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Devo dire che Valentino non è più quello di un tempo fuori pista. La sua spensieratezza ha lasciato spazio ad un viso tirato e poco entusiasta. Peccato. . -
Maurise.
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CITAZIONE (Tore 77 @ 1/6/2006, 21:11)Devo dire che Valentino non è più quello di un tempo fuori pista. La sua spensieratezza ha lasciato spazio ad un viso tirato e poco entusiasta. Peccato.
In parte hai ragione,ma il problema era che lo pompavano sempre con domande sulla formula uno invece di chiedere della moto come andava,infatti ora ha dato la smentita per la formula uno così ora sarà piu rilassato e i giornalisti non possono piu rompergli le palle con la Ferrari!. -
Maurise.
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Il campione del mondo con il nuovo telaio ha risolto i problemi «Va molto meglio, ma c’è tanto da lavorare»
di SIMONE VITTA SCARPERIA — La brunetta Arianna tesse conversazioni con le amiche nella «hospitality» della Yamaha, sul grande schermo alle sue spalle sfreccia via Valentino, il suo Valentino. Che di giallo vestito entra ed esce dal garage. A ripetizione. E firma poi il giro più veloce della MotoGp. Al mattino e anche nelle ultime prove libere del pomeriggio. La fidanzata non lo segue, distratta com'è. Ma anche il re folletto è distratto. O, meglio, impegnato solo ed esclusivamente a tessere nel box non chiacchiere ma la moto migliore e, in pista, a ricamare il giro da record. Col chiaro obiettivo di iniziare, proprio dal Mugello, la rimonta a una classifica che lo vede, al momento, nelle immediate retrovie. Neppure un meteo instabile e bizzarro riesce a frenarlo o a togliergli il buonumore. E a fine giornata, flagellata da una fastidiosa pioggia a tratti, Valentino può dirsi soddisfatto. Forse non pienamente, perchè le bizzarie climatiche non gli hanno consentito di provare sul nastro d'asfalto toscano la seconda evoluzione della nuova ciclistica Yamaha. Ma non fa nulla, il test è solo rinviato. Intanto c'è l'uovo oggi del giro veloce, stampato sui monitor in 1'51"238. La gallina, verrà. «Abbiamo avuto un buon inizio di weekend - ha detto Rossi - specie al mattino». Il problema di chattering con il nuovo telaio sembra quasi risolto. «Il nuovo telaio mi soddisfa - ha proseguito Rossi - C'è ancora un pò di vibrazione, ma nulla in confronto a prima. Abbiamo ancora bisogno di migliorare qualcosa nel setting ma stiamo lavorando nella giusta direzione e questa è la cosa più positiva di oggi. La moto è veloce, mi piace guidare qui al Mugello con la M1 e sono abbastanza contento». Secondo si piazza un determinatissimo Loris Capirossi, capace di svettare a tratti con la sua Ducati. Il romagnolo insiste, prova gomme e gomme, si assesta sul secondo miglior tempo assoluto (1'51"599) della prima giornata di prove. Nell'ultimo turno dà addirittura l'impressione di poter svettare con la rossa bolognese ma poi soccombe, per appena 24 millesimi di secondo, a re Valentino e alla sua rabbiosa volontà di riscossa. Ma che la Ducati sia in forma e un'avversaria pericolosa per la giostra di domenica lo lascia intuire anche il catalano Sete Gibernau, che si piazza buon terzo assoluto, accreditato di 1'51«907, anche lui ad un soffio dal leader. «È stata un'altra giornata difficile, per le condizioni meteorologiche - ha detto Capirossi - anche perchè questa è una pista particolare, difficile, sulla quale bisogna essere perfetti sotto ogni punto di vista. Ciò che dobbiamo fare è rimanere concentrati perchè credo che la gara sarà davvero tosta, mi aspetto tanti piloti veloci, e io spero di fare parte del gruppo». Con le Ducati vanno bene anche le gomme giapponesi Bridgestone, forse favorite dalla temperatura un tantino rigida. Con le stesse coperture si piazza quarto lo statunitense della Suzuki, John Hopkins, uno dei rari maghi della pioggia della MotoGp. Quinto è l'australiano Casey Stoner, mago più che altro degli equilibrismi impossibili che non sempre gli riescono e che costano bei soldoni al suo team in carenature distrutte. Stavolta gli è andata bene. Girare come un ossesso, più di tutti, più a lungo di tutti, non è servito molto a Nicky Hayden. Il ragazzo del Kentucky, capo classifica di un mondiale ancora troppo acerbo, ha provato coperture Michelin a iosa e cercato la miglior messa a punto della sua Honda ufficiale. Ma senza riuscire ad andar oltre il sesto miglior tempo. Meno hanno girato gli altri, tra cui lo spagnolo Daniel Pedrosa, solamente 14/o, che hanno preferito incrociare le braccia sul finire del turno libero pomeridiano. Perchè, a loro giudizio, era inutile e rischioso provare sull'asfalto reso infido dalla pioggia. Così, tra i tanti, ha fatto anche Marco Melandri, soddisfatto del suo settimo crono e, soprattutto, del fatto di aver individuato cosa fare per sistemare al meglio la sua Honda. Cosa che hanno cercato di fare in fretta e furia i piloti delle due classi di minor cilindrata, alle prese con una prima qualificazione ufficiale, temendo che il meteo potesse peggiorare per il turno decisivo di sabato. Con finali a sorpresa.
