Antonio Cassano alla Sampdoria

in prestito con diritto di riscatto

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  2. sampdoria olè
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    CITAZIONE (Don Magno Sampdoriano @ 18/8/2007, 19:33)
    come ha rinunciato dei soldi nn andando al city, così potrebbe abbassarsi lo stipendio..
    se cassano porta risultati importanti..e quindi + abbonamenti, +sponsor ecc., la samp dovrebbe dargli qualcosa in piu'..

    E' presto per pensare alla sua partenza...è appena ariivato, ma se dovesse "rinascere", quindi acquistare valore, pensi che si abbasserebbe lo stipendio? ...inoltre il suo ingaggio incrementerebbe! Ricorda che ha 25 anni, non è a fine carriera!

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    Mi fa piacere l'entusiasmo con cui si è presentato, sembra che abbia voglia di giocare e divertirsi, e se così sarà, essendo il talento numero uno in Italia, potremo vederne delle belle...
     
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    CITAZIONE (sampdoria olè @ 19/8/2007, 14:15)
    CITAZIONE (Don Magno Sampdoriano @ 18/8/2007, 19:33)
    come ha rinunciato dei soldi nn andando al city, così potrebbe abbassarsi lo stipendio..
    se cassano porta risultati importanti..e quindi + abbonamenti, +sponsor ecc., la samp dovrebbe dargli qualcosa in piu'..

    E' presto per pensare alla sua partenza...è appena ariivato, ma se dovesse "rinascere", quindi acquistare valore, pensi che si abbasserebbe lo stipendio? ...inoltre il suo ingaggio incrementerebbe! Ricorda che ha 25 anni, non è a fine carriera!

    (IMG:http://img91.imageshack.us/img91/2491/18ma...acassanosu4.jpg)


    ma deve secondo me confermarsi almeno per 2 anni in una squadra come la samp...prima di tornare in una grande

    vedi mutu..a firenza ha trovato la sua dimensione...e si è abbassato volentieri lo stipendio..
     
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  5. sampdoria olè
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    CITAZIONE (Don Magno Sampdoriano @ 19/8/2007, 16:09)
    ma deve secondo me confermarsi almeno per 2 anni in una squadra come la samp...prima di tornare in una grande

    vedi mutu..a firenza ha trovato la sua dimensione...e si è abbassato volentieri lo stipendio..

    Speriamo vada così....per quanto mi riguarda può anche stare alla Sampdoria 15 anni come Mancio....basta che si comporti da uomo.
     
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  6. =Texastornado=
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    Gran bel montaggio :sciarpata:

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    Edited by =Texastornado= - 19/8/2007, 20:54
     
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    Ieri sono stato al Mugnaini x il primo allenamento del Pibe de Bari: auto e motorini assiepati in ogni angolo, strada bloccata, tribune traboccanti di tifosi in delirio...
    Vedere tutto questo entusiasmo nella gente mi riempito il cuore di speranza e di fiducia x il prosieguo
    della stagione: quando l'ambiente è così compatto e ottimista la squadra non può far altro che trarne grande beneficio e rendere al massimo!
    X quanto riguarda Cassano certamente è molto indietro con la preparazione rispetto al resto del gruppo, ma si è visto anche ieri che ha dei numeri straordinari e che tecnicamente è davvero un genio!
    Ragazzi, non appena questo si rimetterà in forma (ci vorranno sui 40 gg x essere quasi al top..) potremo contare su un giocatore che fa la differenza come pochi altri.

    Metto questo link x chi, come me, fa ancora fatica a capacitarsi che questo affare si sia concretizzato:
    http://www.sampdoria.it/index.php?option=c...er&playerid=119

     
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  8. Franciccio8989
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    c'ero ankio a bogliasco un casino incredibile , si moriva dal caldo ma per la samp si fa questo e altro !!
    cmq il migliore rimane sempre Gennaro Delvecchio!!
     
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  9. sampdoria olè
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    Samp non è più il Cassano day, ma il Cassano week. Donadoni apre a soprpresa a Cassano, lanciando segnali positivi al talento barese appena approdato alla Sampdoria. "Mi ha chiamato prima di arrivare alla Samp e mi ha fatto molto piacere. Ho trovato una persona che ha una buona disposizione, un ragazzo in cerca di un rapporto umano con me. Insomma mi è sembrato uno che abbia trovato con chi confidarsi, con chi parlare non solo di questioni professionali ma anche personali". Il Ct azzurro ha però voluto lanciargli anche un avvertimento esplicito. "Mi auguro che questa per lui sia la volta della definitiva esplosione: l'ha capito anche lui, il tempo passa per tutti".
    Genova Press
     
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  10. sampdoria olè
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    Cassano, i retroscena del colpaccio


    Paolo Giampieri Il Secolo XIX 21 agosto 2007

    Donadoni apre a Cassano e, con le sue parole, benedice il colpo di mercato dell’anno, targato Samp. Un affare dai molti retroscena che ora siamo in grado di raccontare, presente nella mente di Marotta già a marzo. È in quel periodo che si fanno le squadre per la stagione che verrà, è in quel periodo che l’amministratore delegato, che per il campione ha un debole, inizia a pensare a un’operazione che lui stesso avrebbe definito «fantacalcio».

