio ed il giornalismo d'oggi.... -
Xisco.
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CITAZIONE (Puta Barca @ 14/4/2008, 20:26)Totti è giustamente tutelato...
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