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Capirossi - Rossi - Melandri 
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Come non detto...
Rossi - Capirossi - Heyden
L'importante è che quei due siano lì sopra....
ROSSI & CAPIROSSI THE BEST!
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Gara Entusiasmante! 
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Doriaaaaa.
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CITAZIONE (Doriana88 @ 4/6/2006, 14:43)Capirossi - Rossi - Melandri
Non sarebbe stato male
Bellissima gara comunque
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Forza Capirossi......
Loris mondiale!!!!!. -
Maurise.
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Anche ieri se ne era il caso ha dato una dimostrazione di polso e manico con una moto che va molto bene ma che in potenza finale è sotto la Ducati!Grande Vale! 
Da quando è in moto gp ha sempre vinto lui al Mugello!
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Rossi: "Mai sudato così..."
Il pesarese esausto dopo il trionfale GP d'Italia: "E' stata la gara più difficile da vincere che ricordi. Il Mondiale? La Yamaha è migliorata, ora ce la possiamo giocare"
Rossi stremato si gode il trionfo. ReutersSCARPERIA, 4 giugno 2006 - "È stata durissima, è stata la gara più difficile da vincere tra tutte quelle che io ricordi". Valentino Rossi è esausto dopo l'exploit del Mugello. Il pilota della Yamaha ha trionfato nel GP d'Italia dopo 23 giri serratissimi e dopo un duello spettacolare con la Ducati di Loris Capirossi. "Mi sono emozionato" ha detto subito a caldo.
Una gara in cui ha dovuto tirare fuori tutto quello che 7 Mondiali vinti gli hanno insegnato. "Ad un certo punto mi sono addirittura ritrovato quinto e ritornare davanti, con 7 giri a disposizione, non è stato affatto semplice. È stata durissima, alla fine non avevo più forze". Eppure, i primi giri lasciavano supporre una giornata più semplice per il campione del mondo, scattato dalla terza posizione al semaforo verde. "Io sono partito benissimo e ho provato ad allungare rispetto a Capirossi. Mi sono reso conto che lui era un po' indietro e volevo approfittarne. Volevo guadagnare terreno perchè sapevo che, se fosse rientrato, la gara si sarebbe risolta all'ultimo giro. In effetti, alla fine è andata proprio così".
"La mia moto e quella di Loris - dice ancora il dottore - erano sullo stesso piano, le nostre gomme erano in condizioni simili. Insomma, avevamo le stesse possibilità di vincere e abbiamo dato fondo a tutte le risorse. Io nell'ultimo giro e mezzo credo di non aver nemmeno respirato".. Alla fine, è arrivata la seconda vittoria stagionale, condizione indispensabile per continuare a sperare nella rincorsa al titolo mondiale.
Dopo 6 gare, Rossi ha 63 punti ed è staccato di 36 lunghezze dalla coppia Capirossi-Hayden che guida la graduatoria a quota 99. "Questo campionato è molto equilibrato - chiude Rossi - Honda e Ducati confermano di essere fortissime. Noi siamo migliorati, oggi abbiamo dimostrato di poter dire la nostra. La vittoria ottenuta qui è una grandissima soddisfazione. Dobbiamo continuare così, pensiamo ad una gara per volta".
gasport. -
Maurise.
