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Nome: Michele Mignani
Nato: 30 aprile 1972 Genova
Paese: Italia
Altezza: 181 cm
Peso: 75 kg
Squadre di club
1990-91 Sampdoria 1 (0)
1991-93 SPAL 42 (1)
1994-95 Pistoiese 31 (2)
1995-96 Lucchese 26 (0)
1996-97 Siena 29 (2)
1997-98 Castel di Sangro 12 (0)
1998-05 Siena 208 (4)
2005-06 Triestina 15 (1)
gen. 06 Siena 3 (0)
2006-07 Triestina 20 (1)
2007-08 Grosseto 28 (0)
2008- Poggibonsi - (-)
Carriera
Gli inizi
Ha esordito in serie A il 13 gennaio 1991 nella partita Lecce-Sampdoria terminata col risultato di 1-0. Tanto gli è bastato per iscriversi nell'albo d'oro della Sampdoria campione d'Italia. Mignani è dunque divenuto l'ultimo giocatore della Samp dello scudetto a non essersi ancora ritirato.
Gli anni di Siena
Il giovane Mignani, quindi, dopo qualche anno di girovagare prima a Ferrara nella SPAL (con cui arriva a meritare l'ingresso nel giro della Nazionale Under 21 dove totalizzerà 6 gettoni) e quindi in Toscana in diverse città, approda a Siena. Qui arriva la svolta della sua carriera e della sua vita: con il passare degli anni e delle partite entra nel cuore dei senesi, e diviene presto il capitano. Intanto conosce una ragazza senese, che sposa, e per questo compra una casa e si stabilisce definitivamente nella città toscana. Poi, inizia l'apoteosi: nel 1999/2000 il Siena, che l'anno prima si era salvato dalla retrocessione in serie C2 ai playout, con Antonio Sala in panchina, ottiene un'inaspettatissima promozione, vincendo peraltro campionato e poi supercoppa di serie C contro il Crotone. Tutti già ora gridano al miracolo, ma è solo il preludio di ciò che avverrà tre anni dopo: in seguito a un'altra salvezza impossibile, con una distanza di 30 punti dalla salvezza colmata in 20 partite, il Siena disputa un altro campionato incredibile e di nuovo vince il torneo, stavolta di serie B: Mignani segna due gol, di cui uno risulta decisivo, perché vale vittoria e sorpasso sulla Triestina, che perde la testa della classifica e mancherà poi la promozione. Siena è in A dopo cent'anni di storia. Anche in serie A Siena si affida spesso all'esperienza del suo capitano, che in Bologna-Siena 3-1 firma anche il suo primo (e per ora unico) gol in serie A. Infine, dopo 10 anni di trionfi, causa incomprensioni col presidente Paolo De Luca, è costretto a lasciare Siena calcisticamente, nonostante sia oramai diventata, nella vita quotidiana, la sua città. Decide di congedarsi scrivendo una commovente lettera sul Corriere di Siena.
Il dopo-Siena
Si trasferisce quindi a Trieste, dove entra subito nel cuore dei tifosi e dopo un solo anno di militanza diviene capitano. Ciononostante, per riavvicinarsi a Siena, dove ha lasciato la sua casa e la sua famiglia, si trasferisce a Grosseto, sempre in B. Quindi nel 2008, essendo svincolato, decide di andare a chiudere la carriera in seconda divisione pur di tornare a Siena: accetta così di trasferirsi a Poggibonsi, comune senese che dista appena 20 chilometri dalla città. Quest'anno, incrocerà il suo destino con altri due campioni che hanno fatto la storia del 'suo' Siena: Enrico Chiesa, capocannoniere dei toscani in A con 33 gol in 5 stagioni, trasferitosi proprio quest'anno al Figline, e il grande amico Ruggero Radice, gladiatore che aveva combattuto al suo fianco tante battaglie prima in C e poi in B, in forza all'altra compagine della provincia di Siena, la matricola Colligiana. Nel frattempo, il 1° febbraio 2006 il Siena ha annunciato, sul suo sito ufficiale, che avrebbe definitivamente ritirato la maglia n.4 appartenuta a Mignani per ben 10 stagioni dalla C1 alla A.. -
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Oddio, mi era proprio sfuggito che questo giocatore che ha fatto molto bene a Siena neo-promossa apparteneva alla Samp, alla samp campione d'Italia. . -
Blue-Ringed.