    Troppe cose, però, non tornano: Cassano guadagna 4,2 milioni a stagione e gli ingaggi blucerchiati sono al massimo attorno al milione; il giocatore è abituato agli squadroni; i «galacticos» lascerebbero partire Cassano volentieri, ma in cambio di soldi. Invece la Samp non solo non vuole pagare il cartellino, ma non vuole neanche pagare tutto l’ingaggio. E’ disposta a sostenere solo una parte della spesa. Davanti a difficoltà che paiono insormontabili, Marotta non si arrende, anche grazie a Fabio Paratici, altro uomo mercato Samp che a Madrid ha eccellenti agganci. Telefona a Beppe Bozzo, procuratore del giocatore, e gli prospetta la cosa.

    Siamo ad aprile. A favore di Marotta gioca un dettaglio importante: Cassano vuol tornare in Italia. Bozzo inizia a fare un giro di consultazioni: Mancini lo prenderebbe ma ha già una dozzina di attaccanti; il Milan è tentato dall’operazione Kakà, per il quale il Real offre 90 milioni. Potrebbe sostituirlo con Cassano, ma alla fine non se ne fa niente. Alla Juve c’è Del Piero. È a questo punto che la pista blucerchiata si fa concreta. Cassano inizia a respingere le offerte che arrivano da Paesi stranieri e che piacciono al Real. Soprattutto con le inglesi (Bolton, West Ham e Manchester City) gli spagnoli guadagnerebbero.

    Ma mentre Marotta inizia a pregustare il sapore del colpo, la Samp deve affrontare la vicenda Quagliarella. I blucerchiati perdono la promessa del calcio italiano alle buste con l’Udinese. La tifoseria è smarrita. Con i soldi incassati viene allestita una squadra che ha un certo fascino, soprattutto grazie a due ritorni: Bellucci e Montella. Il timone viene dato in mano al migliore degli allenatori emergenti, Walter Mazzarri. Potrebbe bastare. Nessuno sa invece cosa sta covando.

    Nessuno o quasi, perché qualcuno conosce benissimo la storia, lavora per il Real e si mette in mezzo. Su giornali sportivi escono titoloni tipo: Cassano rifiuta la Samp. Le smentite fioccano, le trattative proseguono. Sottotraccia, fino a una decina di giorni fa quando, in un estremo tentativo di far saltare l’operazione, gola profonda torna alla carica e la fa uscire. E’ tardi. Bozzo fissa un appuntamento per Marotta con Mijatovic. Come è finita per adesso, si sa. Come andrà a finire, non ancora.

    Intanto Cassano si prende la stima di Donadoni. «Mi ha chiamato prima di arrivare alla Samp - ha detto il ct - e mi ha fatto piacere. Ho trovato un ragazzo in cerca di un rapporto umano. Mi è sembrato uno che abbia trovato con chi confidarsi, con chi parlare di questioni professionali e personali. Mi auguro che sia la volta della definitiva esplosione: l’ha capito anche lui, il tempo passa per tutti».

    E nell’improvvisa abbondanza dell’attacco blucerchiato, ci si chiede addirittura se un campione come Montella non sia adesso un lusso. C’è chi ha ipotizzato per lui un ruolo alla Altafini: entrare a partita in corso e metterci la zampata decisiva. Ma l’Aeroplanino non sembra d’accordo: «L’ho già fatto da giovane, ora vorrei giocare un po’ di più». Vincenzo Montella è venuto a Genova per giocare, e vuole farlo per novanta minuti. Altafini si è fatto una reputazione anche per quel suo modo di entrare poco prima della fine e risolvere le partite, ma il part time, all’ex che ritorna, non piace: «A me interessa fare le cose per bene, avere la voglia che ho di sacrificarmi, di divertirmi e di giocare ancora con entusiasmo. Ho scelto la Sampdoria per dimostrarlo: i risultati arriveranno».
     