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Rossi, lezione di sportività:
"Io e Loris abbiamo vinto insieme"
Rossi abbraccia Capirossi sul podio
"Che gara ragazzi, mi sono emozionato - ha ammesso Valentino Rossi dopo la gara - è stata una corsa veramente bella e anche molto dura. Ad un certo punto pensavo di avere perso, ma poi anche gli altri hanno avuto problemi con le gomme. Avevo perso un po' di fiducia, ma poi ho ripreso il mio ritmo e con Loris abbiamo ingaggiato una bella battaglia. E' come se avessimo vinto entrambi". Una dichiarazione di grande sportività, così come l'abbraccio di fine gara tra i due. "E' stata dura - è la conclusione di Rossi -, ma adesso la moto va bene e possiamo giocarcela con tutti. La mia moto e quella di Loris - dice ancora 'il dottore' - erano sullo stesso piano, le nostre gomme erano in condizioni simili. Insomma, avevamo le stesse possibilità di vincere e abbiamo dato fondo a tutte le risorse. Io nell'ultimo giro e mezzo credo di non aver nemmeno respirato...". Alla fine, è arrivata la seconda vittoria stagionale, condizione indispensabile per continuare a sperare nella rincorsa al titolo mondiale. Dopo 6 gare, Rossi ha 63 punti ed è staccato di 36 lunghezze dalla coppia Capirossi-Hayden che guida la graduatoria a quota 99.
"Questo campionato - conclude Rossi - è molto equilibrato, Honda e Ducati confermano di essere fortissime. Noi siamo migliorati, oggi abbiamo dimostrato di poter dire la nostra. La vittoria ottenuta qui è una grandissima soddisfazione. Dobbiamo continuare così, pensiamo ad una gara per volta".
Loris Capirossi, che solo alla fine ha dovuto inchinarsi a Valentino Rossi, però ha da recriminare: "Bravo, ma se partivo bene... Peccato che al via sono scattato male, poi ho dovuto spingere e le gomme un po' mancavano alla fine. Anche se non ho vinto va bene, oggi però ci ho provato fino in fondo. Avevo un buon passo in gara, potevo cercare di andare via. Ma Vale sarebbe rimasto con me lo stesso. Va bene così".
La giornata insomma è stata davvero emozionante. E anche il nonno Learco Rossi non resiste dalla tentazione di fare il tifo per il suo nipotino: "Se c'è la moto - spiega - non ce n'è per nessuno. Sarà un po' difficile che vinca tutte le gare da qui alla fine, ma se l'anno scorso ne ha vinte undici, quest'anno può arrivare a dodici, certo non vincerà con tanto vantaggio, ma vincerà lo stesso, anche se di pochi punti".
Delusione invece per Marco Melandri, sesto al Mugello dopo un'uscita di pista: "Peccato, ma oggi non ero veloce". Il ravennate se la prende con la Honda del team Fortuna, che a suo dire non era competitiva dal punto di vista della velocità sul lungo rettilineo del tracciato toscano.
Gran lavoro quindi in staccata e in curva per cercare di tenere il ritmo degli avversari, e alla fine è arrivato un errore che ha compromesso un podio che pareva possibile. "Stava venendo fuori una buona gara, sarei diventato via via piu' veloce con il serbatoio scarico. A parte Valentino, che secondo me ha un po' giocato con gli altri, ero il più veloce - sostiene il ravennate - Ma la mia moto oggi non era al cento per cento, e in rettilineo tutti mi passavano prima di mettere la sesta marcia. Peccato, perchè stavo guidando bene, è andata male". Il lato positivo è che Melandri è terzo nel Mondiale, a soli dieci punti dai leader Capirossi e Hayden - appaiati a quota 99. Ma il lato negativo e' che il potenziale per lottare sempre c'è, ma per un motivo o per l'altro non si riesce a vincere.
Rossi festeggia la vittoria
Melandri poi torna sulla tattica seguita, secondo lui, da Valentino Rossi. "Forse ha un po' giocato perché ha visto che non poteva andare via da solo", precisa "c'è stato un momento che ha lasciato passare Gibernau, è stato un pò a guardare, poi ha ripreso a fare il suo ritmo quando ha visto che gli altri non ne avevano piu".
E il povero Sete Gibernau, a lungo in testa alla gara? "Ho fatto una grande corsa - spiega - ringrazio la Ducati e la Bridgestone, la moto e le gomme erano ottime, peccato per il problema allo stivale che mi ha rallentato per due giri, poi era tardi per lottare per la vittoria". Lo spagnolo della Ducati Sete Gibernau è soddisfatto del quinto posto al Gran premio d'Italia.