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Mignani, Scudetto con la Samp e bandiera del Siena
Lo scudetto con la Sampdoria vissuto da calciatore in prima squadra, ragazzo genovese e sampdoriano, diventare la bandiera del Siena, contribuire fortemente all'ascesa del club toscano dall'inferno dalla C1 al paradiso della A, tanto da avere l'onore di vedersi ritirata la propria maglia. Sampdorianews.net, in vista dell'impegno casalingo della nostra amata contro il Siena, ha contattato in esclusiva Michele Mignani:
Michele, sei rimasto nel mondo del calcio?
"Ho smesso di giocare l'anno scorso, adesso alleno la formazione degli allievi nazionali del Siena".
Sei nato a Genova e sei cresciuto nel vivaio blucerchiato, è stata la Sampdoria la squadra del tuo cuore?
"Sono nato sampdoriano perché mio padre mi portava sempre al vecchio stadio a Marassi, ricordo benissimo il campionato di serie B nella stagione 1980 -1981, poi sono cresciuto seguendo la favola dei Vialli e Mancini, avendo l'onore di giocare con loro ed esordire in prima squadra nell'anno dello scudetto".
Quali sono i tuoi ricordi dell'esperienza in blucerchiato?
"In prima squadra sono rimasto poco, mi allenavo talvolta con loro se Boskov aveva bisogno di uomini quando si verificavano diversi infortuni, ai tempi andavo ancora a scuola. Dentro di me ho ricordi bellissimi, per un ragazzo genovese era la massima delle aspirazioni esordire con la casacca della Sampdoria".
Cosa ha rappresentato Siena nella tua carriera?
"Un po' tutto, a Siena sono cresciuto calcisticamente, per tanti anni ho indossato la fascia di capitano, sono legatissimo alla città e alla tifoseria, adesso tifo per il Siena. Io e i miei compagni siamo riusciti a portare il Siena dall'inferno della C, al purgatorio della B e infine al paradiso della serie A, riuscendo a mantenere la categoria, stabilizzandoci in quella dimensione".
La gioia più indescrivibile e il rimpianto più pesante nel corso della tua carriera
"Nessun rimpianto, anche se mi sarebbe piaciuto giocare di più nella Sampdoria, ma sono contento di cosa ho fatto in carriera, ognuno raccoglie quanto si merita. Le più grandi gioie? La vittoria del campionato in C1, la salvezza in A e l'esordio nell'Under 21"
Domenica Sampdoria e Siena si affronteranno in una sfida che si preannuncia assai divertente. Come arrivano le squadre a questa sfida?
"La Samp alla grande, è caricatissima in virtù delle 3 vittorie consecutive. Ho visto giocare il Siena sia contro la Roma, che contro il Milan: in entrambe le occasioni è uscito sconfitto, ma non meritava di perdere, la squadra ha denotato grande compattezza. Mi attendo una partita molto equilibrata, alla fantasia e al talento di Cassano e Pazzini si contrapporrà l'organizzazione di una compagine solida come il Siena. Sono partiti giocatori come Galloppa, Zuniga e Kharja, forse si è persa un po' di qualità, ma sono arrivati tanti giocatori nuovi che devono ancora perfezionare gli schemi del mister, soltanto per questo motivo siamo un po' in ritardo, la squadra non si è assolutamente indebolita".
Un saluto ai tifosi blucerchiati e ai sempre più numerosi lettori di Sampdorianews.net
"Quest'intervista mi ha fatto molto piacere, a Genova ho tuttora molti amici e vecchi compagni di squadra. Un grosso saluto a tutti i tifosi sampdoriani".
Fonte: WWW.SAMPDORIANEWS.NET. -
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Sta facendo molto bene come allenatore dell'Olbia in lega pro, seconda squadra dopo il Cagliari qui in Sardegna. Una rosa zeppa di giovani di provenienza rossoblu (7 in prestito) ed anche gli ex Pisano, Cossu e Ragatzu. . -
.Sta facendo molto bene come allenatore dell'Olbia in lega pro, seconda squadra dopo il Cagliari qui in Sardegna. Una rosa zeppa di giovani di provenienza rossoblu (7 in prestito) ed anche gli ex Pisano, Cossu e Ragatzu.
Cavolo Pisano a soli 30 anni come è sceso di livello, lo ricordavo giocatore decente anche per la A fino a un po' di tempo fa.
Di Ragatzu invece ricordo quando qualche solone del forum sosteneva che dopo lo svincolo dal Cagliari avremmo dovuto prenderlo noi....
Contento per Mignani, capitano dello storico Siena di De Luca.. -
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Gli avevano anche ritirato il numero di maglia.