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    Donadoni: porte aperte per Cassano

    E’ questione di cuore, oltre che di origini, calcistiche e non: Roberto Donadoni, ct azzurro, ha fatto visita all’Atalanta per incontrare l’allenatore Colantuono e i nerazzurri. Non è un caso che i primi appuntamenti del suo tour da ct riguardino i due club che hanno segnato la sua carriera da giocatore: il Milan, dove ha avuto i maggiori successi, e l’ Atalanta, che lo ha lanciato: «Sono legato a queste due società, che mi hanno dato la possibilità prima di crescere e maturare, poi mi hanno lanciato anche a livello internazionale».
    Donadoni si è limitato a ribadire che ripartirà dal gruppo di Lippi, cercando di convincere a continuare a dare il loro apporto alla nazionale anche quei giocatori (a cominciare da Totti) che hanno manifestato l’intenzione di non voler proseguire la loro esperienza. Ad una domanda circa la possibilità di recuperare Cassano Donadoni ha risposto: «Lo prenderò in considerazione. La cosa vale per tutti, le porte sono aperte e io cercherò di utilizzare i migliori giocatori, in migliore condizione e disponibilità».
     
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  12. Ale in the Stretch
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    Cassano-Sampdoria: tutti i retroscena dell'accordo


    22.08.2007 09.29
    di Giuseppe Di Napoli

    Fonte: Il Secolo XIX

    Donadoni apre a Cassano e, con le sue parole, benedice il colpo di mercato dell’anno, targato Samp. Un affare dai molti retroscena che ora siamo in grado di raccontare, presente nella mente di Marotta già a marzo. È in quel periodo che si fanno le squadre per la stagione che verrà, è in quel periodo che l’amministratore delegato, che per il campione ha un debole, inizia a pensare a un’operazione che lui stesso avrebbe definito «fantacalcio».

    Troppe cose, però, non tornano: Cassano guadagna 4,2 milioni a stagione e gli ingaggi blucerchiati sono al massimo attorno al milione; il giocatore è abituato agli squadroni; i «galacticos» lascerebbero partire Cassano volentieri, ma in cambio di soldi. Invece la Samp non solo non vuole pagare il cartellino, ma non vuole neanche pagare tutto l’ingaggio. E’ disposta a sostenere solo una parte della spesa. Davanti a difficoltà che paiono insormontabili, Marotta non si arrende, anche grazie a Fabio Paratici, altro uomo mercato Samp che a Madrid ha eccellenti agganci. Telefona a Beppe Bozzo, procuratore del giocatore, e gli prospetta la cosa.

    Siamo ad aprile. A favore di Marotta gioca un dettaglio importante: Cassano vuol tornare in Italia. Bozzo inizia a fare un giro di consultazioni: Mancini lo prenderebbe ma ha già una dozzina di attaccanti; il Milan è tentato dall’operazione Kakà, per il quale il Real offre 90 milioni. Potrebbe sostituirlo con Cassano, ma alla fine non se ne fa niente. Alla Juve c’è Del Piero. È a questo punto che la pista blucerchiata si fa concreta. Cassano inizia a respingere le offerte che arrivano da Paesi stranieri e che piacciono al Real. Soprattutto con le inglesi (Bolton, West Ham e Manchester City) gli spagnoli guadagnerebbero.

    Ma mentre Marotta inizia a pregustare il sapore del colpo, la Samp deve affrontare la vicenda Quagliarella. I blucerchiati perdono la promessa del calcio italiano alle buste con l’Udinese. La tifoseria è smarrita. Con i soldi incassati viene allestita una squadra che ha un certo fascino, soprattutto grazie a due ritorni: Bellucci e Montella. Il timone viene dato in mano al migliore degli allenatori emergenti, Walter Mazzarri. Potrebbe bastare. Nessuno sa invece cosa sta covando.

    Nessuno o quasi, perché qualcuno conosce benissimo la storia, lavora per il Real e si mette in mezzo. Su giornali sportivi escono titoloni tipo: Cassano rifiuta la Samp. Le smentite fioccano, le trattative proseguono. Sottotraccia, fino a una decina di giorni fa quando, in un estremo tentativo di far saltare l’operazione, gola profonda torna alla carica e la fa uscire. E’ tardi. Bozzo fissa un appuntamento per Marotta con Mijatovic. Come è finita per adesso, si sa. Come andrà a finire, non ancora.