"E' stata una bella corsa, mi sono divertito da matti - aggiunge -. L'importante è essere lì davanti, è già passato il peggio, da qui in avanti andremo molto bene, ne sono convinto. Peccato, perchè pensavo di potermela giocare, mi rifarò nella gara di casa, a Barcellona".
"Oggi la moto è andata bene - spiega ancora Gibernau -, ho avuto un pò di problemi con uno stivale, ho perso lo 'slide', dopo ho rimediato, e con qualche giro in più avrei potuto lottare per il podio".
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Dopo queste affermazioni Vale 46 dimostra di essere un super CAMPIONE!!
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Il sogno più grande, almeno il mio, rimane quello di vederlo accanto a Loris alla Ducati..... . -
Maurise.
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CITAZIONE (Doriana88 @ 6/6/2006, 19:16)Il sogno più grande, almeno il mio, rimane quello di vederlo accanto a Loris alla Ducati.....
Non mi dispiacerebbe ,Loris mi è molto simpatico e UOMO!A diversità di un certo Biaggi che aveva sempre una scusante,mamma mia che patetico!!!!
Poi cosa dire la Ducati mi è sempre piaciuta!Vale c'è stato un momento che era molto vicino ha passare alla Ducati ma il team Ducati non voleva che Vale si portasse dietro la coppia di meccanici ecc.insomma la sua squadra vincente e così saltò tutto,peccato!Cme mai dire mai! 
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.QUOTE (Tore 77 @ 1/6/2006, 21:11)Devo dire che Valentino non è più quello di un tempo fuori pista. La sua spensieratezza ha lasciato spazio ad un viso tirato e poco entusiasta. Peccato.
Anche per lui gli anni passano e ormai non è più il ragazzino spensierato che andava in giro con la bambola gonfiabile
In compenso quando è sulla moto entusiasma ancora tantissimo e in fondo questa e' la cosa piu' importante. -
.CITAZIONE (andrea01 @ 9/6/2006, 00:15)In compenso quando è sulla moto entusiasma ancora tantissimo e in fondo questa e' la cosa piu' importante
Concordo...
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Maurise.
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La grande feste del Mugello, il Motomondiale si trasfersice in Spagna per il GP di Catalunya, settimo appuntamento iridato 2006. Gli spagnoli sono pronti a fare piazza pulita: a Barcellona vige il "fattore campo"!
Questo week-end in Spagna si disputa il primo di tre appuntamenti tutti europei, fondamentali per la lotta per il titolo 2006: il Gran Premio di Catalunya. Dopo la grande festa del Mugello piloti e team sono pronti ad un altro bagno di folla vicino a Barcellona in occasione della settima gara iridata della stagione.
In terra catalana la MotoGP si presenta con Loris Capirossi in vetta alla classifica insieme a Nicky Hayden, Ducati-Honda appaiate a 99 punti. Per noi favorito rimane il ducatista che può fare molto bene anche su questo tracciato spagnolo dove nel 2003 ha ottenuto la sua prima vittoria rossa nella classe regina del Motomondiale, sempre che le Bridgestone facciano il loro dovere e tengano fino all'ultimo giro. Il principale ostacolo per Capirex non è tanto l'americano della Repsol Honda: prima di tutto deve guardare in casa, al compagno Sete Gibernau che gode di una spinta in più grazie al suo pubblico e ha dimostrato di aver sempre più confidenza con il mezzo, poi a un certo Dani Pedrosa che ha voglia di riscatto dopo un Mugello decisamente incolore. Non bisogna tuttavia dimenticare che alle sue spalle premono anche Marco Melandri e Valentino Rossi. Il ravennate della Honda, terzo a quota 89, ha dimostrato finora un rendimento discontinuo attribuendo le colpe delle sue gare no al trattamento tecnico fornito da Tokyo e, se tutto filasse liscio, l'appuntamento con il podio e, perchè no, con la vittoria, potrebbe essere dietro all'ultima curva. Discorso diverso per il campione del mondo in carica. Reduce dalla vittoria al Mugello, il pilota di Tavullia può ora contare su un telaio B competitivo: costretto a finire sempre sul podio, pena l'addio ai sogni di gloria, il pesarese ha decisamente voglia di tornare a dettare legge in pista.
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