SIENA: RITIRATA LA MAGLIA DI MIGNANI
Il Siena ha deciso di ritirare la maglia di Michele Mignani, l'ex capitano passato alla Triestina dopo nove stagioni e mezzo in Toscana. Mignani ha totalizzato 240 presenze e 6 reti con la maglia bianconera.
http://sport.repubblica.it/news/sport/calc...mignani/1280993. -
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C'ho giocato contro qualche volta nelle giovanili, sia quando era nell'Albaro Cusina che quando è andato alla Samp. Giocatore corretto ed elegante già all'epoca. Suo padre allenava le giovanili. . -
.Sta facendo molto bene come allenatore dell'Olbia in lega pro, seconda squadra dopo il Cagliari qui in Sardegna. Una rosa zeppa di giovani di provenienza rossoblu (7 in prestito) ed anche gli ex Pisano, Cossu e Ragatzu.
Sta facendo bene quest'anno e ha fatto molto molto bene lo scorso anno, quando è arrivato a Olbia erano decimi in serie D, son risaliti fino al 5° posto ha vinto i due turni di play off e si sono meritati ampiamente il ripescaggio.. -
.Di Ragatzu invece ricordo quando qualche solone del forum sosteneva che dopo lo svincolo dal Cagliari avremmo dovuto prenderlo noi....
Visto contro di noi, ci avrei scommesso a occhi chiusi. A volte - non so se sia il suo caso - ci sono anche delle variabili imponderabili per il tifoso comune (caratteriali, extracalcistiche).. -
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Mignani ricorda la Samp: «Ho toccato il cielo con un dito»
Una sola presenza collezionata vestendo i colori del suo cuore, ma le emozioni quell’anno sono state davvero tante. Michele Mignani se la ricorda bene la sua esperienza alla Sampdoria, quella stagione 1990/1991 in cui i blucerchiati vinsero uno storico scudetto: qualche minuto concessogli da Boskov in un Lecce-Samp del 13 gennaio ’91 gli regalò l’ebrezza di debuttare in mezzo a tanti campioni di allora, per poi arrivare al trionfo finale. MIGNANI RICORDA LA SAMP – Non protagonista, ma di certo partecipe di quel successo straordinario, Mignani ora allena l’Olbia, squadra che, alla prima stagione in panchina, è riuscito a portare in Lega Pro. Pur avendo passato la sua carriera da calciatore nel Siena, il ricordo della Sampdoria è sempre particolare: «Che dire… brividi al solo pensiero. Io, sampdoriano fin da piccolo, ho avuto la fortuna di allenarmi da aggregato con i miei idoli, Vialli, Mancini, Cerezo, Vierchowod, Dossena, Pagliuca: un sogno ad occhi aperti. Era una squadra di campioni fantastici – racconta a Sky Sport – Mancini e Vialli imprendibili in allenamento, una delle coppie più forti viste in serie A. Ho toccato il cielo con un dito quell’anno».
BOSKOV – Quell’anno sulla panchina blucerchiata c’era Vujadin Boskov, allenatore che ha fatto la storia della Sampdoria, e Mignani non può che ricordarlo con affetto: «Quando sei ragazzino pensi solo ad allenarti e a rendere al meglio, ti concentri su te stesso. Non si dà grande peso alle metodiche di allenamento a esercizi particolari o cose del genere. Ho invece il ricordo di una persona molto simpatica e carismatica – conclude – Boskov a suo modo è stato un personaggio unico».
www.sampnews24.com/mignani-samp-brividi-solo-pensiero/. -
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Sarà il nuovo allenatore del Siena, con Vergassola vice-allenatore
www.sampdorianews.net/news-naziona...lche-anno-96512
Edited by Alexcer395 - 2/6/2017, 18:52. -
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Io proprio non me lo ricordo!
Edited by Tore MB - 5/4/2024, 20:42. -
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Io si anche se non c’è molto da ricordarsi come giocatore. C’è da ricordare invece la partita in cui ha esordito, il famoso Sampdoria Lecce dello scudetto. -
.Io si anche se non c’è molto da ricordarsi come giocatore. C’è da ricordare invece la partita in cui ha esordito, il famoso Sampdoria Lecce dello scudetto
Esordì , per la precisione, in Lecce-Sampdoria però, quando mancava mezza squadra (giocarono lui, Calcagno e Nuciari... ) Samp - Lecce andò appena appena diversamente.... -
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Ha giocato una sola partita a 19 anni, a Lecce, sconfitta uno a zero, ma gli è bastato per vincere uno scudetto, dal momento che era l’anno 1991….