    Intanto Cassano si prende la stima di Donadoni. «Mi ha chiamato prima di arrivare alla Samp - ha detto il ct - e mi ha fatto piacere. Ho trovato un ragazzo in cerca di un rapporto umano. Mi è sembrato uno che abbia trovato con chi confidarsi, con chi parlare di questioni professionali e personali. Mi auguro che sia la volta della definitiva esplosione: l’ha capito anche lui, il tempo passa per tutti».

    da http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?a...n=read&id=72373




    Cassano potrebbe restare a lungo alla Samp



    22.08.2007 12.05
    di Giuseppe Di Napoli

    Fonte: Il Secolo XIX
    Non ha ancora iniziato a sognare. Ha già paura di svegliarsi. E’ la condizione anomala del tifoso sampdoriano, di questi tempi. Non ha ancora iniziato a sognare perché l’oggetto onirico, Antonio Cassano, non si è ancora visto in campo; ma ha già paura di svegliarsi perché teme che lo squadrone di turno, a strisce verticali, sia già in agguato, portatore di brusco risveglio. Non è detto. «L’affare Cassano lo abbiamo fatto per dare continuità, con quell’idea».

    La frase di Beppe Marotta, detta ieri, preannuncia un discorso più articolato. «Adesso è molto prematuro parlare del futuro di Cassano - prosegue l’amministratore delegato della Sampdoria - perché molto dipende da cosa si verificherà in questa stagione». Facciamo due ipotesi estreme. «Appunto - dice ancora Marotta - se Cassano fa venticinque gol è facile che a quel punto tenerlo qui diventi quasi impossibile. Se Cassano fa zero gol e partite inguardabili, è facile che sia la Sampdoria a decidere di non tenerlo più con sè».

    Ma se si verificano tutte le altre ipotesi che stanno in mezzo agli estremi, che cosa può accadere? Come può, la Sampdoria, far fronte a un ingaggio come quello percepito da Cassano, 4,2 milioni di euro che oggi sono in gran parte a carico del Real Madrid? Marotta la butta lì: «Normalmente, quando si rinnova un contratto e lo si allunga, si riduce anche il compenso». E’ un’ipotesi per il momento molto prematura, ma non fantascientifica. Anche l’entourage del giocatore l’ha presa in considerazione.

    Perché Antonio Cassano è un calciatore particolare. Per adesso, particolare riferito a lui ha assunto soprattutto accezioni negative: le corna rivolte all’arbitro, le regole non rispettate, gli scontri con gli allenatori, i litigi con i compagni. All’ampia letteratura manca tutta una gamma di comportamenti cassaneschi non ancora abbastanza considerati, forse anche per colpa sua.

    Il suo «ho bisogno di affetto» pronunciato il giorno della presentazione nello Starhotel di Corte Lambruschini è il richiamo di chi chiede comprensione, innanzitutto, e non ha paura a farlo in maniera anche puerile. Ma non è solo questo. «Ad esempio - racconta Marotta - Antonio è un vero appassionato di calcio».

    Sa tutto di tutti, passa ore a informarsi in televisione, conosce a menadito i campionati stranieri, puoi chiedergli qualcosa della Bundesliga e lui ti risponde: «E’ uno - prosegue l’amministratore delegato - che ama profondamente il proprio mestiere, ama quello che fa». Si può vedere in maniera limpida durante l’allenamento.

    Si muove il minimo indispensabile durante gli esercizi, quasi indolente, con passo votato al risparmio energetico. Arriva il momento della palla, Cassano si trasforma. Durante la partitella, ieri, lo si è visto rincorrere l’avversario fino in difesa, ma non è tanto questo il punto. Il punto è come gioca, come chiede palla, come ha voglia, come fa girare i compagni.

    Ieri di nuovo tanta gente a Bogliasco, e gli applausi della gente blucerchiata sono quasi tutti per lui. Il colpo di tacco, la finta, l’invenzione. Buona l’intesa con il conterraneo Gennaro Delvecchio, buona con Salvatore Foti. «E’ contento - dice Marotta - contentissimo di essere qui».

    Chissà mai, dovesse trovarsi così bene a Genova, che non possa iniziare a esserci un rapporto, tra Cassano e la Sampdoria, più duraturo di quello a scadenza annuale? Il piano per tratternerlo, per adesso, è solo abbozzato, ma c’è già. Di una cosa si può andare certi: le voci che circolano, che Cassano è a Genova di passaggio perché Milan o Inter lo hanno già opzionato, sono appunto voci.

    L’eventuale trasferimento a una squadra padana, l’eventuale rientro a Madrid, l’eventuale radicamento a Genova, dipenderanno esclusivamente dalla stagione che sta per iniziare. «Non escludo niente» ha detto l’altro giorno il presidente Garrone a un tifoso che gli chiedeva se Cassano resterà alla Samp. Appunto.

    da http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?a...n=read&id=72426
     
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