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.Magari è un ricordo falsato, ma mi pare di averla sentita in diretta, all'epoca quella dichiarazione.
Frase che dichiarò nell'intervista al termine di Torino-Sampdoria 2-1 del 1988 che ci consegnò la seconda coppa Italia, grazie al meraviglioso gol di Salsano ai supplementari. In diretta RAI.
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Il ricordo di Caressa.
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Il ricordo di Costacurta.
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Per me Gianluca Vialli era un mito. Negli anni 80 ero un bambino ed ho amato Mancini, Cerezo, Maradona...ma Vialli per me è stato sempre più in alto di tutti! . -
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.Rai 1 Massimo Mauro ha chiuso il suo commovente intervento dicendo che Gianluca va via con il solo rammarico di non aver potuto lavorare alla sua Samp!!!!!!!!!!!!!
E questo mi fa venire qualche cosa di diverso dalla rabbia.......Perchè un essere spregevole glielo ha impedito!
Come da a vivere una simile sub creatura?
Vergognati e prostati di fronte alla figura di Gianluca cui tu non sei neppure degno di allacciare gli scarpini !. -
.Se qualcuno lo avesse perso il mese scorso, ho appena visto lo spot che annunciava domani in prima serata su Rai 2 "la bella stagione".
Ho guardato ora la programmazione RAI ma non risulterebbe nel palinsesto...ero già in prima fila ....uff.... -
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Ho visto più volte il promo, è su Raidue. . -
.Ho guardato ora la programmazione RAI ma non risulterebbe nel palinsesto...ero già in prima fila ....uff...
Probabilmente perché in questi casi si tratta di una variazione alla programmazione originaria, decisa in modo improvviso e quindi se si va a guardate la programmazione si vede quella originariamente programmata. Lo spot lo hanno fatto più volte ieri sera.. -
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Ok grazie! . -
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Insieme a Vujadin. Che coppia di simpatia! Attached Image. -
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Di Luca ho mille ricordi, le partite al cardiopalma, i gol, gli assist, le vittorie e i trionfi hanno scandito gran parte della mia vita. E poi le mille cene dal mitico Carmine a Quinto dove andavo anche 3/4 volte a settimana per stare vicino a quel tavolo dove c’erano tutti i ragazzi e da dove si alzavano spesso sonore risate, lui il Mancio, Moreno, Fausto, Tonino, Attilio e a giro altri. Tutti tranne Vierchowod che arrivava a cena alle 19,30 e quando gli altri arrivavano alle 20,30 li salutava e andava a casa. Poi il sabato mattina a Bogliasco a vedere l’allenamento in un’atmosfera gioiosa e goliardica con in campo anche i loro figli piccoli e i cani… e nel pomeriggio il ritiro all’Astor di Nervi dove a volte andavo a prendere il caffè e facevo due chiacchiere con chi c’era (spesso Boskov) eravamo una famiglia. Dicevo che ho mille ricordi ma ve ne voglio raccontare uno in particolare che mi è rimasto impresso su Gianluca. Partita a Marassi, non mi chiedete quale perché alla mia età le partite sono come le scopate, ti ricordi solo le più belle… vincevamo ed eravamo al 92mo minuto. La squadra avversaria attaccava e ci aveva chiuso nella nostra area. A un certo punto non so chi riesce a prendere la palla al volo e la spazza via più lontano possibile verso la bandierina del corner della squadra ospite. Gianluca era sulla linea della metà campo marcato da due uomini, come vede che il compagno rilancia si volta di scatto e inizia a inseguire una palla impossibile braccato dagli avversari. Tutto lo stadio si alza in piedi convinto che non l’avrebbe mai presa ma lui al 92mo si fa 60 metri di corsa disperata e scivolando negli ultimi metri l’arpiona, si rialza, si libera degli avversari e la mette in sicurezza dandola dietro al Mancio. Ricordo un boato dello stadio, tutti in piedi ad applaudire e uno dietro che mi abbraccia urlando “è meglio di un gol”. In quel gesto che non dimenticherò mai ho capito l’uomo prima del calciatore, il carisma, la forza, la tenacia, l’esempio ai compagni di non mollare mai e soprattutto il messaggio agli avversari “ potete attaccare finché volete ma noi non arretreremo di un centimetro “ questo era Gianluca, un guerriero. È vero, lo adoriamo, mai frase così fu più azzeccata. Maledetto chi gli ha tolto l’ultimo sogno . -
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Rivedendo i video del tempo sale una nostalgia enorme. Si percepisce come fosse tutto più casereccio, naturale, semplice. Vialli e Zenga che giocavano in due top club, ma conducevano anche trasmissioni sportive. Gullit e Maradona, due dei più grandi al mondo di sempre, che scherzavano e chiacchieravano senza tirarsela per nulla. Giocatori che rilasciavano interviste in qualunque situazione e partecipavano continuamente alle trasmissioni sportive, contribuendo allo spettacolo. E Luca in questo era chiaramente un numero uno. Amato da quasi tutti, anche per questo suo carattere particolarmente estroverso, comunicativo, energetico. Crescendo è poi diventato sempre più professionale, pur mantenendo certe caratteristiche della gioventù. Il sorriso, la positività, l'empatia. Fino alla fine. .